Recensioni per
Il rapporto
di ImperialPair

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
19/10/16, ore 13:14
Cap. 1:

Prompt rispettato.
Non conosco i personaggi e non posso valutare l'Ic.
Correzioni:
chiesto durante quegli che gli erano sembrati degli interminabili tre anni [durante quei tre anni che gli erano sembrati interminabili]
talmente forti [forte] lo stesse stringendo.

Recensore Junior
04/01/16, ore 14:21
Cap. 1:

Valutazione per il KnB Slash Contest!
Correttezza sintattico-grammaticale:
14/20
Dal punto di vista della correttezza sintattico-grammaticale ho trovato parecchi errori sia a livello di punteggiatura sia per quanto riguarda concordanze di tempi verbali. Altre volte ho trovato delle imperfezioni che non sono errori veri e propri ma che, se venissero aggiustate e corrette, renderebbero la storia più fluida da leggere.
Se me lo permetti, ti vorrei dare un paio di consigli prima di elencarti alcuni esempi e spiegarti in cosa hai sbagliato.

Innanzitutto consiglierei di prenderti più tempo per rileggere la tua storia, sia nei prossimi contest sia quando pubblichi una storia. Questo perché nella tua storia ho trovato parecchi errori di distrazione. Posso accettarlo in una storia parecchio lunga, ma per una fanfic di poco più di 1.200 parole mi sembrano eccessive. Per di più hai consegnato con un mese e mezzo di anticipo, quindi non vedo perché non avresti potuto prenderti un po’ più di tempo per rileggerti la storia. Uno o due sviste ci stanno sempre, ma una decina in una storia di due pagine no. Solitamente può essere d’aiuto rileggere la storia dopo una settimana che l’hai finita (in modo da non leggere “a memoria”, dato che il leggere in questo modo non fa saltare all’occhio eventuali sviste perché il cervello le “corregge” da sé) e ad alta voce (leggendo a voce alta è più facile capire quando c’è una pausa e quando non c’è e perciò viene anche più facile mettere i vari segni di interpunzione al posto giusto).

Invece, altri errori che ho segnato sono stati commessi perché credo che ti manchino proprio alcune basi di grammatica e punteggiatura. In questo caso potrebbe esserti utile anche appoggiarti ad un beta-reader per un po’ di tempo, in modo da capire a poco a poco quali sono gli errori che commetti ed il modo di correggerli (ti posso assicurare per esperienza personale quanto possa essere d’aiuto! Io ho scoperto un sacco di cose che non sapevo grazie alle mie beta).

A questo punto, passo ad elencarti un po’ di errori che hai commesso, i motivi e le correzioni:
- Quante volte se l'era chiesto(,) Wakamatsu(,) continuando a osservare il giovane collega che(,) come ogni volta(,) era rannicchiato su quelle scomode panche nella sala d'attesa della centrale del distretto --> tra parentesi ti ho messo le virgole dove pensavo fosse più opportuno inserirle (nella frase originale non c’erano proprio) principalmente per due motivi:
1) per separare la frase “Quante volte se l’era chiesto” dalla frase “continuando a osservare”, essendo una la principale e l’altra una subordinata implicita (perché c’è il gerundio, infatti se la frase fosse stata “mentre continuava ad osservare” la virgola non sarebbe servita);
2) perché in questo caso “Wakamatsu” è un vocativo e pertanto va rinchiuso tra due virgole.

- Un altro errore che hai compiuto riguarda il modo in cui hai riportato i pensieri di Wakamatsu, come nel caso di: “Com’è riuscito a diventare un poliziotto?”, dato che è sia scritto in corsivo che tra virgolette. Nella tua storia mi sono accorta che a volte hai messo i pensieri tra virgolette ed in corsivo, altre sono tra virgolette. In realtà è più corretto mettere la frase o solo tra virgolette o solo in corsivo (non entrambe le cose). Una volta compiuta questa scelta, inoltre, è bene seguirla fino alla fine.

- Nella frase L’unica cosa che riusciva a vedere in quel momento, erano le due enormi iridi blu del partner la virgola va omessa perché “l’unica cosa […]” ed “erano” formano il predicato nominale della frase e quindi sono due elementi inseparabili.

- Spesso hai sbagliato i tempi verbali da utilizzare, come nelle frasi:
-------- Non gli importava cosa l'altro avesse potuto fargli o dire, doveva assolutamente avere delle spiegazioni su quello che avevo scritto sul quel pezzo di carta. --> il congiuntivo passato indica un’azione che sarebbe potuta avvenire nel passato. In questo caso si tratta invece di un’azione che, seppur nel passato, potrebbe avvenire dopo il momento temporale in cui si narra perciò sarebbe meglio usare il condizionale passato, quindi a posto di avesse potuto fargli ci andrebbe avrebbe potuto fargli.
Stesso discorso vale per il periodo: Ormai era stufo del suo collega, non sapeva quante volte avesse sperato che un giorno si svegliasse e diventasse il partner ideale, ma era un sogno irrealizzabile e Wakamatsu lo sapeva benissimo. --> i tempi corretti sono aveva sperato, si sarebbe svegliato e diventato.

