Recensioni per
Ittekimasu. Itterasshai
di Urdi

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/11/15, ore 00:16

Recensione premio #3

Dopo quasi un mese, finalmente riesco a ritagliarmi un po' di tempo da dedicare al sito e a portare felicemente – anche se con un sorriso nostalgico. Ah, Neji caro! – a termine il mio "giro per il Paese delle Meraviglie" (perché "Recensione premio" è riduttivo: sono stata davvero fortunata. Bravissime, autrici!).
Ho davvero avuto l'imbarazzo della scelta, perché c'erano tante introduzioni che stuzzicavano la mia curiosità – ragione per cui spero vivamente di poter presto tornare a fare una capatina nella tua pagina e recuperare quelle fiction –, ma alla fine la decisione è caduta su questa velata, malinconica, delicatissima Neji/Hinata.
È un pairing che non mi fa battere il cuore – lo trovo moooolto forzato –, dunque ho particolarmente apprezzato il modo con cui l'hai trattato: quella che pervade la OS, infatti, è un'atmosfera onirica che ben si adatta al dopoguerra, e il sentimento che lega i due Hyuuga è un affetto puro, fraterno, che si è andato a instaurare con difficoltà ma rapidamente, nel giro di pochi anni. Condivido appieno le tue scelte, che rispecchiano in toto la mia visione dei due.

"Vedi che ci riesci?", "ti manca poco, dai", "devi concentrarti di più, non pensare al resto del mondo, ci sono solo io, qui con te".

Sarebbe stato davvero, davvero emozionante vederli allenarsi assieme. Non ricordo se nel manga ciò sia stato mostrato (nell'anime sì, ma talmente di rado da farmi credere che si trattasse di un filler. Sob!), ma la tua immaginazione ha fatto un ottimo lavoro! Sono momenti come questi che avrebbero reso ancora più chiaro il desiderio di sacrificarsi di Neji, nato più per libero arbitrio che per piena aderenza ai dettami delle Casate Hyuuga, forse.
E non posso che aggiungere ulteriore ammirazione per l'analisi del passato dei due ragazzi, che ha preceduto questo passaggio.

Per un momento ci ho creduto anch'io, sai? Ho creduto che Neji fosse in qualche modo tornato, sotto forma di spettro benevolo, a rincuorare Hinata... Ah, feels che si schiantano contro le pareti del mio povero cuore! E quel finale ha giovato al marasma d'anima: è stato poetico, veramente raffinato. Lo trovo congeniale ai personaggi, all'ambientazione, all'immagine (bellissima. Hai ragione, richiama il mondo dei sogni), alla canzone (eh, ma questa è una congiura!) e al titolo (ottima scelta, anche qui!).

Non so se ci vedremo ancora, ma voglio scriverti una lettera e spero di riuscire a dartela a mano. A te non piacciono le parole, ma io ho la necessità di sentirle, di vederle scritte. Di sapere che ho trovato il tempo per racchiudere i miei pensieri in una pagina che non li lascerà andare. La accetterai, vero?"

No, beh... sarei una criminale se mi azzardassi a commentare questo. Non ci sono parole, è uno splendido ritratto di Hinata e del cuore di tante, tante persone che trovano la pace solo quando si abbandonano all'inchiostro. (Grazie! ♥)
Inutile dire che si sposa perfettamente alla lettera di Tabucchi!

