Recensioni per
Troppo morta
di l_s

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/01/09, ore 18:35
Cap. 1:

Oh sì che lo sento. Mi soffia sul viso attraverso le tue storie. Il tuo respiro è il rumore delle parole che batti ritmicamente su quella tastiera sbiadita; ed è il cuore che pulsa, all’unisono con noi lettori. E tutto questo è routine, ma tutto cambia, e difficilmente si può tornare indietro. Vuoi tornare ad essere felicemente inadatta, a doverti raffreddare per gli altri, perdere il tuo bizzarro respiro, singhiozzare, deformarti, a non capire, a farsi aprire gli occhi dal Barbone? Per cosa, per sentirsi dire di essere un respiro di campane e feste?
Non ti piace proprio questa routine? In effetti, spesso compiere ogni giorno le stesse azioni è faticoso…
Ma oltre a questo non so cosa risponderti. Io sento il tuo respiro come tutto, come niente. È l’eco delle campane nascosto da unghie sulla lavagna, è forte come una tempesta nel suo essere gracile e nel raccontarlo.
Io sento tutto questo.
Probabilmente non ho capito quello di cui tu hai voluto così fortemente parlare, ma mi hai trasmesso qualcosa. Che poi quello sia un cumulo informe di emozioni è un’altra storia.
Per non parlare del fatto che il mio respiro proprio non lo sento – forse sono troppo morta anche io? E quando leggo le tue storie, il tuo respiro bizzarro uccide il mio, sciogliendolo in una pozzanghera di banalità e normalità. Proprio quello che tu mi hai detto di disprezzare e temere. Che io, come te, disprezzo e temo. Un baratro in cui è inevitabile cadere di fronte alle tue storie.
Hai sentito il mio respiro – che altro non è che aria inspirata ed espirata, che c’è di peggio? – in tutto questo commento?
Dio, sono uscita totalmente fuori da un qualunque senso, mi dispiace. Ma sei incredibile, bravissima. E spero troverai qualcuno che ti ripeta ogni giorno che rumore fa il tuo respiro. In caso contrario credo proprio ci saremmo sempre noi lettori a ricordartelo quando ne avrai bisogno. E quando non ne avrai.
Grazie, un bacio.

Recensore Master
28/01/09, ore 15:37
Cap. 1:

Come faccio a commentare? Sei brava da morire. Sei brava e disarmante. Sai cucire le parole e pungere con l'ago con una forza tale da farci sanguinare in silenzio.
Ma credo che non serva un commento, solo una risposta. Anche finta, anche falsa e posticcia, anche solo disegnata coi pastelli. Credo che anche se fosse solo una risposta strimpellata con una chitarra di fango, sarebbe pur sempre qualcosa. Qualcosa in mezzo a quel niente che ti sta uccidendo da dentro. Qualcosa in mezzo a quel dolore che dolore non è, in quanto, se dolore fosse, almeno di qualcosa ti riempirebbe. E forse non ti disperi per cercare la risposta, ma per trovare qualcuno che te la sappia dare. Qualcuno da vedere di sfuggita e da odiare a prima vista. Qualcuno che sussurri lievemente qualche parola sconnessa, solo per attirare la tua attenzione e per osservare il tuo respiro che sale verso le nuvole. Perchè secondo me c'è: quel respiro maledetto che non riusciamo a sentire, che non riusciamo a capire, che non riusciamo nè ad amare nè ad odiare. Semplicemente quel respiro che si tiene sospeso fra i polmoni e il naso, tanto per farsi attendere.
Forse siamo tutti troppo morti sia per respirare che per rispondere alla tua domanda. Forse siamo solo pazzi nel volerci ritenere morti e nel non dover aspettare quel respiro.
Eppure, secondo me, arriverà. E quando lo sentiremo, forse suonerà come le campane o, sotto sotto, come un addio.
Ed io, sinceramente, non so in quale dei due sperare...

Recensore Master
27/01/09, ore 23:58
Cap. 1:

Ti detesto. Perchè mi fai male. Mi fai malissimo, e sto piangendo come un cretino, e non so come fare a fermarmi, e se davvero voglio farlo. Ti detesto. Perchè sei brava da uccidere chi legge con quello che scrivi. Perchè usi le mani come artigli e le parole come frecce. Perchè sai come fare, e nemmeno tu hai idea di cosa mi smuovi dentro quando leggo qualcosa di tuo. Quando leggo di te...e di me. Non lo so se il mio respiro fa ancora rumore; non so nemmeno se lo faccia il tuo.... So che comunque sai ancora gridare. Ed io ti detesto. E quindi ti adoro.