Salve! Io sono Seven e quella che riporto di seguito è la mia prima recensione sul sito da parecchio tempo.
Mi fa molto piacere che tu abbia precisato nell'angolo dell'autore di accettare critche positive e negative, perchè significa che sei pronta a metterti in gioco e a migliorare, e per chi recensisce questo è molto importante.
Dunque, torno velocemente a noi: ho degli appunti da farti, a cominciare dalla grafica: in effetti questa può essere una sorta di strategia se ben applicata perchè invoglia ulteriormente a continuare nella lettura; di rado io apro pagine che non mi attirano graficamente e mi riferisco, più precisamente, al tipo di carattere scelto e alla sezione dei paragrafi, anche l'occhio vuole la sua parte, non solo in cucina! Tuttavia ho letto che questa è la tua prima storia e quindi avrai modo e tempo di migliorare (vedessi che macello combinavo io con l'html le prime volte!). Fino a qui nulla di grave e anche la grammatica, a eccezione di qualche cosina ( un "si" non accentato, per esempio), era apposto. Ho trovato però qualche cosa che non va nel lessico. Ti indico esattamente ciò che ti consiglio di riguardare:
- Al primo rigo, hai scritto: " fare le corse" che richiama un po' una patina dialettale poco piacevole, andrebbe decisamente meglio un: " dover iniziare a correre" o simili;
- "[...] ogni mattina affrontano il mio stesso viaggio", "affrontare" non mi sembra adatto: si affronta un test, si affronta un nemico, ma nel contesto di questa storia enfatizzare il viaggio in autobus con un termine del genere, secondo me, non è appropriato;
-"[...] io sono più chiusa", "introversa", "timida". Capisco che nella vita di tutti i giorni, parlando, termini di questo tipo si utilizzano, ma nella scrittura è la parola che deve coinvolgere, attrarre;
- Talullah è "inaffidabile" perchè chiede i compiti? Cavolo, devo esserlo davvero molto anch'io, ma non credo ci sia attinenza tra il mio non appuntare i compiti e la mia affidabilità! Magari è "incorregibile", "sbadata", "pigra";
-"[...] dovrebbe entrarmi ancora" anche qui verbo colloquiale, meglio: "calzare", "stare", "andare";
- "vergognoso" meglio "imbarazzante";
- Non vedo perchè la mamma debba "avvertire" la figlia dell'arrivo di un ragazzo, un avvertimento implica quasi una preoccupazione in merito ad un fatto o almeno qualcosa per cui, conoscendo il problema, si possa intervenire allo scopo di prevenirlo o quantomeno sfuggirne. Se Charlie avesse voluto insonorizzare la stanza però, allora ci sta!
Altro punto su cui intervenire: le descrizioni. Eccessivamente lunghe. Quando si scrive è importantissimo immedesimarsi in chi legge e capire quanto il lettore può assimilare in un solo colpo: non ricordo neppure un nome di quelli che hai citato ( apparte Dante,che mi è sembrato un po' strano), o le classi in cui stavano, così come non ricordo la gonna del vestito o i tratti del viso di Charlie, anzi nel momento in cui ho letto ho pensato che mi stessi lasciando poco da interpretare: anche chi legge vuole la sua parte di fantasia!
Questi in linea di massima sono i punti che mi hanno colpita maggiormente e di cui ho voluto metterti al corrente. Non vorrei esserti sembrata pignola, ho solo cercato di delineare la situazione nel modo più completo possibile.
Per quanto riguarda la trama è agli inizi e non posso giudicare.
Seguo la tua storia in attesa del prossimo aggiornamento.
Alla Prossima! :)
- Seven
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