Da te oramai non mi aspetto altro che la perfezione. E così è stato anche per il secondo capitolo. Una piacevolissima sorpresa, tra l'altro, poichè non mi aspettavo un seguito! Meglio così ... potrebbe significare che vedremo anche un terzo episodio? Lo spero tanto!
Parlando del capitolo.
Hai saputo creare magistralmente l'atmosfera generale, indipendentemente dalla scena in corso, proprio come già s'era visto nella scorsa puntata. Leggendo, si respira proprio l'aria di Skyrim, la si vive e la si percepisce. In particolare, ho apprezzato la riflessione iniziale di Lydia sui pericoli che la notte cela. Il suo timore del buio non avrebbe venir rappresentato in modo più vivido e reale! Personalmente, non mi sono mai soffermata troppo su cosa significhi vivere per davvero in un posto in cui la gente, una volta calato il sole, si rialza dalla tomba, si tramuta in lupi mannari, in vampiri o chissà cos'altro, o che va in giro a rapire le persone e a sacrificarle su altari e poi magari mangiarle. Da brava avventuriera, con spada e incantesimi sfoderati, non mi sono mai posta troppo il problema, o se me lo sono posto l'ho anche sorpassato in fretta: ma come fa una persona normale, senza abilità belliche o magiche, a vivere in un posto così?! E non che Lydia sia proprio la prima sprovveduta che passa! Armata fino ai denti e con un discreto addestramento ... poveretti tutti gli altri!
Molto piacevole il parallelismo tra il timore di Lydia per le ombre e l'incantesimo Sfera di Luce che le è stato insegnato ^.^
Mi sono rimasti particolarmente impressi nella mente i momenti in cui Coda Spezzata parla della sua cultura, o i momenti in cui svela, volente o nolente, la sua mentalità da argoniano, e le riflessioni di Lydia sul suo Thane. Hai una delicatezza sublime a rendere le differenze culturali e a metterle a confronto *^* Differenze sia fisiche, sia comportamentali, sia mentali sia culturali! Il tutto equilibrato alla perfezione! Più realistico di così non credo sarebbe stato possibile.
In particolare, mi sono rimaste impresse queste due frasi (non so il perchè, ma mi sono piaciute anche più di tutto il resto):
"È il nome con cui sono noto ad uomini ed elfi... ma non la mia identità: una persona non può essere racchiusa in qualche lettera."
"Se Lydia fosse nata con orecchie a punta, la sua pelle come oro, i suoi occhi come soli e i suoi capelli come luce di stelle... sarebbe ancora Lydia?"
Oltre le descrizioni divine, posso affermare con solida convinzione che la cosa che apprezzo di più di tutta questa storia è proprio la differenza culturale e l'effetto che essa ha sui personaggi di ambo le parti, da un lato la curiosità e l'incomprensione di Lydia, dall'altro la pazienza e l'imperturbabilità dell'argoniano.
La battaglia contro i giganti, poi!!! In sostanza, te la cavi con tutto: momenti di viaggio, momenti di riflessione, e momenti d'azione!
L'inizio della fic, con Coda Spezzata che chiede a Lydia di tagliargli un braccio, mi aveva inquietata moltissimo O.O immaginerai il mio sollievo quando tutta la situazione s'è risolta al meglio!
Potrei andare avanti a scrivere elenchi infiniti di ragioni per cui ho adorato ogni singola parola e interpunzione di questo testo, tipo Lydia che si è portata dietro il libro in missione, tutto il ragionamento dell'argoniano sul viaggiare leggero, lo stupore di Lydia all'Urlo del Dovahkiin (descrizione epica quella!!! Puuuh, che bel momento!), alla discussione di quest'ultimo con l'Hist, alla "liberazione" della magika in Lydia ...e come ti dicevo, l'elenco sarebbe moooooooolto lungo, dunque è meglio tagliar corto qui o ti ritroverai una recensione chilometrica e piena di parole inutili, sconclusionate e confuse.
Concludo proponendo un minuto di silenzio per Lydia e lo spiacevolissimo compito di ... recuperare gli ingredienti dal gigante O.O Bleah!!
:D
Un salutone, Phantom |