Rinnovo i miei sinceri complimenti per questa splendida OS! Non è facile far convivere su carta tanti prompt, ma l'intuizione che hai avuto si è trasformata in una resa magistrale e naturalissima. Brava, brava, brava!
A presto,

Ophelia

Recensore Master
14/09/15, ore 22:17

Naliiii!
Odio Hinata che è una palla al piede e tante altre cose, ma non ho potuto che commuovermi leggendo questa storia.
Molto bello il quadro che hai dipinto nella prima parte, questi giochi di luce, la pioggia battente, la magnolia che si piega e poi il passaggio alla quiete, il cessare della pioggia, lo schiarire del cielo... Mi pareva di sentire gli ultimi scrosci d'acqua che scendono dal tetto e precipitano a terra ed il suono secco del bambu' che si rovescia scaricando l'acqua (so che non lo hai descritto, ma ormai era entrato nel mio immaginario). Questa visione onirica di Hinata che vede il cugino e finalmente può dire tutto quello che in vita non ha avuto occasione o coraggio di rivelare, una seconda opportunità che spesso non ci viene data ma che dovremmo imparare a cogliere per non lasciare sospesi i nostri sentimenti.
Neji ha imparato ad apprezzare la cugina, non vedendola più come un ostacolo alla sua realizzazione ma come una persona incastrata come lui in un ruolo che non vuole. Per questo Neji e Hinata sono tanto vicini e tanto distanti, desiderano ardentemente cose diverse ma sono costretti in ruoli che non li rappresenta.
Mi è piaciuta tantissimo questa fanfic, anche se tratta di personaggi che non mi hanno mai attirato particolarmente sei riuscita a renderla molto piacevole e commovente, facendomi empatizzare con loro!
Grazie cara di averla scritta e complimenti per il primo posto!
Un abbraccio
anna

Recensore Veterano
09/09/15, ore 20:16

Prima classificata

Ittekimasu. Itterasshai di Urdi

Correttezza grammaticale e lessico: 9,5 (7,5+2)/10

La storia è grammaticalmente corretta. Ho trovato solo alcune sviste (per esempio la mancanza di una maiuscola, una parola in più, qualche spazio mancante) e un errore morfologico (sembrava che quelle parole, quel sostegno arrivasse da se stessa). Per quanto riguarda la punteggiatura, in alcuni periodi sarebbe stato più opportuno alternare la virgola con un altro segno d’interpunzione per rendere meglio i legami logico-sintattici, considerando la lunghezza degli stessi (Hinata era convinta che le cose non potessero cambiare, il destino era scritto, Neji era duro ma aveva ragione.). Il lessico infine non è né eccessivamente ricercato, né troppo semplice, ma appropriato e adeguato alle scene descritte.

Caratterizzazione dei personaggi: 10 (5+5)/10

I protagonisti della storia, Hinata e Neji, risultano ic, così come lo risulta Naruto che compare nella parte finale. Hinata ricorda il passato, descrivendocene la solitudine e l’amarezza con molta delicatezza, e mostra una tristezza pacata durante il colloquio onirico con il cugino; Neji è contraddistinto da una calma sicurezza, apparendo convinto delle sue azioni e delle sue scelte; Naruto è comprensivo e dolce con la persona che ama. La caratterizzazione dei protagonisti appare poi completa: abbiamo un quadro generale sugli eventi e sui loro sentimenti. Attraverso i ricordi di Hinata, comprendiamo l’evoluzione del suo rapporto con Neji, dall’iniziale astio e diffidenza all’avvicinamento favorito da una reciproca comprensione, e il risultato è evidente nel colloquio tra i due, caratterizzato dal bisogno della kunoichi di dire ciò che conserva dentro di sé e dalla certezza di Neji di conoscere già quello che ha dirgli.

Utilizzo della fan art (nello sviluppo della trama): 10/10

La fan art è pienamente utilizzata nella storia, rappresentandone il momento centrale: il sogno di Hinata, l’incontro che la kunoichi avrebbe voluto per chiarire ciò che la morte del cugino ha lasciato in sospeso. Rinvia alla fan art non solo la descrizione della situazione, degli atteggiamenti dei due protagonisti, ma anche l’idea dell’incontro con un fantasma, suggerita dalla chiarezza del disegno. E il finale della storia completa recupera il sogno che la fan art ha ispirato e che è interrotto dal risveglio improvviso.

