Ehi
Leggere due intere Fanfiction in pochi giorni, fra un’interrogazione e l’altra, compiti, educazione fisica e altre cose orribili, è stata un’esperienza… singolare. Ma devo ammettere che ne è valsa assolutamente la pena.
Ovviamente parlare di due fanfiction che raccontano così tanto in una sola recensione è un’impresa abbastanza ardua, quindi non scenderò nei particolari.
Prima di tutto, il soggetto della storia è molto particolare. Fin dall’inizio di The Afterglow, per poi arrivare all’epilogo di The Sunrise, il filo conduttore (che in ogni caso ha a che fare con, come spiega il titolo della serie, una seconda possiblità) ha dato allo svolgersi dei fatti una nota tanto inquietante quanto introspettiva e coinvolgente. Il personaggio di Gerard ha una personalità che sei riuscita a far emergere nel modo giusto, fin da quando si sveglia in quell’apparente infinito bianco (che, accidenti, mi ha inquietata non poco).
Devo confessarti che ho apprezzato molto l’importanza che sei riuscita a spargere uniformemente su tutti i componenti della storia (ho amato Ed, ad esempio. E’ un elemento particolarissimo, e mi ricorda un mio professore a cui sono immensamente affezionata), senza lasciare che nessuno si “emarginasse” dall’equità dell’andamento dell’intera serie.
Il rapporto fra Gerard e Frank, almeno inizialmente, è semplicemente perfetto. La fragilità di Frank rende quella di Gerard sempre più forte e lentamente sicura di sé, rimanendo comunque fedele alle caratteristiche di partenza.
In generale, ogni particolare è ben curato, niente è stato dimenticato nel corso del racconto né tralasciato eccessivamente. Scivola tutto alla grande.
Gli ambienti, le situazioni, l’aspetto fisico dei personaggi, tutto è descritto in modo lineare e non troppo arzigogolato e insistente, il che rende tutta la lettura molto più semplice (ho apprezzato anche la presenza di varie espressioni onomatopeiche, che in molti brani troppo spesso stonano, ma che qui hanno solamente contribuito a dare una diversa e piacevole armonia ad ogni capitolo).
Una cosa che mi ha fatto piacere leggere (perché mi ricorda il Gerard di Streets e perché mi ricorda me stessa), è che Gee ama guardare il cielo e le stelle. E va bene, a chi non piace farlo. Però è sempre carino vederlo scritto in una fanfiction. Fa capire che l’autrice, come nel tuo caso, non è una persona affatto superficiale, che si sofferma sui piccoli particolari che la circondano.
[Apro questa piccola parentesi per farti notare che le mie recensioni sono semplicemente orribili e prive di senso logico, quindi sii paziente].
Per finire, vorrei soffermarmi su due particolari che ho trovato interessanti.
Il primo, è la scelta dei titoli dei capitoli. In una delle prime recensioni che mi hai lasciato, hai detto che i titoli vengono spesso “messi in disparte”, quando hanno invece un ruolo decisamente importante (non ricordo le parole esatte). Ho appurato questa tua affermazione proprio leggendo The Afterglow, e il seguito c:
Ogni capitolo ha un nome diverso, che ad impatto riesce già a trasmettere gran parte delle emozioni che i lettori proveranno dopo la lettura (questa frase non mi torna, ma vabbè).
Il secondo particolare, è la nebbia. Il fatto che tu l’abbia nominata più volte non ha fatto altro che rendermi felice.
Okay, d’accordo, io amo la nebbia. La trovo così spaventosa, imprevedibile, silenziosa e troppo spesso impercettibile. Proprio durante queste ultime mattine, mentre andavo a scuola (abitando in un posto sperduto sono costretta ad alzarmi prima dell’alba) mi è capitato di assistere a dei momenti davvero troppo affascinanti. Per farti un esempio, ho visto alcune colline fare capolino da un vastissimo strato di nebbia densissima, che oltre a far sembrare tutto spettrale ed inquietante, mi ha dato l’idea di un enorme lago.
Va bene, tutto ciò non c’entra nulla, quindi ignorami.
A questo punto, penso di poter concludere. Non ho trovato errori, solamente qualche sbaglio con l’uso di “Li” e “gli”, che, ahimé, fa parte delle flagellazioni dell’essere toscani. Ma comunque, niente di grave.
Spero di non aver scritto delle cavolate, a presto,
Virgyl,
Ps: Dopo che mi hai consigliato le canzoni dei Bmth, ho comprato “That’s the spirit” usando una parte dei soldi che mi sto mettendo da parte per una macchina fotografica. Sentiti responsabile. |