Buongiorno,
sono rimasta incuriosita dalla tua storia, perchè dall’introduzione non mi è sembrato il solito fantasy, quindi ho deciso di entrare a dare un’occhiata. Per prima cosa, però, mi preme suggerti un cambio di sezione in quanto, appunto, forse sarebbe più adatta al soprannaturale (per quanto ammetta tranquillamente che, a volte, il confine fra le due è labile).
Purtroppo, come puoi vedere, non sono rimasta molto soddisfatta. Ti confesso che era una via di mezzo fra neutra e critica, ma ho optato per quest’ultima perchè mi sembra una spinta più forte a migliorare e trasformare i difetti in punti di forza.
Ma procediamo con ordine.
- Trama. E’ uno dei pochi punti positivi (ecco il perchè del neutro), in quanto fin da queste poche, pochissime righe lasci intuire qualcosa di quello che dobbiamo aspettare dal racconto e l’idea di iniziare con un incubo è sicuramente vincente per quanto riguarda la suspense. Sotto questo punto di vista, ci sono tutti gli elementi perchè un lettore rimanga a leggere anche il resto.
Tuttavia, come immaginerai, ci sono anche altri aspetti (molti) su cui è necessario lavorare al più presto.
- Forma. Se per quanto riguarda la grammatica te la cavi, con la punteggiatura è un disastro. Non la usi proprio, oppure male, senza il minimo rispetto delle regole.
I puntini di sospensione sono riservati solo a (rarissimi) casi e in 9 casi su 10 avresti dovuto usare delle virgole o dei punti.
Il testo è tutto attaccato, in un carattere troppo piccolo (meglio il 12), di modo che non solo non si capisce niente, ma si arriva alla fine boccheggiando con un leggero vuoto in testa per la manca di pause. I segni grafici servono proprio a questo: farci leggere lunghi testi continuando a dare la giusta quantità di ossigeno alle nostre cellule.
Perchè non provi a consultare qualche manuale online con esercizi allegati per imparare a suddividere meglio i paragrafi? Ce ne sono di ottimi, ormai e quasi tutti ti danno una valutazione immediata degli errori.
- Dialoghi. Anche per il problema di cui sopra, non sono realistici e si perdono in tutto il resto. Sembrano più parole buttate al vento, che interazioni fra due esseri umani.
- Personaggi e introspezione. Anche qui, devi lavorare maggiormente su questo aspetto, perchè non sono per niente convincenti. Non sembrano nemmeno vivi, a essere sincera, tantomeno credibili. Invece, devono sembrare reali tanto quanto me e te! Anche se la storia parla di creature che nel nostro mondo non esistono. Anche l’incubo poteva essere gestito meglio, magari calcando maggiormente sulla componente della paura/terrore e del contrasto con un la realtà appena si sveglia.
- Descrizioni. Quasi totalmente assenti. Ricordati di porti sempre le sei domande: chi, cosa, quando, dove, come e perchè. Ma, anche, di cercare di rendere tutto (persone, ambienti, situazioni, etc...) reali. Per questo, devi guardarti intorno ovunque sei, a casa, a scuola/lavoro, in autobus, al parco, al supermercato e “catturare” tutto, in modo poi, quando trasporti su carta le idee che hai in testa, fare in modo che anche il lettore veda al 90% quello che vedi tu.
Viviana |