Arrivo qui quasi con tempismo perfetto dal momento che siamo - di nuovo - vicini al finale di stagione su Rai4 (sì, sono una di quelle persone, un filo masochiste, che continuano a vedere e rivedere la serie tv pur sapendo che sarà una sofferenza).
Personalmente non riuscirei mai a scrivere una drabble - sono logorroica, nel caso in cui non si fosse già notato - perciò ogni volta che mi imbatto in questo tipo di scritti e mi rendo conto di quante cose racchiudono con pochissime parole, ne resto affascinata (proprio perché così lontani da me, ho sempre avuto un debole per i poeti dell'Ermetismo ad esempio).
In poche righe hai riassunto l'intero rapporto che c'è tra i due, non tralasciando la parte sentimentale di Gisborne - sempre stata presente, ma spesso oscurata dalla violenza - e hai colto in pieno il senso del gesto di lui. Sa che Isabella è destinata a morire e vuole evitarle una dolorosa morte in pubblico, perciò le offre del veleno affinché il passaggio a miglior vita sia veloce senza sapere, però, che quel gesto gli si ritorcerà contro.
"Sei pur sempre mia sorella" e "Non eri più mio fratello" sono affermazioni perfette per loro.
Complimenti. |