Ciao, Chanel! Qualcosa mi dice che ti sorprenderà vedermi passare da queste parti. Ho indovinato? Devo ammettere che era da tempo che volevo passare di qui: nessuno che io conosca ha mai trattato in modo così aperto la nascita di un bambino. Infatti è descritta così bene che sembra un'esperienza vissuta. Immagino o che tu sia mamma (se è così, ti faccio i miei auguri <3) oppure ti sei documentata bene. Ad ogni modo, hai fatto davvero un buon lavoro e la storia, per quanto semplice per i tratti quotidiani che la delineano, molto intrigante.
Sbaglio o questa polpettina blu assomiglia ad un altro riccio di nostra conoscenza? Questo significa che... Amy ha avuto una storia precedente con costui, prima di "fidanzarsi" con questo Jason, il quale, lasciatelo dire, non mi ispira niente di buono. Anzi, sembra il tipico pezzettino di... ma non tergiversiamo!
Parlando dello stile, se posso permettermi di dire la mia, ci sono delle cose che potrebbero essere migliorate. Mi permetto di segnalarti quelli che per me sono, più o meno, gli errori nei quali incappi abbastanza spesso.
Amy era sdraiata sul grande letto sfatto nella sua camera, le doglie erano iniziate da poco ma ad ogni secondo che passava, il dolore si intensificava sempre più, sbocciando, regolare come un orologio svizzero, in una contrazione. <--- trovo che questo periodo potrebbe essere diviso meglio, in modo tale da migliorare la fluidità della narrazione. Vedi se ti piace: "Amy era sdraiata sul grande letto sfatto nella sua camera. Le doglie erano iniziate da poco, ma ad ogni secondo che passava il dolore si intensificava sempre più, sbocciando, regolare come un orologio svizzero, in una contrazione."
Qualcosa di viscoso, bagnato e caldo le colò sulle cosce, non ebbe il tempo di preoccuparsene , una nuova fitta le spezzò la schiena rubandogli un ringhio, strinse i denti e le coperte come unica valvola di sfogo. <--- Anche questa qui la renderei tipo così: "Qualcosa di viscoso, bagnato e caldo le colò sulle cosce. Non ebbe il tempo di preoccuparsene che una nuova fitta le spezzò la schiena rubandogli un ringhio, per questo strinse i denti e le coperte come unica valvola di sfogo."
Nessuno le teneva la mano come aveva visto in quei film americani, era sola, non aveva idea di dove fosse il suo compagno Jason, forse a bere, forse al lavoro, chissà. <--- Nessuno le teneva la mano come aveva visto in quei film americani. Era sola, non aveva idea di dove fosse il suo compagno Jason. Forse era a bere, forse al lavoro, chissà.
Ansimando lanciò un’occhiata alla finestra, la falce di luna brillava quieta e contenuta, nemmeno il rombo di una macchina spezzò quell’immobile tranquillità, possibile che il mondo fosse così calmo mentre lei veniva spremuta come un limone? <--- Anche qui, vedo virgole che allungano il periodo, ma alcune potrebbero essere sostituite da punti. Ad esempio: "Ansimando lanciò un’occhiata alla finestra. La falce di luna brillava quieta e contenuta, tanto che nemmeno il rombo di una macchina spezzò quell’immobile tranquillità. Possibile che il mondo fosse così calmo mentre lei veniva spremuta come un limone?"
ad oscurarsi, il suo corpo <--- ad oscurarsi. Il suo corpo [...]
irrigidendogli <--- irrigidendole
gli occhi, la luce <--- gli occhi. La luce [...]
l’odore di disinfettante e le pareti bianche le indicarono <--- siccome l'italiano è un completo mettersi in discussione, secondo me, anziché utilizzare il passato remoto, cioè "indicarono", potresti continuare ad utilizzare l'imperfetto. L'imperfetto a mio parere esprime continuità e siccome Amy deve ancora realizzare dove sia, penso ci stia meglio "indicavano".
dei spezzoni <--- degli, o altrimenti potresti anche utilizzare "gli", perché "degli" lo utilizzi subito dopo.
Crollò di nuovo priva di energia e iniziò a cercare con lo sguardo qualche carta o documento riguardante le sue condizioni ma non trovò nulla di nulla, fu invece <--- in genere va la virgola dietro il "ma", quindi, per spezzare il periodo, direi sarebbe meglio scrivere "Crollò di nuovo priva di energia e iniziò a cercare con lo sguardo qualche carta o documento riguardante le sue condizioni, ma non trovò nulla di nulla. Fu invece [...]"
La rosa non badò alla frecciata e allungò le braccia, rosa dalla curiosità. <--- non capisco cosa intendi dire con "rosa dalla curiosità". Forse intendevi scrivere "presa", o "mossa", vedi tu.
< sta bene? E’ sano? > Chiese <--- < Sta bene? E’ sano? > chiese [...] quando il discorso diretto non finisce con un punto e non inizia con una frase che non concerne il discorso, allora la lettera è minuscola.
Mi spiego meglio con degli esempi:
— Ehi, caro, come stai? — chiese/esordì/disse/(altro verbo) la donna.
— Ehi, mio carissimo scemo. — L'autrice se ne stava a braccia conserte, con lo sguardo da ebete a scrivere cose senza senso (che, tra l'altro, non fanno ridere a nessuno), anziché fare la seria e scrivere questa benedetta recensione [...]
< Si, è <--- Sì
più in se <--- sé
Con tanto d’occhi lo guardò ammirata, era un maschietto, <--- Con tanto d’occhi lo guardò ammirata: era un maschietto, (by the way, la descrizione che segue è troppo carina <3)
E' alto 50 centimetri e pesa 3 chili e 2 grammi <--- Sono una perfezionista maniacale, lo so, ma i numeri andrebbero scritti a lettere, a meno che non si trattino di date.
Ad ogni modo, ciò non toglie che dietro a questo scritto vi è una certa dimestichezza nella scrittura: l'utilizzo frequente di sinonimi (good job, girl), i verbi azzeccati, l'utilizzo perfetto della terza persona e, di sicuro, sei riuscita a creare un climax degno di un buono scritto. Insomma: al di là dei refusi, il testo ti invoglia a continuare la lettura di questa fic, quindi aspettati qualche altra mia visita in futuro.
Spero che per l'elenco degli errori tu non te la sia presa troppo. Purtroppo sono solita essere molto puntigliosa su certe cose e, molte volte, chiedo anche spiegazioni quando non capisco l'utilizzo di alcune frasi e/o modi.
Un bacio,
Ro! |