Recensioni per
Souvenir dallo spazio
di Overlook

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/10/15, ore 11:43

- 3 recensioni
Recensione premio per aver partecipato al
 contest "Multifandom: Naruto & Dragon Ball]- La Musa Ispiratrice " di Nede

Eccomi carissima Overlook ^^
Posso dirti che nonostante Dragon Ball non mi piaccia più ho apprezzato tantissimo questa OS.
Non voglio fare l'ipocrita - poiché tutto ciò che penso lo dico, senza farmi alcuni problemi - ma leggendo la tua storia mi è sembrato di leggere le belle storie dell'autrice Proiezioni ottiche. Non fraintendermi non dico che scrivi come lei, ma mi hai dato la stessa sensazione di fascino; perché quando leggevo qualcosa di suo mi affascinava e catturava in maniera strabiliante, soprattutto per l'IC di Vegeta e Bulma. Chapou! Sei davvero bravissima. Tutte le emozioni, i dettagli, l'atmosfera è stato tutto perfetto. 
Mi hai catturata <3
Non starò qui a farti un riassunto, ma posso dirti che l'intera OS è bellissima e mi piace sempre leggere di Vegeta post - Majin Bu, perché è davvero un ottimo padre e un ottimo marito; a parte tutti i suoi difetti, è davvero un grande il principe.
Complimentissimi, davvero complimenti.
Un bacio :*







Nede





 

Recensore Junior
16/09/15, ore 00:11

Ciao :)
La prima recensione che ti ho lasciato, l'ho dedicata ad un lavoro, come tu stessa mi hai spiegato, piuttosto "antico". Ma penso sia stato utile per apprezzare meglio questo tua ultima storia. Effettivamente si nota uno stile più maturo e molto curato.
Rimane comunque il tuo essere molto introspettiva e riflessiva, riesci a snocciolare perfettamente i sentimenti dei personaggi: il lettore è quindi coinvolto e partecipe alle vicende della storia.
Mi ha stupito molto la ricercatezza del lessico che ritengo comunque molto opportuna in una storia in cui si riconoscono momenti veramente delicati e poetici. La parte che ho preferito è stata la continua ricerca di Bulma, da parte di Vegeta. La cerca nelle piccole cose, nella sua quotidianità. Dal bagnoschiuma all'asciugamano. Hai mantenuto i personaggi perfettamente IC. Fantastico il souvenir che Vegeta porta a Bulma, ma ancora migliore la naturalezza con cui risponde a Goku, affermando che la pietra è per Bulma... la sua Bulma.
Davvero tantissimi complimenti Giulia. Si ha un gran bisogno di storie come queste.
Continuerò a leggere qualcos'altro di tuo e, ovviamente, a seguirti. Alla prossima :)

Recensore Master
10/09/15, ore 20:49

Molto carino, tutto il racconto, l'idea della pietra e dell'evoluzione del rapporto tra i due, sempre estremamente IC.
Scritto benissimo, a tratti in maniera peerfino poetica, è stato davvero una piacevole lettura.
Complimenti!

Recensore Veterano
10/09/15, ore 17:05

Ciao! Eccomi ancora qui! :) 
Inizio subito evidenziando due cosette che mi sono piaciute molto: la parte del nome scarabocchiato e quel "Oh Vegeta…amore mio!". Con la prima hai davvero reso l'idea, in poche righe, della distanza e della diversità che caratterizzano i mondi e i modi in cui hanno vissuto Vegeta e Bulma. Riguardo la seconda, messa lì quasi in mezzo alla storia, smorza un po' il tono da romanzo per tintiggiare la one shot delle sfumature che sono tipoche di Toriyama. Mi spiego meglio, quell'amore mio risulta ancora più candido e schietto se messo in bocca a Bulma, terribile donna in carriera, dal carattere apparentemente duro, ma in realtà molto dolce e generosa. Chissà perché l'ho immaginata a mani congiunte e con gli occhioni, a mo' di preghiera, nella postura tipica di un personaggio manga.
Il resto della storia l'ho trovato piacevole allo stesso modo, soprattutto per l'inaspettata avventura che ha coinvolto Vegeta e Goku, nonostante avrei usato qualche parola in più per descrivere il loro rapporto. La parte dedicata a loro due mi è parsa un po' frettolosa, così come non mi sarei aspettata un "Dici questo? È per Bulma!" Buttato lì con tanta nonchalance! Poi nob mi è del tutto chiaro, ma hanno combattutto nello spazio aperto? Non credo che i sayan siano in grado di resistere allp spazio aperto. Certo c'è una scena di Vegeta e Nappa che, dopo aver distrutto un pianeta, si godono lo spettacolo nello spazio, ma era un filler mi pare e al ritorno da Namecc viene specificato che Goku, se anche tornasse in vita, non potrebbe resistere nello spazio. Ma comunque, non importa nella dinamica della storia una licenza poetica può essere concessa! ;) Altri appunti da farti, ma proprio per stirare ogni increspatura, sono a proposito dei termini: eburneo (usato da te in "iridi eburnee) e acciecante; con il primo s'intende qualcosa di candido, e non può descrivere gli occhi neri di Vegeta; il secondo si scrive senza "i". 
Spero di non averti infastidita con queste precisazioni, sicuramente nulla tolgono a questa one-shot. Si vede che ti impegni, e il lessico da te usato dimostra la tua attenzione ai particolari e la voglia di isare tutte le sfaccettature possibile per rendere al meglio i personaggi che più di tutti amiamo. Avevo già scritto che apprezzo come le tue narrazioni costruiscono un cerchio perfetto. C'è Vegeta un po' pensieroso, che rimugina su quanto accaduto, Bulma che pare sempre troppo impegnata, ed entrambi paiono sempre assenti per l'uno e per l'altra, ma solo all'apparenza: entrambi si pensano molto, e alla fine si ritrovano come non avrebbe potuto essere altrimenti. Credo di averti già scritto anche questo, ma nel
dubbio lo ripeto; nei tuoi racconti i personaggi sono molto riflessivi, c'è più pensiero che azione, quadi dubitano (soprattutto Vegeta) di quanto loro stessi riserbano nel proprio animo, alla fine però si ritrovano sempre, prima che nell'altro, in se stessi.
Brava come sempre, un saluto e alla prossima! :)

Ps: perdona qualche eventuale errore di battitura, ma sto scrivendo dal cellulare e trovo molto difficile rileggere la mia recensione.
   

