Già, perchè non adesso? A volte, me lo chiedo anche io. Non importa affatto se questo componimento non ha alcun senso. E perfetto così. L'insensato ha sempre quel qualcosa in più. Quel qualcosa di travolgente, che lascia un segno. Sei riuscita a travolgermi. Davvero complimenti.

Perché non adesso, chiedi? Me lo chiedo anch'io, tutte le volte, tutti i giorni, a tutte le ore, sentendo la mia gola ardere lacrimen e sangue. E sono sicura che noi procediamo per inerzia, che tutti seguano muti come fantocci quello che hanno imparato quando erano piccoli. La vita bisogna viverla, dicono. Perché la vita bisogna viverla? Chi la deciso? Quale follia?. E io, perché sono ancora qui? Mi dico tutti i giorni che dopo la morte non c'è niente, quindi tanto vale che restiamo un altro po' qui, a farci contaminare ancora un po'. Ma ho paura di decadere, ho paura della normalità che avanza, nutro paura e un disprezzo corrosivo.
Ti chiedo un favore. Quando siedi sul tuo pavimento e tenti di confonderti con esso, pensa che io sto facendo lo stesso, a qualche chilometro di distanza, ricorda che io ti vedo, ti sento, e immagina che io sia con te. Così, forse, lo sentirò e mi sentirò meno sola, o forse no. Ma ti prego, ti prego, fallo.
Un abbraccio.
Lucretia

Il compleanno è 11 aprile. Complimenti lo stesso. Vivivssimi.

Mi hai colpita!Ho sentito le tue parole entrare nella mia carne e raggiungere lentamente il cervello ... è un grido velenoso verso una vita marcia e lurida! Ho sentito il desiderio di urlare e di gettare tutto via, perchè ... non esiste giustizia alcuna! Perchè ? Perchè ... non posso semplicemente chiudere gli occhi e perdermi nell'oblio eterno? E con tal gesto annullarmi, diventare semplicemente ... NIENTE! Perchè il Niente è sicuramente meglio del marciume della vita! COMPLIMENTI, questa nonsense sembra scritta appositamente per me!

Ma se fossimo già morti, se stessimo scrivendo da un altro mondo, da un'altra dimensione, da un altro stadio di conoscenza e di coscienza di cui però non abbiamo percezione? Perchè io ho questo dubbio ormai; e mentre leggo le cose truci e splendide che scrivi mi ci rivedo; e soffro; e non so più cosa dire per non essere banale e ripetitivo. Stiamo male. E siamo soli. Siamo soli. E, forse per questo, stiamo male. Ma allora quando? E come? Come e quando avremo finalmente la ragione del mondo?

Oh.Mio.Dio. Oh santo cielo. Come può una nonsense avere un senso più palese di questo? E' follia, pura follia. Niente di più, niente di meno. E non intenderlo in senso riduttivo, anzi. E' qualcosa di troppo astratto, troppo incoerente per non essere amato. E' l'anima che si trastulla, che riflette con lucidità nonostante sia ormai collassata, inerte, folle. E aspetta. Aspetta e si chiede perché prolungare l'agonia, 'perché non posso morire? Perché non adesso?' Già, perché bisogna aspettare? Cosa bisogna aspettare? Dopo tutto questo, dopo le sofferenze, il dolore, cosa ci si può aspettare? Cos'ha la vita da offrirci? Non ci ha già preso abbastanza a schiaffi? Ci ha illusi e poi traditi. E non possiamo neanche dare la colpa alle favole che ci hanno sempre raccontato. 'I buoni vincono sempre'. Ormai non ci crede più nessuno. E probabilmente neanche tu. Ma ciò che mi lascia può sconvolta è che ciò che ho appena letto, questo fiume di insensatezza che un senso ce l'ha eccome, sei tu. E' la tua coscienza che ha parlato, che si è attivata e ci ha lasciato questo componimento degno di una platea che applauda. E non posso che inchinarmi ad una poetessa di tale livello; tu non crei, tu lasci semplicemente che il tuo animo si esprima, che tiri un sospiro di sollievo e ci regali queste perle. Complimenti, per essere semplicemente te stessa. Un bacione, VB.