Quando leggo qualcosa che mi emoziona, che mi dà qualcosa di puro e vero, non posso proprio esimermi dal lasciare un mio pensiero. Sarà sconnesso e probabilmente non dirò nemmeno tutto ciò che ho provato e pensato mentre leggevo, ma ti basta sapere che la nota angst di questa meravigliosa lettera ha avuto su di me un eccedente, rispetto alle altre tue storie che, comunque, sono molto belle.
Prima di tutto, a fine lettura non ho proprio fatto a meno di pensare che questo fosse il vero Harry, che fossero i suoi veri pensieri. Credo che durante la stesura, tu sia stata come minimo molto in sintonia con la sua personalità - forse Harry ti è venuto a far visita, forse stavate passando lo stesso periodo, forse per il tempo che hai scritto siete state anime affini, non so, le probabilità sono tante, ma questo è Harry.
E, così come in ogni storia che ho letto, questa sei tu. Mi piaci perché sei vera, come se tra te e la scrittura non ci fosse alcun velo, alcun sipario. Sei capace di esprimerti in un arte a 360° e non credo che sia cosa da poco.
Louis non so se è veramente Louis. Credo che la sua personalità sia molto più complicata e articolata e che non ci sia solo del vigliacco in lui ma per far uscire fuori questo Harry, credo che anche il "vero" Louis ne abbia combinate tante e, alla fine, anche se è importante la sua figura, non lo è qui, dove l'unico che conta è Harry e ciò che finalmente ha trovato.
Sono fiera di questo Harry. Lo ammiro perché ha trovato una forza che tre anni fa, ti avrei assicurato che nelle persone non esiste. Perché è facile essere succubi e, soprattutto, è quasi una condizione umana essere dipendenti da qualcun altro, piuttosto che da se stessi.
Un'altra verità, però, è che Harry cadrà di nuovo. Proprio perché è umano e proprio perché, anche nella consapevolezza che Louis è uno stronzo, vigliacco e succube dei suoi amici, non può fare a meno di amarlo. E l'amore per gli altri, spesso, acceca anche l'amor proprio, anche se lo ha appena conquistato. So che Harry cadrà di nuovo e forse andrà bene, forse Louis sarà pronto, avrà aperto gli occhi, o forse prenderà un'altra batosta, ma so che questa sua seconda possibilità non farà male come le precedenti. Proprio perché ora Harry è forte. Per questo sono fiera di lui, per questo lo ammiro. Perché scegliendo se stesso, è come se fosse diventato un supereroe che è capace di mettersi in gioco e di uscire, anche da una sconfitta, illeso.
Ed è questo passo che manca a me ed è per questo che ieri mi sono emozionata. Perché quello che ha fatto Harry e che farà, vorrei riuscirci anche io con me stessa. Essere assolutamente indipendente ma rischiare comunque la dipendenza da qualcuno, è questo il tassello che mi manca. (Forse perché non ho un Louis da motivazione?)
Perché, alla fine, è proprio così: amare e essere amati è una magia che chiunque vorrà sempre rivivere, consapevole oppure no.
Okay, mi sono dilungata troppo e mi dispiace, ma ieri sentivo tutto questo e dovevo scrivertelo.
Giunta fino a qui, volevo ringraziarti e ringraziare il Fato(?) che ci ha fatto conoscere. Sono davvero contenta di averti conosciuto e non lo dico tanto per dire. Sono veramente tanto felice.
Grazie per tutto ciò che questa tua lettera ha saputo regalarmi, grazie per quel pizzico di forza in più che mi hai concesso tra queste parole. E, niente, vorrei solo che mi assicurassi qui e ora che non smetterai di scrivere. Perché si vede che è una passione, la tua, che ti piace e, soprattutto, si vede che hai talento.
Il tuo stile è accattivante, affatto semplice o banale ma nemmeno prolisso o ampolloso. Anzi. Sei la giusta via di mezzo e adoro come scrivi. La tua introspezione è da far invidia. E la tua grammatica impeccabile.
Quindi, ti prego, nonostante le delusioni e i mancati feedback non mollare mai. Ci saranno persone silenziose che apprezzeranno e ti ringrazieranno così come ho fatto io, ora.
Un abbraccio,
VenerediRimmel
PS questa fottuta frase: Bisogna aver imparato ad amarsi, dopo essersi rimproverati mille volte di aver sbagliato direzione, dopo essersi odiati a lungo per qualche imperfezione del proprio fisico o carattere. Bisogna essersi accettati, dopo essersi plasmati per diventare la persona che si desiderava essere.
Accettazione.
Se qualcuno inizia a ridere della camicia che sto indossando, non mi fa a pezzi. Se qualcuno mi volta le spalle dopo avermi chiamato frocio, io distolgo lo sguardo perché c'è di meglio da vedere rispetto a una schiena. Non voglio subire la mortificazione di non essere accettato.
Mi vesto come mi pare. Porto i capelli come mi pare. Amo chi mi pare.
Si tratta di accettazione. non sai quanto mi abbia dato. Grazie. |