Griglia di valutazione:
- grammatica (ortografia, sintassi, punteggiatura, battitura) 32/35
- stile e lessico 12/15
- impaginazione 4/5
- titolo 4/5
- IC 10/10
- originalità 4/6
- attinenza al contest 7/7
- gradimento personale 6/6
TOTALE 79/100 + utilizzo del pacchetto 3/3 [79+3]
Innanzitutto ciao, e grazie per aver partecipato al contest! Ma iniziamo con la spiegazione delle valutazioni.
Grammatica pressoché impeccabile, sia nell’ortografia che nella punteggiatura; se ti levo qualche punto è solo per alcuni passaggi in cui la sintassi non è scorrevolissima (ad esempio, “quelle parole che non ti ho potuto dire” dovrebbe essere “quelle parole che non ho potuto dirti”).
Lo stile è molto adatto al tipo di storia che hai voluto impostare: le frasi spezzate danno enfasi alla sofferenza della narratrice e favoriscono l’immedesimazione del lettore in questo sentimento. Il lessico è piuttosto semplice ma, di nuovo, consono a questa tipologia di narrazione, trattandosi dopotutto di un’introspezione.
Per quanto riguarda l’impaginazione, non è perfetta (io avrei scelto un altro font, ma non conta), ma comunque permette una lettura chiara e scorrevole.
Il titolo potrebbe apparire banale, ma leggendo la storia acquista un senso più profondo; Lumos, come la luce che piaceva a Cedric e che lo teneva in vita. Molto azzeccato.
Passando alla caratterizzazione dei personaggi, purtroppo ne sappiamo poco di entrambi, ma a mio modesto parere hai fatto un buon lavoro: Cho è sempre stata indicata come molto sensibile, e questo traspare dal tuo racconto. Oltre a questo, hai saputo delineare il rapporto con Cedric in una maniera molto dolce e intima, e il fatto che questo rapporto rimanga nel tempo lo rende ancora più bello. Anche la descrizione di Cedric mi è piaciuta molto, “l’aria di elegante disordine” è la miglior definizione di Cedric che potesse venirti in mente.
Ma passiamo all’originalità del racconto. Una situazione apparentemente comune, però ben costruita, specialmente grazie all’utilizzo del flashback. In fin dei conti si tratta di una tipica scena romantica, ma tu l’hai resa speciale con il tuo stile narrativo e la caratterizzazione di Cho.
L’attinenza al contest direi che c’è; non solo hai inserito un missing moment nel flashback, con la scena dei due prima della seconda prova, ma anche nella cornice, in Sala Comune. Hai costruito molto bene questo gioco. E naturalmente, l’immancabile angst e sofferenza che apprezzo moltissimo. Ben fatto!
Ultimo ma non meno importante, il gradimento personale. Onestamente ho letto poche fan fiction su Cho e Cedric (per miei gusti personali), ma tu, tu mi hai fatto apprezzare questo tipo di coppia, sia all’epoca, sia dopo la morte di Cedric, facendomi vedere come Cho fosse ancora profondamente legata al ragazzo. Il breve dialogo mi ha mostrato il rapporto di fiducia e forza reciproca che avevano e a cui io, mea culpa, non avevo fatto quasi mai caso. Il filo conduttore del racconto, la luce, è molto azzeccato e significativo. Ho avuto la pelle d’oca durante tutto il racconto, mi hai commosso molto.
E infine, l’uso del pacchetto: per nulla forzato, hai saputo inserirlo perfettamente nella vicenda, rendendolo cardine e motore del tuo racconto.
Ma non è tutto: ho scelto di assegnarti il premio per la migliore angst, perché giuro che mi hai fatto venire i brividi e non potevo ignorare la passione che traspare da questo racconto. Complimenti!
Davvero un ottimo lavoro! Spero che tu sia soddisfatta dal risultato, sappi che ho apprezzato molto e, dopo aver spulciato qualche altra tua storia, sei diventata una delle mie autrici preferite. Spero di risentirci presto! Grazie ancora.
Chiara |
