"Non si dimentica,/
s'imprime su carta."
No, cioè, tu mi vuoi morta T-T
Bella, bella, bella.
Hai uno stile ordinato per descrivere il disordine interiore, tutto è come protetto da una teca che lascia vedere ma non toccare, infatti è impossibile estrarre il significato direttamente dalle parole, senza far scattare un allarme dentro di noi che ci dirotta verso la nostra esperienza; invece di leggere e basta, è come se si ricordasse.
Quello che cerco di dire è che, almeno per quel che mi riguarda, mi sono ritrovata molto in tutto questo ed ho vissuto in maniera personale e con intensa partecipazione la lettura di questo pezzo di te.
Le emozioni assillano, chi per uscire, chi per entrare, e a te non rimane che immobilizzarle sulla carta, così da tenerle sotto controllo e trovare quella pace che ti mancava e che credevi dimenticata.
La penna è una brava psicologa, ascolta e capisce senza giudicare.
Ma come ti nascono queste meraviglie dell'una di notte?!
Che poi l'immagine che dai, di essere abbagliati dal nero dentro di noi, è splendida... non ci sono altre parole...
Complimenti ancora una volta, cara, continua a scrivere e a deliziarci con le tue creature d'inchiostro.
bisy |