In questo tuo bellissimo e struggente racconto tu ci regali il ricordo.
Il ricordo di chi abbiamo amato, nonostante l'odio ed il risentimento: Folken, oggetto di amore e di odio del suo cuore, avrà ora smesso di dare a Mime il suo tenace tormento, dettato dal rimorso...
La morte porta pace e sollievo allo spirito sofferente di Mime: dopo una vita travagliata, dopo aver violentato se stesso e la sua natura pacifica abbracciando la logica violenta di Asgard, il giovane arpista può finalmente chiudere gli occhi e non pensare più a nulla.
Mime voleva solo essere un buon figlio, devoto al padre adottivo e desideroso di compiacerlo: per questo motivo aveva trasformato la sua amata arpa in uno strumento di morte e di distruzione, mentre per lui avrebbe dovuto essere compagna ed amica, strumento di diletto con cui propagare nell'aere musiche dolcissime...
Grazie ad Ikki ed a Shun, Mime riesce a comprendere i propri errori ed a riconciliarsi con il ricordo di Folken e soprattutto, a ritrovare se stesso e la sua insita bontà d'animo. Musiche dolcissime lo accompagnano ora nel Walhalla.
Solo un'Artista sensibile come te poteva comprendere fino in fondo l'animo del musico di Agard, senz'altro uno dei personaggi più belli e struggenti dei Saint Seiya.
Ti abbraccio
Lou |