Recensioni per
Cose di casa
di _camus_

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/09/20, ore 09:31
Cap. 1:

Questa fa piuttosto male sai... mette un profondo senso di malinconia che logora dentro, poiché è piuttosto palese che si riferisca ad una persona perduta...
Ciao ed eccomi qui per lo scambio a catena del giardino, scusa se ho iniziato a recensire prima di presentarmi, ma almeno in questo modo spezzerò un pochino il momento serio.
Ammiro che si cimenta nella poesia, anche se non in rima, come nel tuo caso! La poesia è difficile, complessa, e non sempre di facile interpretazione!
Nel tuo caso invece si lascia leggere in un momento, anche se lascia dei dubbi: chi è questa persona alla quale ti stai riferendo? Riguarda un tuo affetto venuto a mancare o è impersonale, che riguarda un personaggio di fantasia o l'affetto di un / una tuo / a conoscente?
Non lo sapremo mai, eppure il senso di malinconia che c'è dietro rimane invariato, quindi i miei più sinceri complimenti: hai fatto un ottimo lavoro!
Alla prossima!

Recensore Master
04/09/20, ore 13:35
Cap. 1:

Ciao! Sono sempre io, sì, oggi ti assillo.
Ecco la quarta recensione premio e di nuovo, perdonami per il ritardo stratosferico.
Allora, primo pensiero a secco: WOW. Ma proprio, WOW. E poi il vuoto dentro che si allarga a mo' di macchia d'olio. Questa poesia l'ho adorata, ma davvero dal profondo del mio cuore. Una tristezza infinita, un'amarezza che veramente mi ha pugnalato le viscere, ma scritta così bene che l'ho riletta già nove volte. Hai scelto di tratteggiare delle immagini splendide, proprie della quotidianità e per questo dolorosissime. Cioè, ogni frammento era sul serio un colpo al cuore, con questa assenza di questa persona che davvero io l'ho percepita in una maniera devastante, mi hai spezzato il fiato. E cioè, in una storia tanto breve, riuscire a riportare emozioni di questa intensità fidati che non era facile per niente, invece tu hai scelto delle parole perfette che ti hanno permesso di portare letteralmente in vita il dolore pulsante e la tragedia di questa persona che non c'è più. Cioè, davvero, l'aggettivo più consono è proprio 'devastante', perché non c'è speranza, c'è solo amarezza e dolore, e per questo è dannatamente realistica questa poesia e quindi tanto atroce, ma bellissima. La parte in cui dici che le persone che occupano il posto al tavola di questa persona gli assomigliano sempre un po' ha fatto davvero un male cane, così come la parte in cui l'altra persona abbraccia il piumone, cioè è stata una scena che veramente si è materializzata davanti ai miei occhi, ho visto proprio questo abbraccio disperato.
Sei stata bravissima, va dritta fra le preferite perché davvero questa poesia è stata strepitosa, una carica di dolore veramente ghiacciata.
Ti ringrazio tanto, alla prossima! <3

Recensore Master
01/02/20, ore 19:52
Cap. 1:

Ciao,
Eccomi finalmente a recensire, ho iniziato tre volte la recensione per poi staccare. Finalmente forse questa è la volta buona.
Ho scelto questa piccola poesia un po' perchè sono rimasta incuriosita dal titolo, e un po' perché non conosco bene i fandom sui cui scrivi fanfiction se non per sentito nominare.
Per quanto riguarda il titolo lo trovo azzeccato con il contenuto della poesia. Fa pensare a un luogo familiare, dove sentirsi protetti e al sicuro, un luogo dove approdare dopo un lungo viaggio.
Una sensazione che è stata confermata anche dalla lettura della poesia. Una poesia che trovo molto delicata, sei riuscita ad esprimere bene il senso di dolce - amaro dovuto alla perdita di una persona di cui si era innamorati o alla quale si è voluto bene e di quei momenti familiari che rimangono indelebili nella propria mente e che nonostante si diano via gli oggetti rimangono.