Originalità: 10 (7+3)/10

Ho trovato la storia originale perché, sebbene l’avvicinamento tra Hinata e Neji ci sia anche nel manga, esso nella tua storia trova una maggiore concretezza e una più chiara spiegazione. L’idea di Hinata e Neji che vivono situazioni complementari in cui, pur per diverse ragioni, domina una stessa solitudine, una stessa amarezza, fornisce a mio avviso originalità al loro avvicinarsi. Originale è inoltre anche la necessità di Hinata di chiarirsi con il cugino dopo la sua morte, che nel manga appare superata come qualcosa di occasionale, e il modo in cui questa necessità si concretizza, cioè l’incontro onirico tra i due.
Molto originale è infine l’uso della fan art. La scena che essa ha ispirato poteva essere molto concreta e molto triste, invece hai sfruttato le caratteristiche ‘esteriori’ del disegno per dar vita a un colloquio a metà tra il sogno e l’incontro paranormale, velato sì dalla tristezza ma anche da dolcezza e delicatezza.

Gradimento personale: 3/3

La prima cosa che ho pensato è stata: un po’ di giustizia per Neji. La sua morte nel manga è stata così insensata che meritava di essere riscattata in qualche modo e secondo me questa storia ci è riuscita. Il rapporto tra Neji e Hinata si è costruito tra molte difficoltà e sofferenze ed è evoluto nel migliore dei modi impossibili, quindi ho apprezzato che questa storia lo illustrasse mettendolo in rapporto alla sua scomparsa improvvisa. Mi sono piaciuti molti particolari, come la descrizione di Neji, con chiaro rinvio alla fan art, il dialogo che avviene tra i due in uno spazio tra sogno e realtà e l’utilizzo della citazione completa (devo dire che completa è anche più bella). Molto dolce anche la scena con Naruto.

Punto bonus: 1/1

La citazione del pacchetto si respira per tutta la storia: l’impossibilità di recuperare qualcosa che si è perso per sempre, un rapporto, un’amicizia o forse qualcosa di più che poteva esserci e non c’è stato. Si può quindi ritenere pienamente utilizzata.

Punteggio totale: 43,5/44

Recensore Junior
09/09/15, ore 00:36

Mi dispiace recensirti così tardi, Nali, ma sai come sono fatta, e sai che non mi piace lasciare due paroline messe in croce quando scrivo.

Sono appena uscita da un burrascoso esame, sto avendo una situazione tosta in casa e, come al solito, sono imballata fino al collo di lavoro da fare: mi sento terribilmente in colpa per aver trovato solo adesso un briciolo di tempo per rispondere, ma come immagino vedrai anche dall'ora (lol), la tarda sera, o spesso anche la notte, sono gli unici momenti che apparentemente posso ritagliare per me stessa.

Che dire... quando leggo storie scritte da te, beh, è un po' superfluo qualsiasi complimento.

A livello grammaticale e sintattico sono ineccepibili, e di certo questa storia non fa eccezione. A livello di trama... è bella e scorrevole, scivola via liquida, come la pioggia che hai descritto, e la coppia che hai scelto, seppure difficile, è stata trattata sicuramente in maniera più dignitosa di quanto l'autore sia mai stato capace di fare di suo. È una storia molto elegante, e nonostante la lunghezza sostenuta (non è corta, o almeno non mi sembra lo sia), ti tira con incredibile semplicità.
I personaggi, essenzialmente, sono IC...

Però... mi ha convinto meno di molte altre che hai scritto, e penso che il problema sia Hinata.

Non è una critica eh, ci mancherebbe: la storia mi è piaciuta, ed è oggettivamente bellissima, ma è come se avessi percepito una persona differente dall'altro lato, a scriverla, e mi ha lasciato inizialmente perplessa.

