Recensioni per
Cuori di Carta
di gateship
La storia prosegue piacevolmente in questo II capitolo, con efficaci ammiccamenti a qualche particolare di "sceneggiatura" che mantiene i contatti con i personaggi di Doyle e della BBC :("..il fumo del suo esperimento..È come avere un 221b...Il suo nuovo coinquilino..."). Siamo, qui, in un'altra dimensione, ma i caratteri di chi vi agisce li sai mantenere bene, anche se c'è la difficoltà della trasposizione in quindicenni alle prese con la scuola. |
Mi piace come stai affrontando la faccenda. Con lentezza e prendendo i tempi migliori. I nostri eroi sono a scuola, si stanno ambientando in una situazione che gli è completamente sconosciuta e nel frattempo si ritrovano a dover convivere l'un l'altro, in spazi ridotti. L'approccio che entrambi hanno verso l'altro, è differente ma compatibile con ciò che sono. John è più espansivo, quasi felice di questa nuova situazione, è più volenteroso e vuole fare amicizia. Questo lo porta ad essere più propositivo, più aperto. Tenta di fare conversazione, convince Sherlock a giocare con lui a Cluedo... insomma, è John Watson ecco. Che si ritrova, non si capisce come, a stimolare le attenzioni di un apatico Sherlock, il quale si annoia già terribilmente. |
Ciao, allora, premetto che non sono una grandissima fan delle teen!lock o delle uni!lock (più in generale), ma sono rimasta affascinata dal titolo che hai dato, nonché dall'introduzione. Ho pensato che valeva la pena fare un tentativo, nonostante l'ultima che ho letto di questo genere, mi avesse un po' deluso. Come primo capitolo l'ho trovato ben ideato. Di fatto, un primo capitolo serve anche ad introdurre ciò che sarà e a mio avviso è fondamentale, perché è ciò che invoglia o meno a proseguire la lettura. Hai messo i nostri giovani John e Sherlock in un contesto a cui siamo poco abituati, ovvero la stazione di King Cross, pronti per partire per la scuola. Delineando brevemente e in modo per forza di cose più conciso, ciò che sono entrambi. Sherlock, geniale, solo, problematico, con un fratello che gli sta "addosso" e che ha intenzione di controllarlo, annoiato e probabilmente già di molto superiore a quelli che saranno i suoi insegnanti. E poi John, volenteroso, decisamente più normale, ma ansioso di assaporare quel poco di liberà che lo stare a scuola gli darà. |
Davvero bellissima :) |
bravo. personaggi ben caratterizzati dialoghi efficaci e veloci, chiusura come sempre perfetta che scrittore è vic moretti!!! |
Non penso di sbagliarmi se prevedo che questa fic sarà interessante. Gli elementi ci sono tutti: il linguaggio curato che ci introduce sulla scena con credibile precisione narrativa, i personaggi ben definiti fin dall'inizio con le loro caratteristiche. A proposito di quest'ultima osservazione, infatti, nonostante il taglio "teenlock" che a me, di solito, sinceramente non attira più di tanto, hai avuto la capacità di definire i due ognuno con quello che è più caratterizzante per coglierne l'essenza: Sh, l'eleganza unica ed il fascino freddo e lontano ("...sfilandosi un guanto di pelle..lo strano tizio che lo fissava...), John, comunicativo,immediato e dall'umanità più amabile (".. replicò sorridendo..correndo forsennatamente..."). Insomma li hai prefigurati molto IC. Piacevole il dialogo in treno: già si delineano i ruoli di ciascuno. Bene. |