Nel complesso mi è piaciuta molto. Complimenti, a presto.

Arwen
 

Recensore Master
29/10/19, ore 04:33
Cap. 1:

Ciao! Eccomi dal Giardino di EFP. Ho scelto questa poesia e l'ho trovata molto efficace nel descrivere un'assenza così pregnante - trovo molto significativo il fatto che l'intero testo poetico si soffermi sugli effetti di questa assenza e mai sulle circostanze e sulle contingenze della vita che hanno portato ad esso. E' una scelta che permette di empatizzare ancora di più con questo testo, perché tutti, nella nostra vita, abbiamo perso qualcuno, per circostanze drammatiche e non. Ho apprezzato molto la prima strofa, in particolare l'idea del posto a tavola vuoto è molto efficace - mi viene in mente il famoso quadro di Hopper o l'assenza apparecchiata per cena di cui parlava De André.
Complimenti,
Desy

Recensore Master
20/10/19, ore 23:55
Cap. 1:

Ciao, Irene!
Come ti ho anticipato, ho adocchiato questo piccolo componimento un paio di settimane fa, ma è sempre complicato commentare una poesia e quindi mi sono presa qualche giorno in più per leggerla anche più di una volta.
Mi ha colpita dalla prima lettura, perché queste tue Cose di casa sono così quotidiane, così normali, eppure riescono a tradire un'intimità cui bisognerebbe approcciarsi in punta di piedi. Le tue parole urlano un'assenza ingombrante, in cui si incespica ovunque: dallo spazio della mente, la memoria, sino a quello fisico della casa in cui vi sono oggetti e ricordi tangibili che da cui fuggire è complicato – e direi anche inutile, i primi versi sono chiari: "C’è uno spazio, // nella mia mente"; e chiari sono anche quelli finali, che chiudono il cerchio in maniera quasi impietosa: "oppure poggiare fuori dalla porta // insieme alla spazzatura. // Se solo ne fossi capace." –. Un insieme filtrato da uno sguardo sincero, forse duro verso se stesso, che condensa in poche righe l'essenza dell'assenza (giusto per fare qualche assonanza e restare in ambito poetico!).
Inizialmente mi sono chiesta se l'assenza oggetto del componimento fosse dovuta alla morte della persona amata, ma credo non sia così, perché nelle tue righe ho intravisto più una forma di rassegnazione, frustrazione, malinconica, e non un dolore sordo proprio di chi vive questo tipo di perdita. Ma potrei essere in errore, o magari è stata tua intenzione lasciare libera interpretazione al lettore.
Concludo dicendo che probabilmente non sono riuscita a dire tutto ciò che volevo!, però complimenti per questo tuo tuffo poetico (sebbene di qualche anno fa). Scrivere in versi non è semplice, oggi più che mai data l'inesistenza di un vero e proprio canone di riferimento e di strutture metriche, ma nel mio piccolo credo che Cose di casa sia un qualcosa, un qualcosa di bello.

Un abbraccio,
Rosmary

Recensore Veterano
22/09/19, ore 19:26
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi qui per lo scambio del giardino.
Sto trattenendo una lacrimuccia perchè questa poesia mi ha commosso, è davvero struggente. Io mi sono immaginata la morte di una persona amata (non so se sia corretto o meno) e la trovo davvero struggente. Avresti potuto focalizzare l'attenzione su qualsiasi cosa, ma hai puntato su oggetti di vita quotidiana, quasi banali, che però raccontano la storia di una persona, una persona che non c'è più.
Mi piace il lessico semplice, le frasi brevi e ad impatto, lo stile.
Un racconto davvero molto intenso ed emozionante.

Recensore Veterano
30/07/15, ore 19:45
Cap. 1:

Bellissima... complimenti... molto triste... ma forse è proprio nella tristezza che si creano dei piccoli capolavori. Ho apprezzato molto anche la tua vena poetica, che come sospettavo, non è niente male. Quindi continua anche su questa strada! Un bacio!