Recensioni per
La notte è di chi non sa morire
di Fabbricante Di Sogni

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/10/15, ore 19:14

Ciao Smiley <3
Che piacere risentirti *elude con garbo i pomodori sparati a raffica*
Plss, lo so, lo so, sono in ritardo *china il capo* Sai qual è il fatto? Non ho manco scusanti x.x
Per carità, la scuola ci sta: il fatto è che da qualche settimana sono ostaggio di una pigrizia immane, che non mi lascia scampo. Passo le mie giornate a guardare il soffitto, a pensare a tutto quello che dovrei fare e che puntualmente non faccio. … Una cosa decisamente triste, già.
Tuttavia stasera e non so proprio dirti perché stasera in particolare, mi ha preso uno sbrano colossale: ho bisogno di leggere qualcosa di bello. Ho bisogno di produrre e per produrre ho bisogno di stimoli. Quindi ho deciso di violentarmi mettendomi al pc: il risultato mi sta sorprendendo molto, osservo distrattamente le mie dita muoversi a raffica su questa tastiera e … aaaaw che bella sensazione <3
… Sono una creatura ignobile, lo so. Picchiami in testa, ne hai tutto il diritto (?)

Or dunque, ora basta parlare a vanvera di me e di quanto pigra sia la mia esistenza: che mi dici di te? La scuola, tutto okay? Spero di sentirti presto anche privatamente magari, mi fa sempre piacere sentire le tue avventure <3
Passando alla fanfic, uh, qui c’è un bel discorso da fare: la shot mi ha piacevolmente colpita. Nel senso che hai trattato tematiche splendide ma molto, molto delicate senza tuttavia sfociare nel risaputo, nel banale e neanche nell’incoscienza. Sono trattate molto leggermente, è vero, ma con quella leggerezza di chi sa le cose e le espone con pudore e riservatezza, cercando di non ferire nessuno. E’ molto significativo come scritto secondo il mio parere, che può benissimo essere criticato, assolutamente.
Quel che traspare dalle tue parole è prima di tutto il rispetto ma anche la forte volontà di dichiarare i fatti così come sono: non hai usato mezzi termini, ecco, questo è da dire. Tuttavia ti sei espressa con una chiarezza disarmante perché dichiara senza offendere né approfondire. Suona molto come “chi ha orecchi per intendere, intenda.” Che non è affatto una cosa così banale da rendere come invece si potrebbe pensare.

Akio nella sua essenza rappresenta il ragazzo sperduto, abbandonato ai suoi dubbi e alle sue paure risaltate e rimarcate dall’avvento dell’adolescenza, che porta con sé tanta angoscia e tanto turbamento. Le persone senza guida finiscono così, sbandate al margine di una strada mal illuminata che si ritrovano a pregare un dio immaginario. O forse alle stelle: e chissà se quelle hanno orecchie per udirci, in fondo… Probabilmente ne hanno viste tante, di lacrime amare assorbite dal terreno, che non ci danno più importanza. Eppure in quel momento lì piangere, gridare e odiarsi è la cosa più umana che riusciamo a fare: dal tuo testo trasuda in modo evidente.
Poi in particolare hai parlato della dipendenza dalle sostanze stupefacenti, tema tristemente ricorrente oggigiorno. Per carità, io non ritengo che prima queste sostanze non venissero utilizzate… Semplicemente c’erano meno controlli: o forse semplicemente certe notizie che oggi fanno scalpore tempo fa non erano così importanti.
C’è chi teme ciò che non conosce, c’è chi invece lo brama. Chi dei due è da salvare, allora? Si può forse insinuare che uno ha torto e uno ragione? Forse il pavido è più al sicuro, questo è vero. Tenendosi lontano da ciò che, a pelle, lo spaventa, si salvaguardia di più rispetto a uno che si lancia fra le fauci del lupo. Però anche avere sempre paura di tutto… Non so te, a me intristisce l’idea. Ogni tanto voglio farmi un po’ male, se è il caso, ma provo a fare qualcosa di nuovo, qualcosa di sorprendente. Perché così facendo quando poi mi proteggo, rintanandomi nella mia paura, un po’ mi consolo, dicendomi che il brivido ogni tanto lo percepisco anch’io. Però è chiaro che bisogna fare un discorso separato in questo caso: Akio, supportato dall’amico Genda (ah, a proposito, ottima scelta: li vedo benissimo in un au come questa… Nel canon devo essere sincera sono pochi i momenti in cui riesco ad apprezzarli, invece qui sono apparsi meravigliosi ai miei occhi <3 Un legame splendido – certo, il collante è parecchio preoccupante, ma i sentimenti sono quelli che contano ^^ ) non si perde nell’ombra delle luci sfavillanti che le droghe evocano di sua scelta: è sospinto in quella direzione perché abbandonato a se stesso, assolutamente non seguito, privato da qualsiasi persona di riferimento sia a livello fisico che morale-etico. Perciò attenzione, non sto dicendo che condivido le azioni di Fudou, facevo un discorso più generale su un altro livello, quello della volontà individuale.

Per concludere come posso non complimentarmi con te per i splendidi colori che hai utilizzato nella narrazione? Il grigio del corpo provato del ragazzo che fa contrasto con quel magnifico cielo, tavolozza che il sole bagna spargendo i colori tutt’attorno… Una meraviglia, mi hai dipinto l’ambiente davanti agli occhi *w*

Uh, un’ultima cosa: un po’ mi dispiace, devo essere sincera, ma non posso proprio evitare di farti notare gli evidenti errori di discontinuità temporale dei verbi: parti con un presente, discorri lungo tutta la fanfic con un imperfetto che ci può anche stare, visto che sono tutti flash-back o semplicemente narrazioni e pensieri antecedenti lo svolgersi effettivo della scena e concludi con un passato remoto… Qui è proprio da rivedere il tempo in cui tu vuoi svolgere lo scritto: se mantieni il passato nessun problema, fai caso soprattutto sul finale mancano diversi accenti. Te lo dico perché tu possa correggere: è davvero un testo ben fatto, è un peccato sminuirlo con questi errori * ^ *

A questo punto è decisamente il momento di togliere le tende, scappo a cena: complimenti, mi sei piaciuta tantissimo <3
A presto!

Sissy <3
(Recensione modificata il 19/10/2015 - 07:15 pm)

Nuovo recensore
28/09/15, ore 17:32

Heyla Smiley; ) Voglio dirti che presto aggiungerò questa storia alle preferite. Motivo? É scritta DAVVERO bene. Mi piace come hai introdotto il ricordo dell'infanzia triste di Akio e la sua amicizia con Genda ( perché l'hai fatto morire cattiiiivaaa T^T) finita con la morte di lui... inoltre il tema della droga, pur essendo un argomento delicato, é descritto in modo molto chiaro, complimenti; )
Detto questo ti lascio, e spero che scriverai altre storie drammatiche *ebbene si, sono una che ama commuoversi :]*
Baci baci....
MiseryLove