Ehi! Mi presento, herr, ma sorvoliamo perché vorrei subito concentrarmi sul titolo. Non penso che abbia senso in latin "veritas, veritas" perché è la ripetizione del nominativo del vocabolo veritas, forse volevi scrivere — e dico forse perché poi spigherò — "veritas veritatis" che è nominativo e genitivo del vocabolo veritas. Ora, nessuna delle due ha senso in latino, però l'ultima, quella proposta da me, è usata per indicare il vocabolo, mentre la ripetizione del nominativo non l'ho mai sentita. Dopo questa breve pausa didattica, parliamo del resto.
Non vorrei, se non ti disturba, parlare subito della trama, ma prima soffermarmi sul contesto: manga. Ora, né nel manga né nell'anime (in quest'ultimo solo in parte, ma è veramente ridotto) si è mai fatto cenno — a quanto ricordo, potrei ricordar male — di Pokémon parlanti e senzienti, che potessero svolgere una vita antropocosa — da antropomorfi, ehm — e coltivare/lavorare in generale, e non capisco il perché di metterlo come contesto. Fa figo il manga, è vero, è più bellino dell'anime e ha delle cose in più del videogioco, ma c'è molta differenza e questa cosa, un chiaro richiamo a Mistery Dungeon, vuole il contesto del videogioco. Ora, non è che arriva la polizia in casa se metti un contesto diverso, ma è un po' come mettere Porn Without Plot/Plot What Plot? in una storia di lotte, o mettere coppia Ash/Misty in un contesto manga, è fuorviante oltre che una bugia. Chiarisco subito che è comunque un aspetto secondario rispetto al resto.
Ora farò una breve carrellata di errori che ho trovato. “tornatre” chiaro errore di battitura.“spiecie” altro chiaro errore di battitura. “eslosione” altro errore, e siamo a tre. “pokemon” non so bene quale sia la tua dottrina o linea di pensiero, ma che Pokémon sia scritto minuscolo o maiuscolo non importa, però vuole necessariamente l'accento perché ha un significato diverso. “abbastabza” altro errore, siamo stati poco attenti? Qua invece c'è un errore di lessico/come vuoi chiamarlo, “qualcun'altro” ecco, capita a molti di mettere l'apostrofo qua pensando sia giusto, ma è in realtà sbagliato. Qualcuno è una parola formata da qualche più la parola uno, che vede la propria o troncarsi in favore di un apostrofo, ma la regola grammaticale da seguire è la stessa di un albero/un'ape, vuole l'apostrofo solo se il nome è femminile, in questo caso "altro" è maschile. “cratete” and we keep going. “pelevandone” cm'on babe, let's get it started. “adetti” here it comes again. Ultimo errore, che di uso più comune, la parola "inquietitudine" non esiste, esiste bensì "inquietudine".
E ora la trama, mi scuserai se sono stato prolessi con errori e discorsi sul latino e sul contesto, però preferisco fare una recensione completa e decente anziché una cosa scarna con due complimentini (che per carità, faccio anche io, ma è il primo capitolo di una storia, e come la prima pagina di un quaderno va fatta molto bene a mio parere) però ora possiamo dedicarci più nel dettaglio ad essa. È interessante la scelta di usare un'ambientazione in stile Mistery Dungeon, del quale ho amato Esploratori del Tempo, e sicuramente è un universo che andrebbe allargato e ampliato, ma il treno dei big cash ferma solo a Scadenzopoli e quell'ultima robetta piuttosto crappy uscita in 3D, Gates explorer o una roba del genere. Male, ecco, ma in questa ci vedo, correggimi se sbaglio, lo spirito più primitivo e genuino dei primi giochi, e non può che essere un bene. Sulla trama più nello specifico non mi pronuncio, non ora almeno, però cercherò di seguirla, assieme al miliardo di serie che sto seguendo senza successo su EFP; cercando di ritagliare un posticino piccolo piccolo per questa.
Ah, e hai intenzione di fare più "Libri"?
herr
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