Oh, la storia è davvero davvero davvero tenerissima e triste. Hai ragione, le stazioni sono probabilmente i luoghi degli addii più sinceri e drammatici: l'altro giorno ho visto una donna sui settant'anni con una valigia vicino, che ha lasciato cadere a terra non appena ha visto il marito, che l'aspettava con un grande fiore in mano, e che, lentamente, le si è avvicinato e l'ha stretta in un abbraccio che è durato tre ere. E ovviamente io guardavo in silenzio cercando di trattenere le lacrime del mio inguaribile romanticismo.
Ma tornando al tuo testo, complimenti anche per il tuo modo di scrivere: rende il lettore partecipe della sofferenza della protagonista e lo trasporta nel suo mondo.
Bellissima storia.
A presto. :)

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