Ciao!
mi è piaciuta. L'ho trovata sul gruppo di FB e son rimasto incuriosito dal titolo.
Mi è piaciuta l'attenzione alle parole.
Mi è piaciuto come hai reso un tipico tema del flusso di coscienza di personaggi che hanno la stessa età della protagonista.
Mi dispiace per due cose:
- la ragazza ha dato forma ai suoi pensieri (ma pur sempre pensieri: non li ha gridati in faccia a nessuno), eppure, dopo gesti e riflessioni va via sorridendo dicendo che se li poteva portare via la notte. Avrei preferito che fosse arrivata a questa conclusione dopo un riscatto grintoso, dopo essersi "pianta addosso" quello fatto con chi non se lo meritava;
- una espressione mi ha convinto poco. Parlo di "(...) come se l'inverno premesse per arrivare e avvolgere tutto quanto. Come se il gelo dentro di me, stesse uscendo(...)". Un movimento da fuori verso lei, subito seguito a un movimento da lei verso fuori, e che sembrano uno alla conquista dell'altro. Ma si tratta di freddo vs freddo. Avrebbe funzionato meglio, secondo me, se i movimenti fossero stati nella stessa direzione oppure se l'opposizione fosse stata tra due temperature diverse (che, ovviamente, non sarebbe stata giustificata in questo caso). Sì, insomma: un inverno che si appresta a conquistare la città, paragonato al suo essere conquistata dall'inverno che si porta dentro dalla nascita, a causa del suo essersi sempre concessa alle persone sbagliate.
Secondo me è un buon punto di partenza per pensare a qualcosa di più elaborato/lungo e deciso. L'introspezione c'è e bene, a mio avviso. Sono amante del genere.
Claudio |