Recensioni per
il fratello ucciso uccise
di theuncommonreader

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
15/10/15, ore 03:41

Te possino... mi ci metti l'incest, mi ci metti l'angst, mi ci metti lo slash, mi ci metti il fato crudele che nulla risparmia, shakeri tutto con la tua manina sapiente e io... soffro, felice di soffrire come l'agnello pasquale che va contento e trotterellante verso lo scannatoio. *grins*
Ok, mi ricompongo e cerco di dare un commento sensato...
Allora, tieni conto che io sogno ancora che da qualche parte venga rinvenuta tutta 'i Mirmidoni' del buon Eschilo (la prima fanfiction slash su achille e patroclo che sia mai stata scritta :p) e dunque con le tragedie di Eschilo a sfondo omoerotico tu con me sfondi una porta aperta; a questo aggiungi che a me, questi due fratelli che si uccidono a vicenda, hanno sempre fatto venire un gran magone perché insomma, erano già segnati in culla con la famiglia debosciata che si ritrovavano, e dunque la strada era segnata...
Ma tu hai aggiunto il carico da novanta - con quelle scene iniziali che grondano omoerotismo eroico à la greca da tutti i pori - e dunque mi dichiaro vinta, convinta, pronta a sottoscrivere che sì - è andata così, e guai a chi dice il contrario. E poi, insomma, l'incesto come si suol dire... runs in the family.
Molto bello come, fin dall'inizio, diversifichi la natura dei fratelli: la sicurezza e la saggezza di Eteocle - marchio del Re che è destinato a diventare - e l'ardore di Polinice - che nasconde un lato oscuro, eredità della loro schiatta peccatrice.
Con poche immagini riesci a descrivere la rottura che, incolmabile, finirà per separarli, il doloroso esilio di Polinice - non solo dalla sua patria e dalla sua regalità negata, ma dalla metà della sua anima, amata/odiata - e il dolore di Eteocle, che tuttavia mai lo farà tornare sui suoi passi, perché il loro destino è quello di annullarsi a vicenda - e in questo annullamento, trovare il perdono. Hanno condiviso il grembo e gli umori del loro corpo (bellissima immagine che crei all'inizio) e condivideranno la morte, l'atto più intimo e l'unico che possa riunire le due metà rotte del vaso.
E Polinice che si getta vilontariamente sulla picca del fratello... hai detto tutto *sospirone*
Lo stile è come sempre molto ricco, e pieno di riferimenti letterari - a volte così 'denso' che perde un po' in immediatezza ma, in un pezzo così breve e così colmo di immagini e concetti, è inevitabile eccedere un po', per far passare il messaggio.
Ho riscontrato un paio di errori formali, a un certo punto scrivi 'preghi e scongiuri' ma penso volessi intendere 'preghiere e scongiuri', e poi questa frase:
'egli si era voltato, cercando con la sua bocca senza gentilezza, per ripicca.' - credo che abbia un 'con' di troppo. :)
A rileggerci presto, e grazie per questo bel viaggio.
(Recensione modificata il 15/10/2015 - 03:56 am)

Recensore Master
10/09/15, ore 09:43

Hey!
Che sorpresa, una storia sui due fratelli più celebri della letteratura!
Allora, tralasciando il fatto che io stravedo per il ciclo tebano (sono innamoratissima sia di Diomede sia di suo padre Tideo), direi che questa storia merita molto, ma veramente tanto.
Anche se ti sei presa la libertà di renderli amanti, hai reso alla perfezione il rapporto difficile e insano che scorre tra i due: cercano di prevaricarsi, con rabbia e follia, sia nell'amore che nella guerra, e come insieme hanno vissuto, alla fine insieme muoiono.
Mentre leggevo mi sembrava di percepire veramente l'odore del sangue e del ferro, e anche se non avessi conosciuto il mito, avrei intuito la tragica, commovente fine.
Complimenti, e una nota di merito il linguaggio: elegante e non ridondante, ricercato.

A presto!
Iris