Adoro risolvere questi intricati "enigmi", perdonami se ancora una volta mi intrometto. Pochi versi, tanti significati: è questo ciò che mi piace delle tue poesie.
In questa l'accezione positiva che precedentemente era data alle ali lascia il posto ad un senso quasi di condanna, si sa a priori che tentare di volare è una discesa nel vuoto, uno spezzarsi di ossa e d'anima, eppure in noi c'è questa voglia di mettersi in gioco ad ogni costo, di sfidare il caso, il tempo, noi stessi. Perché spicchiamo il volo, seppur non dotati di ali? Perché sogniamo. Perché speriamo. Perché il vento non potrà abbattere la forza di un desiderio senza ali semplice, innocente, lecito.
Per quale motivo si vive, avendo la certezza di dover morire?
Sembra una maledizione scagliataci da un destino spregiudicato, ma questo tranciare le ali di chi vola è la dimostrazione della possibilità che tutti noi abbiamo di rialzarci, di continuare. Brava! *W*
*corre a nascondersi sotto il letto per le cavolate che ha scritto*
bisy

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No. No. No.
E.P.I.C.O.
Son qui che leggo tranquilla e vedo... MA TE SEI UN TESORO!
A parte gli scleri, che certo saranno estesi alla lunghezza dell'intera recensione, volevo farti i complimenti, sono sincera, hai una tecnica che sa di narrativo che rende irresistibili le tue poesie, che sono fluide e davvero intense. In quest'altro tuo componimento ho visto una forza ed una grinta indicibili nei confronti di chi, con brutalità priva di scrupoli morali, ha spezzato il cuore dell'io narrante.
Lei apre il suo cassettino dei brutti ricordi e li fa volare via.
Li lascia, per poter finalmente trovare la sua pace interiore. Quella presenza ha devastato, stravolto, distrutto tutto ciò che lei aveva di più prezioso e si ritrova così, con un cuore a metà e le ali intorpidite ma ancora forti, che spicca il volo e ammutolisce il Male, che si sarebbe aspettato la sua fine. Che ironia, alla fine chi riceve più male è colui che ne ha fatto. E niente, poi c'è lei, l'angelo, che vola via leggera una volta abbandonato il suo fardello di delusioni...
È piccola, leggera e volatile questa poesia, scivola agli occhi soave e s'imprime nel profondo, invitando il lettore a leggerla più e più volte.
Recensione banale ma gradimento singolare, non ci sono parole per ringraziarti...
Ti mando un bacio grande e ti prego di farmi presente le tue correzioni e precisazioni riguardo alla poesia che hai scritto.
bisy

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È magnifica. Hai scritto una poesia per introdurne un'altra ed oltretutto hai collegato le due piccole composizioni fornendo al lettore quella che penso sia la chiave di lettura: la luce.
Ti prego, sii clemente con questo mio tentativo di capire e lasciami pure ogni tua considerazione riguardo a ciò che ti scriverò; probabilmente sarò completamente fuori strada ma per me la poesia è bella proprio perché si lascia interpretare in modo diverso da ogni lettore che l'apprezzi.
Luce, perché quando si apre un vecchio cassetto se ne illumina il contenuto, fino ad allora oscurato dall'oblìo.
Luce, perché vola sopra tutto e lo riveste del radioso pallore che rivela ciò che l'ombra cela, almeno finché non muore sepolta dal tramonto o il cassetto non viene chiuso ancora una volta.
E poi, mentre scrivo questi vuoti pensieri, ecco che mi accorgo che le piume d'ali sono forse le onde che fino a sera s'infrangono sulla battigia della vita, finché non si tramonta e le nostre memorie finiscono con noi.
È profondissima questa (o queste?) poesia/e. Mille domande mi stanno frullando per la testa e questo è un grande trionfo per un poeta, significa che si è donato più di quanto ci si era prefissati.

No, non ci credo, mi sono appena resa conto del nickname...
Ciao _Among_the_lines_!! Adesso mi prenderai per una stalker, ma ti lascio ancora una volta un pensiero sotto ad una tua pubblicazione! Ahaha! Credimi, scrivi cose davvero belle... adesso ti saluto, un abbraccio!
bisy (la svampita :D)

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