Recensioni per
Weakness
di Angie96

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
03/08/15, ore 21:39
Cap. 1:

Perchè una tua flash riesce sempre a mandare il mille pezzi il mio cuore? 
Secondo me queste tue poche righe sono davvero un piccolo capolavoro, non devi vergognrtene, anzi!! ^^
Ma passiamo senza ulteriori indugi al contenuto di questa tua flash
3, 2, 1: *esplosione di feels*

Obito Uchiha è solo. E' un personaggio che ha imparato a camminare senza nessuno accanto a sostenerlo, senza nessuno in grado di ammonirlo dopo ogni scelta sbagliata, dopo ogni errore. Non si toglie la maschera non per paura di osservare ciò che sotto vi si nasconde, ma perchè teme che Rin possa giudicarlo e decida improvvisamente di smettere di "tenerlo d'occhio".
Obito è un uomo che ha perso tutto, persino se stesso.
Obito è all'Inferno e non riesce a risalire perchè Rin non è più accanto a lui, a consolarlo con i suoi sorrisi e le sue mani premurose.
Obito odia "essere così umano" perchè sa che gli essere umani sono deboli, sono inclini all'amore e lui non può permettersi di amare, non dopo aver perso l'unica persona che aveva giurato di rimanergli accanto per sempre.

Grazie quindi di cuore per aver pubblicato e deciso di condividere con noi questo "sfogo", ci voleva proprio.
A prestissimo Angie,
ti abbraccio

-bridgetvonblanche

Recensore Veterano
03/08/15, ore 20:05
Cap. 1:

Ciao Angie! Che bello ritrovare un tuo scritto!
Vedo che anche a te sia facile buttare giù qualche riga dopo qualche riflessione su un personaggio complesso, combattuto, e, sì, meraviglioso.
Non vergognarti assolutamente di quello che hai scritto! Penso che in appena dodici righe tu sia riuscita alla perfezione a identificare ciò che è successo all'interno della mente di Obito: mentre infatti la Guerra infuriava, e ancor prima della Quarta esistevano contese tra paesi e battaglie per l'appropriamento dei Cercoteri, Obito doveva già avere a che fare con lotte in cui il vincitore e il vinto si specificavano soltanto nella sua figura. In poche parole, proprio dentro di lui avveniva una sorta di psicomachia: l'Obito innocente e bambino contro l'Obito adulto, spettatore di un destino crudele.
Ho adorato il modo con cui hai fatto interagire questi due poli: da un lato il rammarico, testimonianza di un'anima più pura e propensa per le buone azioni, e dall'altro l'inevitabile desiderio di vendetta, segno certamente dell'influenza di tanti fattori - e personaggi.
Ogni frase sembrava distaccata dalle altre, come un mondo a sé stante, ma era percepibile un sottile filo conduttore che era esattamente una forte emozione.
Personalmente, beh, non posso che ringraziarti per questa piccola storia: in genere queste cose scritte di getto non sono frutto di elaborazione, ma di pura creatività ed istinto. Quindi, essendo stato messo per così dire a nudo un pensiero quasi onirico, irrazionale, capirai anche tu che noi lettori abbiamo tanto spazio per riflettere e immaginare a modo nostro e quindi diverso in tantissime forme la scena che hai voluto creare...
Non so se mi sono spiegata! Sappi che sono appena tornata da una giornata faticosa, ahahah! Però la tua storia è stata come un toccasana, come se avesse risvegliato la materia grigia accaldata da questa orrenda temperatura. Perciò, ti ringrazio ancora, perché è sempre un piacere leggere introspezioni di Obito. Complimenti, davvero!
A presto, Angie!

Recensore Junior
03/08/15, ore 20:02
Cap. 1:

Girovagavo sul fandom in cerca di qualcosa di diverso da leggere, qualcosa di strano che potesse farmi dire "E! Questa storia merita davvero!" ed inizialmente avendo letto "flashfic" avevo già scartato l'idea di leggere la tua, ma una frase mi ha colpito a tal punto che non ho resistito ad aprirla.

"...quella tristezza che ti eri tenuto dentro per così tanto tempo non è mai sparita."

Sai, non è da tutti dare alle parole il giusto peso ed è ancora di meno da tutti (praticamente questo è quasi da nessuno) dare il giusto peso alle parole senza ingigantirle od usarle in maniera azzardata.
E' un misto di sofferenza ed emozione quello che hai scritto, come dici tu "in cinque minuti", e credo che rappresenti al meglio il carattere scelto da Tobi in seguito a quello che ha dovuto patire, soffrire, a cui è stato costretto ad andare incontro. Un ragazzino semplice, ingenuo si potrebbe definire, che diventa tutto quello che non avrebbe mai voluto essere: tutto quello che ha paura di diventare. 
E' tristezza quello che Tobi diventa, la tristezza di non poter essere chi veramente è, come se in un certo senso fosse stato costretto a rinunciare a sé stesso per vivere una vita che non è sua.

In poche righe sei riuscita a fare quello ti eri proposta di fare, come si dice ultimamente "challenge accepted: success garanted". 
I miei più grandi complimenti per aver scritto questa piccola flash, davvero, io ci avrei messo qualche giorno per scrivere una cosa così, e voglio dirti un'altra cosa, perché non provi a sviluppare il tema in una one shot? Ti ripeto, ho davvero molto apprezzato questa piccola flashfic, eppure mi piacerebbe vedere cosa tu possa scrivere per una 'centric' non proprio da tutti.

Davvero complimenti.

FairyChocolate