-------- Si staccarono lentamente dalle reciproche labbra e i due partner incrociarono i loro occhi perdendosi nei loro sguardi ed entrambi in quell’istante si sentivano in forte imbarazzo. --> L’imperfetto si usa per esprimere una contemporaneità delle azioni (quando… / mentre…), per un’abitudine nel passato, o per rendere la continuità di un’azione nel passato (di cui non si conosce il momento di inizio né fine), ma è chiaro che l’azione del sentirsi in imbarazzo avviene dopo “si staccarono lentamente dalle reciproche labbra” (quindi si conosce l’inizio) ed in più hai scritto “in quell’istante” quindi dai un momento ben preciso e non indeterminato. Perciò a posto di “sentivano” ci va “sentirono”.

Inoltre ho notato che spesso inizi la frase con un tempo verbale e la finisci con un altro (come in questo caso) quando sarebbe meglio usare sempre lo stesso tempo verbale e casomai separare con un punto o un punto e virgola le frasi che usano tempi differenti.

- Spesso hai omesso le virgole degli incisi (frasi indipendenti che non alterano il senso della frase dentro cui sono state inserite se vengono rimosse. Per questo motivo la virgola va messa sia prima che dopo l’inciso, come se lo racchiudesse ed isolasse dal resto) o ne hai messa solo una, come in questi casi: (come al solito, trovi tra parentesi quelle che andrebbero aggiunte):
-------- Era certo che(,) se non fosse stato per quel suo lato(,) sarebbe stato uno dei migliori poliziotti del dipartimento(,) se non dell'intero Giappone.
-------- per Wakamatsu era difficile sottrarsi a quel richiamo e(,) quando le labbra dell’altro catturarono per l’ennesima volta la sua bocca, in quelle gli attimi --> come vedi in questa frase c’è anche un errore di distrazione (“quelle gli” al posto di “quegli”)

A proposito di errori di distrazione, eccone un po’:
- Se l'era sempre chiesto durante quegli che gli erano sembrati degli interminabili tre anni --> “quelli”
- Conosceva bene quel ragazzo e sapeva benissimo quanto odiasse essere rimproverato quando trascurava i propri dover --> “doveri”
- «Fai su serio?» --> “sul”
- ormai la pigrizia era radicata in ogni anglo --> “angolo”
- Improvvisamente le mani dell'altro gli afferrarono il colletto della camicia: sembrava quasi intenzionato a strapparglielo talmente forti lo stesse stringendo. --> “forte”
- Non gli importava cosa l'altro avesse potuto fargli o dire, doveva assolutamente avere delle spiegazioni su quello che avevo scritto sul quel pezzo di carta. --> “aveva”


Stile e lessico: 14/20
Purtroppo uno scarso punteggio nella correttezza sintattico-grammaticale porta quasi inevitabilmente ad uno scarso punteggio sullo stile perché la storia perde di fluidità e di comprensibilità. Per quanto riguarda questo aspetto dello stile, quindi, al momento ti consiglierei di provare a costruire frasi più corte per non perdere il senso del discorso e non appesantire le frasi. In questo modo potresti stare più attenta anche alla punteggiatura, ad eventuali discordanze verbali ed errori di distrazione.
Scrivo questo perché purtroppo ho notato che tendi a scrivere frasi molto lunghe in cui però non viene fatto un buon uso della punteggiatura (mi sembra di aver trovato un paio di volte frasi di quattro o cinque righe con solo un “due punti” e nient’altro) o in cui cerchi di scrivere tanti concetti in periodi che diventano in questo modo poco comprensibili.

Ti faccio degli esempi:
- “Com’è riuscito a diventare un poliziotto?” Quante volte se l'era chiesto Wakamatsu continuando a osservare il giovane collega che come ogni volta era rannicchiato su quelle scomode panche nella sala d'attesa della centrale del distretto: non poteva credere che dopo tutti quegli anni fosse rimasto il solito scansafatiche capace solo di restarsene a poltrire trascurando i propri doveri. --> a mio parere il periodo è troppo lungo e questo ti ha portato a compiere diversi errori che ti ho già segnalato nella voce precedente.

