Ma...ma... asciuebao caebiuevwe bvcisue (è aramaico antico).
Tu sei qualcosa di straordinario, io non ho parole. Tralasciando il fatto che hai un lessico pari a tre quarti del dizionario e che sai sempre come mettere in luce oggetti e persone attraverso paragoni o descrizioni incredibili...riesci a costruire i tuoi racconti con un tocco incredibile di originalità.
Per esprimermi meglio ti dico che appena sono partita con la lettura il testo mi ha catturata, è impossibile non rimanerne affascinati, sono finita nel mezzo dell'ambiente della narrazione; con il tuo stile (mi ricorda un sacco quello dei grandi classici) crei l'atmosfera ideale che fa percepire su pelle ogni parola. Sei in grado di far parlare l'inchiostro, di farlo balzare fuori dalla sua prigione di schermo o carta, e questo si mette a danzare davanti ai miei occhi, delinea le figure che hai scelto assieme alla personalità intrigata e piccante. Non ci si annoia mai con i tuoi testi, hanno un effetto calamita che non permette di sfuggire dall'attrazione, tanto si è immedesimati nella vicenda.
Ah signore, ho così tante cose da dire che mi sfuggono di mente o si ingarbugliano tutte. Allora. Ordine.
La cosa che mi ha colpito più di tutte è stato il contesto dell'intera narrazione, a prima vista uno dice "Scacciate i bambini da questa storia!" ma poi capisce che c'è sotto sotto qualcos'altro...
Bisogna scavare e leggere attentamente per comprendere che non bisogna viaggiare con gli occhi della superficialità, se ci si ferma a quella tanto vale non aprire la storia. Questo non è il classico erotismo da romanzi di alquanto dubbio spessore...qui stiamo parlando d'un capolavoro. Trama che nasconde le sottigliezze, dettagli che diventano un percorso nascosto ma obbligatorio per giungere al messaggio espresso. Quanto ho adorato le immagini protagoniste, dipinte da capo a piedi con la cura che solo tu sai trasmettere...portatrici di vento nuovo per un luogo vecchio come l'inizio del mondo. Chi mai avrebbe pensato che un pizzico d'amore si potesse insinuare tra queste righe, un sentimento che valica i monti della malinconia e brutalità solitamente presenti nel genere scelto. S'accende un lume di speranza assieme alla candela cresimi, un desiderio lontano di cambiamento che comincia dagli errori dell'uomo ai suoi pregi: l'ascolto e l'eloquio. Uno scrittore è il tocco perfetto, una contraddizione alle sue alte vedute di ideali, che sprofondano nella bramosia e ricerca di possesso, rivalsa, confondendo felicità con piacere. Il piacere fisico non si può sostituire alla ricchezza d'animo colmo d'amore, agli orizzonti infiniti degli artisti che fanno volare un metro da terra. Bellissima la conclusione, dove l'uomo ritrova ciò che necessitava, non ciò a cui andava erroneamente incontro. Ecco che ritorna la speranza, perché nel buio dell'abbandono, del proibito e della disgrazia, emerge il calore d'affetto vero.
Capisci che sono ancora immersa nella favolosità che hai scritto vero?
Non smetterò mai di ripetere la bravura che dimostri ad ogni pubblicazione, mi stupisci sempre cavolo, anche se ormai dovrei essere abituata al profondo pozzo di sensibilità che possiedi.
Vado a nascondermi all'ombra della tua genialità.
*Si rannicchia a terra*
Un abbraccio stimoso (?)
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