Bella e drammatica, anche se questo non esprime quanto mi sia piaciuta o quello che hai raccontato. Con il tema comune di Dean al volante, sei riuscita ad esprimere il legame più forte di qualsiasi cosa di Sam e Dean, a quindici e undici anni come a diciotto e quattordici, in qualsiasi condizione, e la mancanza che Dean sente per la persona che era tutta la sua famiglia. Il distacco è reso ancora più evidente dal cambio di auto, dal fatto che non ci sia più il rombo del motore dell'Impala, l'odore familiare della pelle e di quello che ci buttavano dentro, ma una macchina ipertecnologica di cui non sa che farsene. Mi è piaciuto come si ripetesse la frase "tieni gli occhi sulla strada" che dà il titolo alla storia in tre diverse circostanze - allegra, disperata e nostalgica/disperata - e in tre diversi momenti della vita di Dean, e come Sam sia presente prima con un'occhiata, poi con un contatto e infine nella testa di Dean.
In un'unica parola: bellissima.

Un unico appunto, che però è un fattore più che altro soggettivo: la seconda parte è venuta più difficile da leggere in quanto spostata a destra della pagina. Sarà che non ci sono abituata, e comprendo il desiderio di voler separare i momenti anche graficamente, ma il mio consiglio (soggettivamente parlando, appunto) è di evitare di spostare il testo dall'altro lato del foglio.

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Bellissima! Davvero bellissima! XD sei riuscita a raccontare tutta la storia di Dean, a descrivere la sua vita, attraverso le sue sensazione mentre guidava l'Impala! Davvero ben fatta e ben scritta questa ff! Molto scorrevole e piacevole da leggere! Si arriva alla fine senza fatica e trasmette talmente tante emozioni quasi senza accorgersene, tanto che, una volta conclusa la lettura, ci si ritrova al centro di un turbine di emozioni! XD moooolto bella! Soprattutto come, all'inizio, sembri una ff che si concentra su Dean e la sua Baby, poi, però, muta e arriva a descrivere il rapporto tra Sam e Dean e l'affetto sconfinato che Dean prova per il suo fratellino! Davvero bellissima! XD alla prossima! Ciao ciao XD 

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Avevo puntato questa storia da oggi pomeriggio, ma solo ora ho avuto tempo di leggerla e commentarla come si deve. 
Mi è piaciuta tantissimo. L'ho divorata perché la tua scrittura è molto scorrevole e ordinata, fluida. Le parole scorrono via una dietro l'altra, perciò la lettura è stata davvero piacevole, ma non è questa la cosa che mi è piaciuta di più.
L'idea di tre spaccati della vita di Dean, uno con qualcosa più straziante di un altro. Mi è piaciuto il filo conduttore, come tutti e tre fossero collegati sebbene sembrassero quasi tre momenti a parte.  
Ogni pezzetto ha come "set" una macchina: prima l'Impala, la compagna più fedele di Dean, quella che ha accompagnato tutta la sua vita e poi quell'omonima caffettiera giapponese. Mi è piaciuto moltissimo il contrasto tra le due, il rumore dell'Impala che per Dean è musica nelle orecchie e il silenzio della station wagon, qualcosa che non gli piace e che, secondo lui, non rende quell'auto una vera macchina, perché non ha neanche un cigolio. 
Ho adorato i dettagli che hai sparpagliato lungo la narrazione: gli occhi di Sam dallo specchietto retrovisore, così diversi da quelli di Ben; la voce di John, divertita nella prima parte della storia e più ansiosa e nervosa nella seconda; i pensieri in testa di Dean, quasi fossero voci che gridano. Il rivolere indietro tutto il suo mondo, quei momenti tanto lontani con suo padre e suo fratello, quel io non c'entro con tutto questo. 
La sto facendo lunga, me ne rendo conto, ma ho trovato questa storia davvero una piccola perla degna di nota. Finisce tra le ricordate, con la speranza che io possa leggere ancora qualcosa di tuo in futuro. 
Complimenti, spero a presto! :D

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