Recensioni per
Giulia vince sempre
di Sophie_moore
sbaglio o sono un filino in ritardo? -.-' |
Ottava classificata al contest "V'è un piacere nello... scrivere" di AmahyP e Chloe R Pendragon - Valutazione di Chloe R Pendragon
A parte questi refusi, sei stata davvero bravissima, come dimostra il punteggio elevato: la correttezza formale è lampante, specie se si considera la lunghezza del testo, perciò bravissima! Stile e lessico: 14,4/15 Hai uno stile davvero particolare, riesci a coinvolgere il lettore attraverso la freschezza e la fluidità dei periodi. Hai impartito un ritmo peculiare alla lettura, infondendo in essa grande intensità e una scorrevolezza invidiabile. C’è stata qualche scelta inerente la punteggiatura che non ho condiviso, cioè:
A parte queste sciocchezze, che sono più che altro delle impressioni personali e non delle segnalazioni, hai usato la punteggiatura in modo perfetto, creando le pause giuste al momento giusto. Per quanto riguarda la sintassi, ci sono alcune disposizioni delle parole che hanno rallentato la lettura, precisamente:
Anche in questo caso si tratta mere opinioni personali, per cui prendi anche queste osservazioni come tali; nulla di quanto detto può influire negativamente sul tuo stile accattivante e fresco, te lo assicuro. Passando al lessico, ho apprezzato molto la freschezza del registro linguistico, permette al lettore di avvicinarsi maggiormente alla vicenda. Hai impiegato un lessico semplice ma mai banale, puntuale e perfettamente contestualizzato; c’è qualche ripetizione che poteva essere evitata (lezioni...lezioni, modo...modo, furia...furia, giorno...giorno, fatica...faticosamente), ma fondamentalmente la varietà e la ricchezza di vocaboli è più che ammirevole. Insomma, complimenti! Utilizzo del pacchetto: 7/10 Non è stato facile attribuire un punteggio su questo aspetto, dato che temo ci sia stato un problema di fondo: la categoria Fasti richiedeva che si scrivessero storie inerenti al genere storico, cosa che manca in questa storia e che ti ha penalizzato, anche se in minima parte. Tralasciando ciò, passiamo al pacchetto vero e proprio: hai usato gli elementi in modo decisamente imprevedibile, nonostante un paio di cose non abbiamo totalmente convinto. Partiamo dalla trama/situazione: la modestia, pur essendo mostrata per lo più in aperta antitesi con il carattere della protagonista, è uno dei punti saldi della storia; hai usato questa virtù per far crescere Giulia, sfruttando Martina come tramite e costringendo la protagonista a scontrarsi con qualcosa che inizialmente condannava, ma che col tempo ha imparato ad apprezzare, anche se in un modo tutto suo. Curiosa la lettura sugli umili e sui potenti a cui alludeva la trama, sebbene penso sia stata influenzata dall’incomprensione iniziale: hai puntato sull’umiltà intellettuale, inserendola in un contesto di pura introspezione. In questa chiave di lettura, Giulia dovrebbe essere la “potente”, anche se la considerazione a cui fa riferimento la situazione si riscontra solo sul finale, il che ha impercettibilmente abbassato il punteggio; fondamentalmente, la trama è stata brillantemente rispettata, perciò mi congratulo con te. Discorso a parte va fatto per la citazione, dato che questo aspetto è stato piuttosto controverso: che tu l’abbia utilizzata è assodato, non si può negare, peraltro in una maniera davvero geniale. Inserita perfettamente nel dialogo tra Giulia e Martina, spicca all’interno del testo e viene esaltata dalla situazione in cui è stata posta; suona benissimo in bocca a Martina, proprio come risuona alla perfezione nei pensieri della protagonista, divenendo un’ossessione. Il problema sorge proprio qui: la frase di Callimaco entra in scena, “fisicamente” e non solo, a partire da un certo punto, mentre prima non se ne avverte la presenza. Oltre a questo, credo che avresti potuto utilizzarla in modo più intenso anche in seguito, ad esempio facendo riecheggiare quelle parole nella mente di Giulia, dando così più enfasi alla citazione. Insomma, per il potenziale che aveva la frase all’interno della vicenda, penso che avresti potuto darle un peso maggiore, per questo motivo ho abbassato il punteggio fino a tanto; ciò non toglie che comunque il parziale resta molto alto, il che vuol dire che hai fatto un ottimo lavoro! Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 Credo che il punteggio dica tutto: hai fatto un lavoro di caratterizzazione superlativo! Ogni azione è coerente con la personalità dei personaggi, ogni battuta è assolutamente azzeccata e ogni pensiero è assolutamente in linea con il carattere della protagonista. Parlando di Giulia, sono rimasta davvero colpita dall’esemplare introspezione che hai portato avanti: tutto ciò che fa, che dice o che pensa ha una sua ragion d’essere e, sebbene non sia esattamente un “modello di virtù”, hai messo a nudo così bene la sua personalità da rendere ineccepibile ogni singolo gesto. Non si può certo dire che sia un personaggio positivo, eppure è proprio questo a rendere encomiabile il lavoro da te svolto: è facile gestire protagonisti “buoni e cari”, mentre muovere coerentemente un “cattivo” è sempre una sfida. Mi è piaciuto molto il modo in cui hai enfatizzato le sue ombre, la sua inclinazione alle manipolazioni e la sua totale mancanza di scrupoli. Adora avere il controllo su tutto e su tutti, incurante delle conseguenze sulle vite altrui, anzi addirittura prova piacere nell’osservare le cause delle sue macchinazioni. Questo naturalmente prima dell’incontro con Martina, la sua nemesi: da quel giorno qualcosa inizia a cambiare in Giulia, trasformando il suo gioco in qualcosa di noioso e privo d’importanza. Tutto ciò che conta è riuscire a piegare quella ragazza umile e caparbia, così da poter dire di aver vinto ancora una volta. Peccato solo che la sua ossessione per Martina incrinerà la sua sicurezza e il suo lavoro, fino alla tragica scena finale. Mi è piaciuto tantissimo il dualismo che hai creato con tanta precisione tra la protagonista e Martina, facendo sì che la caratterizzazione dell’una fosse in funzione di quella dell’altra: così se Giulia è arrogante e machiavellica, Martina risulta umile e spensierata, incurante della leadership della sua compagna di classe, tanto da rifiutare le sue attenzioni pubblicamente. Come se non bastasse, hai creato un’ulteriore contrapposizione, quella tra Martina e Claudia. Se la prima è avulsa dalle macchinazioni della protagonista, la seconda ne è totalmente schiava, tanto da desiderare la sua approvazione e la sua presenza ossessivamente; lei capisce subito che qualcosa sta cambiando nel momento in cui la sua amata si è avvicinata a Martina e non perde occasione per disprezzare la rivale. La situazione precipita drasticamente quando il rapporto con Giulia si “evolve” e la leader inizia a perdere il controllo della sua pedina: il rancore verso la rivale diventa sempre più insostenibile e le conseguenze saranno troppo pesanti da affrontare. Mi ha colpito la figura di Elisa, una persona che ricorda Martina ma che, nel contempo, non le somiglia abbastanza per dare una speranza a Giulia: mi è dispiaciuto che non abbia avuto altro spazio all’interno della vicenda, ma in fondo non avrebbe avuto senso, perciò direi che va benissimo così. Hai fatto un lavoro davvero certosino, perciò non mi resta altro da dire se non chapeau! Originalità: 9,25/10 Questo parametro è sempre piuttosto ostico da determinare, perché bisogna tenere conto di diverse variabili. Diciamo che la storia ruota intorno a un tema piuttosto inflazionato, cioè quello del protagonista che diventa ossessionato dal suo opposto fino a innamorarsene, il che mi ha impedito di darti il massimo. Eppure non penso che sarebbe corretto penalizzarti eccessivamente per un semplice motivo: hai interpretato un cliché in modo davvero particolare, trasformando la classica storia d’amore/odio in una vera e propria “battaglia” interiore, fino a portare alla rovina di un progetto durato mesi e mesi. Hai inserito una dinamica già vista in un contesto comune, enfatizzando le conseguenze e portando il tutto verso la “degenerazione”: insomma, hai sfruttato a tuo vantaggio un argomento molto utilizzato, rielaborandolo in maniera efficace e del tutto innovativa, per cui il risultato finale è encomiabile. Congratulazioni! Gradimento personale: 9,25/10 Questa storia mi ha emozionato molto, è stato un vero e proprio crescendo di pathos capace di tenermi incollata allo schermo. Mi ha letteralmente conquistata la caratterizzazione dei personaggi, così vividi e coerenti da spiazzare ed entusiasmare: una protagonista così ben definita, nonostante la sua crudeltà, non può non conquistare il lettore, permettendogli di vedere il mondo con occhi diversi, machiavellici e determinati. Anche le altre figure riescono a calamitare l’attenzione, proprio come la sfortunata Martina e la povera Claudia, rendendo il quadro d’insieme più intenso e intrigante. Se a questo aggiungiamo lo stile fresco e fluido e la trama brillante e originale, non resta altro da dire se non complimenti! Totale: 62,25/70 |
Ottava classificata al contest "V'è un piacere nello... scrivere!" di Chloe R Pendragon e AmahyP |
Ciao, questo preludio mi pare davvero intrigante: hai dipinto molto efficacemente il personaggio di Giulia, rendendolo tanto credibile al punto che, ad essere sincera, spero di non incontrare una "tipa" simile. |
pensando a come sbatterà il muso tra poco, Giulia mi fa pena. molta, molta pena. |
Buonasera :) |