Recensioni per
Soldato
di Sarathehobbit

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/10/15, ore 23:02
Cap. 1:

Ciao ! La tua storia mi è piaciuta molto e il tuo stile malinconico ha reso perfettamente i vari passaggi e i vari momenti che hai descritto. A me piace molto il personaggio di John come è stato reso nella serie e il tuo focus su di lui è stato analitico nei sentimenti e anche nei suoi meccanismi di difesa, soprattutto nella parte finale. Sono contenta di essermi soffermata a leggerla e ci tenevo a lasciarti un commento perché mi ha lasciato delle sensazioni, sebbene ondeggianti tra la tenerezza e il rammarico per il dolore che John ha passato. MI auguro che tu possa produrre altre storie come questa! Complimenti! :) Holy Hippolyta

Recensore Master
27/08/15, ore 14:21
Cap. 1:

Una storia molto dura, è vero, ma tanto vera che è senz'altro uno dei motivi per cui mi è piaciuta tanto. Non si leggono spesso storie che raccontano degli incubi di John, di solito se ne parla principalmente all'interno di altre storie, ma non penso d'aver mai visto qualcuno focalizzarsi sullo specifico. Ho trovato quindi l'idea molto originale e senz'altro particolare, anche e soprattutto nel modo in cui l'hai trattato. Hai iniziato raccontando i ricordi della guerra e di come questi tornino a tormentarlo la notte, sotto forma di incubi. E proprio mentre sei lì che ti dici che la presenza di Sherlock aiuta tantissimo John, anche in piccoli gesti come preparare il tè, ecco che ci dai la mazzata che stende. L'immagine finale è drammatica, angst che più angst non si può, ma non fatico a figurarmi questo John post Reichenbach. Anzi. La zoppia, il sognare Sherlock, il fatto che sentire quel nome, anche se solo in un sogno... insomma, tragico, ma bellissimo.

E tanti complimenti, spero di rivedere altro di tuo nel fandom.
Koa

Recensore Master
19/08/15, ore 23:36
Cap. 1:

Della tua "shot" penso bene, l'ho letta incuriosita dal connubio che tu realizzi tra una (bella) canzone e ciò che vuoi raccontarci. Ancora una volta ripiombo nell'angst del dopo Reichenbach, quando ancora, sullo schermo, non compariva Sh, vivo e vegeto, nascosto tra le lapidi ma si vedeva la disperazione di un John stravolto ed attonito di fronte al (finto) cadavere di quella che era diventata la persona più importante della sua vita. Ritorna quel senso di vuoto e di attonita solitudine di cui tanto abbiamo letto nel fandom, ma non c'è alcunché di "già visto", c'è sì un argomento non nuovo ma riproposto in una forma originale. Hai costruito un'originale alternanza tra linguaggi espressivi diversi, riuscendo a comunicare in forma nuova la dimensione gigantesca dell'umanità di John, con tutta la sua commovente, disperata cocciutaggine ("..Ma non pensare, soldato, non pensare...") alle prese con un dolore sconfinato. Bella lettura.