Hello there, buonasera -circa!
Erano già un paio di giorni che volevo lasciarti una recensione, ma l'ispirazione è giunta solo ora (sai com'è, gli impegni, la vita attiva ...!), chiedo venia! Ma non perdiamoci in chiacchiere e veniamo subito al dunque.
Ho apprezzato molto il tuo scritto, benché non sia Hoennchampionshipping esso sia abbastanza semplice, in quanto riprende solo una scena del gioco e la pone in chiave più poetica e introspettiva. Forse è proprio questa sua relativa semplicità che è gradita, poiché se avessi tentato di aggiungere dei fatti in più alla scena originale -come spesso mi è accaduto d'aver visto-, avresti perso qualche punto di ... diciamo credibilità. Il bello, infatti, ritengo che sia proprio il poter applicare la situazione che hai descritto tu al momento che un giocatore può aver visto scorrere sul proprio schermo, senza dover aggiungere nulla più se non i pensieri di Adriano. Questo, ovviamente, a parer mio.
Ho gradito molto come tu abbia posto alcune metafore (come al solito, aggiungerei), prima fra tutti l'accostamento dell'orchestra che suona un brano cupo con i sentimenti affranti del nostro Capopalestra. . "[...] Il violino, invece, piange lento e su toni alti, è una cantilena d'amore mai incominciato, son lacrime che cadono da un salice. [...]" questa in particolare, poi, non saprei dir perché, mi ha colpito, mi è veramente entrata nel cuore. Forse perché par quasi una poesia.
Ritengo che quest'ultima frase riassuma anche un po' in generale quello che penso, quindi non mi dilungo ulteriormente. Concludo solo dicendoti che non ho scovato errori (anche se non sono affidabile) e che trovo decisamente piacevole questa piccola storia!
Augurandomi che la prossima storia sia una Hoennchampionshipping di vedere a breve dei tuoi aggiornamenti, ti saluto. A presto! ♥
S.
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