Carina l'idea di ambientare la fic in città, la vita quotidiana e realistica dei cavalieri è un aspetto che si perde all'inizio delle 12 Case, come se poi i Cavalieri non avessero una normale vita da esseri umani e fossero solo macchine da combattimento. Mi piace anche vedere richiamati i bambini dell'orfanotrofio e Lamia, che all'inizio sembrava l'amore del protagonista, tutti personaggi fatti scomparire prematuramente dalla storia. Seiya a fare il boy scout ce lo vedo, alla fine lui si comportava un po' come fratello maggiore per i bambini.

Tisifone che compra le mele si rifà all'episodio 52, quando Cassios le porta proprio delle mele durante la convalescenza?
Tisifone a quanto ho capito va in giro senza maschera per la città; è un po' in contrasto con quello che si vede nel manga però in effetti mi sono sempre chiesto se Kurumada avesse pensato a certi problemi, nel mondo reale una tizia che va in giro con una maschera di metallo darebbe molto nell'occhio, alla faccia della segretezza delle missioni del Grande Tempio.
Meno male che i fan si ricordando di risolvere la legge della maschera, che Kurumada gestisce spesso in maniera contraddittoria, anzi sembra valere solo nella coppia Pegasus-Tisifone gli altri se ne importano poco o nulla.
La dichiarazione di Pegasus è molto in linea con il personaggio, lui è tipo da passare prima ai fatti poi eventualmente alle parole. Anche Tisifone che tentenna ed è insicura, mi piace, lei non ha paura nemmeno di sfidare un dio ma trema solo di fronte all'uomo che le ha conquistato il cuore. Peccato la battuta conclusiva, a me piace pensare che si siano frequentati un po' di più, nella mia testa sono praticamente insieme dalla scena di Nettuno, già dalla prima volta che vidi la serie classica.

Le storie con Shun (Andromeda) e June (Nemes) non sono tantissime (pur essendo, secondo me, una coppia bellissima e molto, molto tenera) e appena ne trovo una nuova la leggo sempre con grande curiosità. In fondo, in ogni cosa c'è sempre un che di inedito e interessante. 
Consiglio per i racconti futuri: attenzione alla concordanza dei tempi verbali.
Alla prossima!
 

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