- Era ovvio che Amine non fosse in grado di prenderla bene, perché per lui quello era come un affronto, ma era pronto a rinfacciargli le sue colpe. --> questa frase si capisce, ma c’è differenza tra l’essere comprensibile e l’essere fluida e di facile comprensione. Secondo me potresti aggiustarla un po’ con piccolissime modifiche: Era ovvio che Aomine non l’avrebbe presa bene, per lui quello era come un affronto, ma Wakamatsu era pronto a rinfacciargli le sue colpe.

- Per lui sarebbe stato impossibile scordarsi il momento in cui se lo trovò di fronte: e pensare che aveva sperato di non rivedere mai più quel tizio che per ben due anni alla Too Gakuen aveva messo a dura prova i suoi nervi. -->innanzitutto dopo i due punti non ci va la congiunzione “e”; dopodiché: non so se era questo il tuo obiettivo, ma se volevi creare una specie di discorso indiretto secondo me era meglio finire la frase con un punto esclamativo e/o metterla in corsivo, in modo da dare “tono” alla frase. Qualcosa come:
Per lui sarebbe stato impossibile scordarsi il momento in cui se lo trovò di fronte. E pensare che aveva sperato di non rivedere mai più quel tizio che, alla Too Gakuen, aveva messo a dura prova i suoi nervi per ben due anni!
Oppure
Per lui sarebbe stato impossibile scordarsi il momento in cui se lo trovò di fronte: aveva sperato di non rivedere mai più quel tizio che, per ben due anni alla Too Gakuen, aveva messo a dura prova i suoi nervi.
O anche un miscuglio delle due, le possibilità in realtà sono infinite. È un buon esercizio anche provare a fare più versioni della stessa frase e vedere quale “suona” meglio facendo ben attenzione alle pause e ai toni indicati dalla punteggiatura.


Un’altra cosa di cui mi sono accorta è che per quanto sia breve la storia tendi a scrivere troppo. Mi spiego meglio: a volte hai scritto delle parti che erano superflue, che si potevano benissimo evincere dal contesto e che, anzi, se non ci fossero state avrebbero reso il testo più fluido e anche più interessante. Un esempio:
Si staccarono lentamente dalle reciproche labbra e i due partner incrociarono i loro occhi perdendosi nei loro sguardi ed entrambi in quell’istante si sentivano in forte imbarazzo.
Questa frase non si legge bene per tre motivi:
1) Ripeti due volte la congiunzione “e” e questo risulta ridondante e interrompe il ritmo della frase. A mio parere, a posto della prima “e” basterebbe mettere una virgola e già la frase migliorerebbe;
2) Il soggetto è sempre lo stesso, perciò “i due partner” secondo me, essendo superfluo, si potrebbe omettere;

Per quanto riguarda il lessico, mi sono accorta che il registro che usi è molto vicino ad un italiano parlato piuttosto che scritto. Spesso, per esempio, usi il termine generico “cosa” quando nello scritto bisognerebbe essere il più precisi possibile.
Per il resto, sia per quanto riguarda il modo di narrare sia per quanto riguarda le parole che usi, non ho trovato niente che potesse farmi pensare che il tuo fosse uno stile tuo. È molto anonimo e non trasmette nulla di particolare.


Caratterizzazione dei personaggi: 13/15
Per quanto riguarda i personaggi, penso che sia Wakamatsu che Aomine siano abbastanza IC, anche se ci sono stati alcuni aspetti della fanfic che non mi hanno permesso di darti il punteggio pieno ed alcuni di questi forse potevano essere approfonditi meglio.
Aomine è, in tutto e per tutto, l’Aomine che conosciamo: sempre il solito “scansafatiche” che si mette a poltrire invece che allenarsi, troppo conscio delle sue abilità e capacità, e che, quando viene ripreso da Wakamatsu, reagisce male e va subito alle mani. Dice chiaramente che non vuole starsene rinchiuso in ufficio perché preferisce l’azione e non si fa problemi ad ammettere quanto effettivamente sia migliore degli altri.
Wakamatsu, invece, come ai tempi delle superiori, si arrabbia quando Aomine si mette a poltrire e a trascurare i propri doveri; si chiede il perché, dopo tutto questo tempo, si sia ritrovato ad avere proprio lui come partner, facendo capire quanto poco gli piaccia quella situazione e quanto non sopporti Aomine per la sua arroganza e per i suoi modi di fare.
È stata la seconda parte a stonarmi un po’. Perché Wakamatsu aiuta Aomine scrivendo per lui tutti quei rapporti? Insomma, considerando quanto Wakamatsu odi le persone che non svolgono il proprio lavoro e quanto più volte abbia ripreso Aomine per questo, sia nel manga/anime sia nella tua fan fiction, non riesco a trovare una ragione per cui debba farlo.
Sempre per quanto riguarda Wakamatsu, mi ha stonato anche il suo arrossire quando Aomine lo bacia. Credo che anche questo sia un atteggiamento poco da lui. Forse potrei immaginarmelo (lontanamente e forzatamente) arrossire appena e in modo molto goffo, ma considerato il suo carattere non riesco a vederlo arrossire come un peperone per un bacio.


