Passo anche a questa raccolta, soprattutto perché apri con Riza, Berthold e Grumman. Non sappiamo niente (maledetta Arakawa) del rapporto che c'è tra nonno e nipote, sempre se un rapporto c'è. Perché i dubbi -leciti- vengono su tutto. Quindi sta a chi scrive inventare. Mi piace la tua invenzione. C'è molta umanità, sia nel rapporto con il nonno, sia in quello con il padre. Si intravede la maturità e il cuore  buono di Riza nel semplice gesto delle rose sulla tomba e il pensiero di portarne anche all'uomo che non se li meriterebbe. Ma Riza sta una spanna sopra al rancore. A metà strada verso il perdono, come è ben evidente.
Mi piace come hai sottolineato il senso di abbandono e come grazie alla sua sensibilità, alla sua intelligenza e grazie a Roy Riza potrà imparare da chi nel passato ha commesso molti errori. E finalmente potrà vivere. Conosci la mia idea in merito al futuro di Riza e Roy. Ora voglio scoprire la tua, perché ci sono i presupposti per qualcosa di molto interessante!

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Ciao!
Eccomi arrivata a recensire ^^
Perdona il lieve ritardo, ma come ben saprai è ricominciata la scuola e il mio tempo libero si è ridotto spaventosamente e tragicamente >.<
Ma lasciamo stare le cose deprimenti ora che c'è una fic che mi aspetta ;)
Il personaggio di Riza è tanto bello quanto difficile da rappresentare, proprio per quello che ha passato fin dall'infanzia che ha formato il suo carattere così com'è ora. Nel bene e nel male (più nel male) ci sono state figure che l'hanno influenzata e una di queste è proprio il Generale Grumman.
Bello, come primo capitolo. Scritto bene e significativo. Sono proprio curiosa di leggere i prossimi!
Quell'accenno Royai alla fine, poi, è la ciliegina sulla torta (sì, adoro il Royai e sì, sono molto felice che tu lo abbia inserito ^^)
A presto!
Un bacio, nemi23

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Molto carino questo primo capitolo.
Il messaggio di suo nonno di vivere e andare avanti quando lui non ci sarà più mi ha un po’ commosso.
Riza ne ha passate davvero tante, e forse il significato di “vivere” per lei è diverso rispetto a quello che possono attribuirgli altre persone che non hanno alle spalle una storia come la sua.
Una cosa è certa:
in ogni situazione, anche la più brutta Roy è sempre al suo fianco.
Al prossimo capitolo.
Narclinghe
 

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Il rapporto tra Riza e Roy è splendido anche senza essere una coppia dal punto di vista romantico del termine.
Ma non è di questo che ci parli, non all'inizio della flash almeno.
La vita di Riza Hawkeye, ammetto, mi è perlopiù sconosciuta dato che ho iniziato a vedere Brotherhood non proprio dall'inizio, e le puntate che mi sono persa le ho recuperate a pezzi. Comunque, grosso modo sono riuscita a capire cos'abbia passato la nostra protagonista, e che tu hai riassunto nelle brevi ma incisive righe dei suoi pensieri davanti alla lapide del nonno, davanti alla sua richiesta di andare avanti nonostante tutto ciò che la Hawkeye abbia passato e che le ha strappato ogni possibile voglia di vivere.
Davvero un bel lavoro!
...al contrario della mia recensione: sarà perchè sono rimasta senza parole, forse per colpa anche dell'epicità dei personaggi della Arakawa, che è riuscita a creare un mondo che ha appassionato perfino una scettica come mia madre - che all'inizio si è sorbita e poi ha seguito insieme a me le puntate di FMA xD
Beh, che altro? Alla prossima!
Stellaskia

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Ma aaaaaaaaaaaaaaaawwwwwwwwwww ** 
La famiglia Hawkeye è splendida, anche perchè non si può considerare una vera e proporia famiglia! Questo aspetto disastrato, un po' a caso mi fa morire.
Riza, poi, ha un carattere così forte... fa strano vederla che si chiede come fare a cntinuare a vivere =)
Ma poi lo capisce con il nostro adoratissimo Roy (Roooooooooooooooooooooooooooooyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyyy), senza fare altro =) 
Bella, bella, bella. Non vedo l'ora di leggere anche le altre flash e raccolte ** sono di una fluffaggine che rasenta il diabete!
Ti faccio degli enormi complimenti =)
Ti adoro tantissimissimo!!!
A presto <3

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Ma che carino questo concorso, forse partecipo pure io ^^
(ma si devono fare tutte le tabelle o una sola? O_ò)

Ma veniamo a questa tua piccola flash.
Bello il tema e soprattutto azzeccatissimo per il personaggio di Riza.
Viene sempre da pensare che con tutto quello che ha vissuto e come ragazzina e come soldatessa, non dovrebbe più avere la forza di andare avanti. Moltissime persone avrebbero ceduto.
Il messaggio del nonno è ancora più profondo: dice di andare avanti e di vivere, nel senso di concedersi la felicità che troppo a lungo si è negata. E' una cosa scontata, certo, ma non per Riza... come si può provare ad essere felici dopo tutto quello che è successo? La stessa Riza aveva detto ad Ed che la prossima generazione sarebbe potuta essere felice per merito della precedente che si sarebbe sacrificata.
Ma è anche vero che le cose cambiano, come dimostra quella mano che si poggia sulla sua spalla in un gesto davvero significativo che non ha bisogno di parole ^^

Davvero carina, sarò curiosa di leggere le altre.
Ho solo due appunti da farti:
il nome è Grumman e non Grunman
e poi forse conviene che metti Era passata più di una settimana da quando le aveva detto queste parole... piuttosto che ha detto, che stona con il resto dei tempi della fic.

Brava! sono felice di vedere una tua fic in questo fandom ^^

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