Ciao, questa storia, secondo me, da una parte riesce a cogliere discretamente quel senso di desolazione e di svuotamento dovuto alla guerra, ma da un'altra parte però si perde nella parte finale. Trovo che non si riesca a dare al lettore alcuna sensazione sul mare e sul senso di eternità che invece sono state nominate alla fine del testo. Considero quindi molto piacevole la parte iniziale e centrale ma non mi piace la parte finale. Inoltre, questo testo non è una poesia ma nemmeno una prosa, non è quindi ben definito come tipologia. 
La mia recensione è comunque positiva, sia come incoraggiamento e sia perché ho apprezzato, comunque, una buona parte della storia. 

Alla prossima,
Angelo. 

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In questo breve testo ho percepito qualcosa di drammatico, sai? Ho trovato molto triste il fatto che, purché sia stato in guerra (cosa più dolorosa e triste di questa non c'è), anche al suo ritorno la tristezza non cessa. Non ha nessuno: é solo.
Niente male, davvero, avrei solo preferito che fosse più lunga: l'avrei letta tutta volentieri!
Saluti,
Sofia.

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Corta ma molto carina, intensa. Non mi è stato difficile immaginare quest'uomo rimasto senza più nulla lasciarsi andare su una spiaggia. Brava.

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