Recensore Junior
09/09/15, ore 11:26

Nel periodo post Majinbu, Vegeta “s'era trovato quasi spiazzato dal binomio di tutto e niente che gli si era parato davanti agli occhi, nel momento in cui s'era messo a valutare come avrebbe potuto occupare il tempo rimanente della propria giornata…”.
E, difatti, troviamo un Vegeta che si lascia adescare dai raggi del sole pomeridiano, che si concede una doccia nel bagno annesso alla stanza di Bulma,  giusto perché “…l'impalpabile peso dell'assenza di lei si sarebbe sicuro placato definitivamente, cingendosi i fianchi con il suo asciugamani e rinvigorendosi con l'odore del suo bagnoschiuma…”, che girovaga tra i corridoi della CC alla ricerca della consorte e si attarda con lei davanti ad un telescopio nell’osservatorio astronomico appena sopra casa.
Più impegnative sono invece le giornate di Bulma, promossa a capo dell’azienda di famiglia; intransigente verso i sottoposti indisciplinati, riscuote sempre successo per quel fascino mai perduto.
Nonostante l’aiuto della madre – confinata in un'altra ala della grande tenuta - prova sollievo nel sapere il figlio a casa di Goku perché almeno deve preparare la cena per una sola persona.
Lei è a dieta infatti, mela e vasetto di yogurt, ma non riesce a dire di no ad una bella cioccolata calda non appena rientrata dal lavoro.
Persino i nemici non sono più quelli di una volta, ma qualche minaccia è sempre in agguato dalle profondità dello spazio, e Vegeta e Goku si ritrovano a dover fare i conti con una pioggia di meteoriti di proporzioni assai pericolose per l’incolumità della gente.
Il racconto di una giornata… qualsiasi – o quasi – ma scritto con diligenza e passione.
Del resto, tutto quello che accade alla Capsule Corp. ha in sé qualcosa di straordinario, non fosse altro per la presenza di quell’alieno fuori dal normale.
La vita di Bulma è veramente straordinaria, a detta tua, e noi non possiamo fare altro che convenirne.
Debbo, tuttavia, fare qualche annotazione, giusto un paio, non per spirito di scrupolosità, ma per sincerità ed amicizia:

• “S'era illusa profondamente di sentirsi rimandare un saluto, un cenno, un tiepido sorriso, ma quel che ricevette invece la dovette del tutto far ricredere. Perchè accontentarsi di comunissime interazioni, quando si ottiene invece un avvicinarsi predatorio, fin dietro alle proprie spalle, il cui apice siano calde labbra poggiate sul collo niveo; appena un palpito, giusto il tempo necessario a far gettare le orbite all'indietro, rapiti da un flusso di desiderio tanto potente da far perdere momentaneamente l'udito, la vista e gli altri sensi. Altrimenti, come si sarebbe spiegata l'improvvisa scomparsa di Vegeta dopo quel gesto sorprendente?...”.
Ecco, in questo punto, ma giusto in questo, perché altrove è perfetto, ho faticato un po’ ad immaginarmi questo Vegeta mezzo discinto che la bacia con impeto imprevisto e poi si dilegua. Cioè, il Vegeta mezzo discinto me lo immagino bene, assai bene, grazie anche all’ampia descrizione che tu hai fatto del suo corpo sotto la doccia, però, perché baciarla con questo “avvicinarsi predatorio” e poi scomparire?
Tanto valeva non baciarla affatto ma limitarsi ad uno dei soliti grugniti, oppure soffermarsi un po’ di più sulla scena e descrivere esattamente quello che stava avvenendo, senza porre interrogativi al lettore, chissà… alla fine chi può dirlo? E’ sola una mia impressione, del tutto personale.

• “Sarebbe servito a qualcosa risponderle che da quella stessa vetrata su cui lei puntava il telescopio, lui la osservava al pari d'una stella splendente, assiso alla penombra di una luna pallida e traslucida? Soltanto a tirare una bella pugnalata al proprio orgoglio, perciò no, non le rispose affatto così...".
Dopo questa splendido cenno poetico, il “Ka-me-ha-me... Ha!” ed il “Big Bang Attack!”, qualche paragrafo più in basso, li avrei lasciati stare.
Nelle vignette, suonano decisamente meglio, ma anche questo è il mio modestissimo parere e puoi ampiamente fregartene.

Infine, piccolo consiglio tecnico che, invece, devi annotare: le punteggiature dopo i discorsi diretti. Una virgola o un punto servono a non lasciare la frase lì, sola soletta, in sospeso.
Ecco, ora mi sento come una che ha sparato sulla croce rossa, perché tu sei bravissima e questo racconto fa la differenza tra tante migliaia di ff.
Ma per il profondo rispetto che ti porto, proprio non riuscivo a fare una recensione alla svelta, senza sottolineare ogni sensazione provata.
A risentirci!