Mi spiego... di tuo ho letto coppie, o personaggi, che forse emotivamente ti avevano preso di più, e si è percepito nello scritto. Quando scrivevi di Kakashi e Tenzo, ad esempio, percepivo te dall'altro lato, come se fossi presente a raccontare la storia. Qui ti sei un po' estraniata, ti sei "raffreddata": può essere la tua antipatia per il personaggio di Hinata (che trovi rimbalzata anche dal lato mio, motivo per cui, forse, non ho percepito tutto il coinvolgimento che invece provo per altre storie da te scritte), o forse perché il personaggio stesso di Hinata, nel suo rapporto con Neji, è talmente arida (soprattutto nel momento della sua morte) che per un attimo il vederla pensare al cugino in questo frangente mi ha lasciato un po' di squilibrio addosso.

Purtroppo temo di sapere qual è il motivo, e non è da ricercare in un tuo errore o in una tua penuria di accuratezza... ma in una tua enorme cura nel dettaglio del loro rapporto, quel dettaglio che è mancato sin da principio nella caratterizzazione del personaggio da parte dell'autore.
Di Hinata, purtroppo, non ricordo nulla che non fosse un correre appresso a Naruto, balbettando il suo nome e arrossendo ogni volta che, per sbaglio, Naruto si trovava a guardare dalla sua parte: anche durante la morte di Neji, non ho visto nulla negli occhi di Hinata, per suo cugino. Un moto di ira, di vendetta, di angoscia? Nulla. Occhi bianchi rivolti a Naruto, una mano sulla guancia del futuro Hokage, poi lui che le stringe la mano, e Hinata che la prima cosa a cui pensa è... che mano calda, che ha.

Sì, due lacrime messe in croce. Poi basta. Il primo pensiero? Naruto. Il secondo? Sempre Naruto.

Ho percepito questa sensazione, in particolar modo nella parte finale: qui la tua Hinata ha dato un violento scossone all'immagine scocciante che ho di lei, in cui rimane seduta sul porticato che dà sull'esterno mentre Naruto entra in casa. Qui mi ha bruscamente riportata alla realtà, al punto da farmela sembrare "meno Hinata". Ho dovuto rileggerla da capo per avere un senso più completo del personaggio, e alla seconda rilettura l'ho sentita meno "violenta". Dunque presumo che sia molto probabilmente un problema mio di scarso coinvolgimento: purtroppo ho un'immagine fortemente negativa di questo personaggio. Ammetto, però, che la tua "versione di Hinata" mi piace, a conti fatti, molto più di quella dipinta dal suo autore (non che ci volesse tanto, considerato quanto l'autore è stato minimale nella sua caratterizzazione).

Tornando al NejixHinata, mi è piaciuta la scelta di descrivere l'immagine come una rappresentazione onirica... e ammetto, e qui ti faccio un appunto, di essere stata tratta in inganno dal titolo: Itterasshai.

Itterasshai non è esattaemente "buona giornata": Itterasshai si traduce come un "Vai e torna indietro [sano e salvo]". Si risponde "Itterasshai" perché quando dici "Ittekimasu", in realtà, è come se stessi dicendo "Vado e torno": pertanto, se ad un giapponese dici "vado e torno", quello ti risponde: "Vai e torna indietro". Spesso, difatti, si aggiunge, per incrementare il significato di preoccupazione, "fa' attenzione" (ki wo tsukete [ne]). (I)rasshai spesso lo dicono anche i commercianti per invitare il cliente a tornare a trovarli in negozio... Perciò quando ho visto Itterasshai ho iniziato a piangere ancor prima di leggere la storia perché temevo di trovare appunti sulla sua morte violenta in guerra di Neji. Trovarlo però a casa, ironicamente, ha in parte attenuato il significato di Itterasshai.

Attenuato, ma non annullato. È tornato a casa, in un certo qual modo. Ed è stato bellissimo. Sei riuscita a mettere un finale pseudo-positivo anche con un personaggio morto. *ride*

Davvero, bella, Nali.

Finisce, ovviamente, nelle mie preferite e ricordate.

Complimenti.

...

E scrivi più spesso, dannazione! °A°

- もえ