Gestione delle relazioni: 7/10
Insieme ai dubbi che ti ho espresso nella voce della caratterizzazione dei personaggi, ho trovato che la relazione tra i due personaggi non sia stata approfondita a dovere. L’ho trovata molto frettolosa e scarna. Nella prima parte troviamo gli stessi Aomine e Wakamatsu del manga che non si sopportano e che si battibeccano continuamente e poi, all’improvviso, li ritroviamo che si baciano (pur continuando a battibeccarsi). L’unica cosa che ci viene fatta sapere è che Wakamatsu si sente sempre più dipendente da quei baci e che a poco a poco si sta affezionando ad Aomine, ma non sappiamo cosa passi per la testa di Aomine o come si sia arrivati a questo. Da lettrice e da giudice, mi sarebbe piaciuto conoscere i pensieri di entrambi o anche uno solo dei personaggi su come si siano evoluti questi sentimenti uno per l’altro, da dove siano nati e perché, anche riallacciandosi in qualche modo ai tempi in cui erano in squadra insieme.


Attinenza al prompt: 9/10
Per quanto riguarda i prompt, la future!fic c’è sicuramente: sono passati un po’ di anni dalle vicende del manga ed ora Aomine e Wakamatsu sono diventati adulti e diventati poliziotti.
Per quanto riguarda il “Mantenere un segreto” lo troviamo nella seconda parte della fanfic per due motivi:
1) Wakamatsu scrive i rapporti per Aomine e perciò entrambi devono mantenerlo segreto perché altrimenti finirebbero sei guai. Ed il segreto da mantenere è anche il motivo per cui Aomine abbia iniziato a baciare Wakamatsu per ringraziarlo, quindi il punto su cui si concentra la loro relazione.
2) Wakamatsu si sente sempre più ammaliato da Aomine e il suore cuore si riempie sempre di più di affetto per lui, ma anche questo deve tenerlo segreto, in particolare ad Aomine.
Per quanto riguarda i prompt credo che tu sia riuscita ad attenerti bene a quelli che hai scelto. Il motivo che mi ha spinto a toglierti un punto è che avrei preferito che la seconda parte fosse meno frettolosa e più sviluppata e che quindi anche i prompt fossero un po’ più sviluppati.


Sviluppo della trama/introspezione: 7/10
La trama della storia è molto lineare e abbastanza comprensibile: Aomine e Wakamatsu si ritrovano dopo un po’ di anni a far parte dello stesso dipartimento di polizia e ad essere di nuovo partner. Ma conosciamo tutti com’è fatto Aomine, perciò non può stupire il fatto che non gliene importi niente di scrivere rapporti e preferisca piuttosto passare all’azione.
Come ho già scritto diverse volte, però, ho trovato la fanfic troppo frettolosa e poco dettagliata. Sia a livello di trama che di introspezione non c’è una vera evoluzione né dei personaggi né degli eventi. C’è un punto di stravolgimento dalla prima alla seconda parte, ma non una narrazione di cosa avviene nel frattempo. Passano altri sei mesi e il modo di relazionarsi tra Aomine e Wakamatsu cambia, ma sarebbe stato bello leggere una scena d’intermezzo tra le due parti che raccontasse più o meno, anche a grandi linee, cosa avviene in quei sei mesi per far sì che il rapporto tra i due finisca in questo modo, sia a livello di trama in sé sia a livello di introspezione del protagonista.


Originalità: 8/10
Per quanto riguarda questa voce, non ho trovato niente di veramente originale in questa fanfic. Ritrovarsi nello stesso dipartimento di polizia dopo essere stati nella stessa squadra mi ricorda molto la logica di qualche cliché. È anche vero che non avevo pensato che Wakamatsu potesse entrare nel corpo di polizia insieme ad Aomine ed anche il modo in cui hai usato il prompt “Mantenere un segreto” un po’ mi ha stupita perché da quel prompt mi sarei aspettata qualcosa di diverso, perciò sono punti a tuo favore!


Gradimento personale: 3/5
Per concludere questo giudizio, purtroppo devo ammettere di non aver apprezzato appieno la tua fanfic, ma non pensare neanche che mi sia dispiaciuta! Non ha nessun elemento veramente originale e come ho scritto secondo me Wakamatsu si è un po’ perso nella seconda parte della fanfic, però se la storia fosse stata sviluppata un po’ di più avrebbe potuto ottenere punteggi più alti in diverse parametri e sicuramente anche io avrei potuto apprezzarla di più.