Recensioni per
Light Blue (Storia di un'ispirazione)
di zoeayashe

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
09/08/16, ore 02:04
Cap. 12:

Ho scoperto questa storia per caso, in una notte insonne in cui vagavo su Efp alla ricerca di una storia interessante che mi aiutasse, in qualche modo, a far passare la notte. Dopo aver letto il primo capitolo ed essermi addentrata nella malinconia agrodolce di Jayden e della sua volontaria solitudine, che si rivela essere, allo stesso tempo, un sollievo e un dolore, non mi importava più di non riuscire a dormire. Volevo conoscere la sua storia, i suoi pensieri, le cause del suo isolamento, del suo sentirsi così tagliata fuori dal mondo, desiderando farne parte e fuggirne nello stesso momento. Mi sono persa nel labirinto dei suoi pensieri e dei suoi sentimenti, nei piccoli dettagli della sua vita e del suo mondo (il suo amore per l'inverno, la sua piccola casa lasciatale dalla nonna, il campo di narcisi che si vede dalla finestra della sua camera), lasciando che mi conquistassero. Inutile dire che, al pari di Jayden, mi sono lasciata conquistare dalla difficoltà del decifrare Matthew, che è tutto fuorché lo stereotipato ed abusato "stronzo della situazione", mi pare che anche lui celi in sè qualcosa: una profondità di emozione e pensiero molto simile a quella di Jayden. Hai una bella scrittura, intensa, matura in alcuni passaggi, soprattutto quelli più delicati, e molto evocativa: non ti perdi nella pedanteria delle descrizioni, come un pitttore impressionista non definisci i contorni, sfumi le parole di una sensazione taciuta, di un pensiero silenzioso e lasci che siano queste ad evocare nel lettore qualcosa, che lo aiuti a districarsi fra i propri sentimenti e quelli di Jayden. Alcune volte il ritmo è un po' lento, il che mi piace (ho letto troppe storie che vanno di fretta sia dal punto di vista della scrittura che della crescita dei personaggi), perché concede a chi legge il tempo di conoscere i personaggi, di imparare a capirne i comportamenti e i pensieri con un'andatura incostante tipica della vita reale, in cui le cose difficilmente, nel bene così come nel male, mutano repentinamente. La tua storia è reale, perché i tuoi personaggi, pur nella finzione della carta, sono perfettamente verosimili e plausibili nella quotidianità caotica della vita che è appena oltre le pagine. Mi piacerebbe analizzare più da vicino ogni situazione e personaggio, ma, essendo questa una recensione globale dei primi dodici capitoli, mi riesce difficile farlo. Mi riserverò questo piacere per i prossimi. 
Con la viva speranza che tu prosegua con questa storia, attendo il prossimo capitolo. 
Maddy 

Recensore Junior
06/06/16, ore 00:54

Ciao mia cara.
Mi sei mancata davvero tanto sai? Tu, i tuoi personaggi, tutto. Ormai credo di essere drogata di questa storia e dei tuoi stupendi personaggi, non riesco a staccarmene per più di qualche giorno (e per una come me, che inizia cento cose, ma non ne conclude mezza, questo è un vero traguardo, sappilo.) E così eccomi qui, pronta ad immergermi di nuovo nel tuo mondo e Soph mi trascina prepotentemente, facendomi sorridere per la solita irruenza con cui convince la povera Jay che è costretta a cederle. La adoro davvero.
Damien poi mi sembra davero adatto a lei, mi pare che viaggino sulla stessa lunghezza d'onda, che lui e Soph possano capirsi al meglio.
E basta, Jay che vuole rivederlo mi ha fatto fangirlare come poche volte in vita mia, non posso già shipparli così, ne va della mia sanità mentale..
Il problema è che sono così curiosa di capire cosa succederà che non riesco a commentare più di tanto, voglio solo continuare a leggere, rincorro le parole e le divoro, forse è l'effetto della crisi d'astinenza dai tuoi personaggi, non lo so, sta di fatto che non riesco a dire niente di decente a parte informarti dei miei scleri. Che schifo di recensione.
E poi mi muore la ship quando lui va dalla ragazza. Chi accidenti è? Chi si permette di mettersi in mezzo tra loro due? EH? Mainagioia.
Sinceramente sono confusa, non riesco a capire come mai ora Jay si comporti normalmente... ma quell'oscuro segreto? Sono felice per lei, assolutamente, ma non riesco a spiegarmi questo “cambiamento di rotta” anche da parte della cricca di Matthew.
E niente, credo che questa recensione farà schifo, ma conto di recuperare con le prossime.
Comunque non smettere mai di credere in te stessa, mai. Questa è una delle storie più belle che io abbia mai letto su Efp e il tuo stile è davvero meraviglioso, ogni capitolo mi incanta. E stavolta non sono riuscita a farti la solita recensione dettagliata, perché mi sono immersa totalmente nella tua storia e sono riemersa solo alla fine, non sono riuscita a prendere appunti come faccio solitamente. Ti sembra una cosa da poco? Io ti sostengo sempre, perché ritengo che tu sia una scrittrice formidabile e sono davvero felicissima di aver scoperto questa tua storia.
Ora la smetto con i farneticamenti e ti lascio un forte abbraccio.
A domani, mia cara.

-Cass.

Recensore Junior
02/06/16, ore 17:04

Ciao carissima!
Quale miglior modo di passare un tranquillo pomeriggio se non leggendo la tua meravigliosa storia? (Che ormai ho messo tra le preferite, perché tenerla solo tra le ricordate non le dava il giusto spazio) Allora... let's talk about your story:
Ti dirò per la centesima volta che adoro i paragoni che fai, io vengo da ben dieci anni di scrittura e di amore per le poesie e vedere come utilizzi le immagini in modo innovativo mi fa sciogliere il cuore, rimango a bocca aperta ogni volta nel constatare quanto sei brava e con quanta leggerezza lo fai, senza ostentare nulla, come se fosse una cosa semplice e naturale.
Sophie è un personaggio davvero forte, è proprio quello che ci vuole per Jay (ormai le ho dato un nomignolo, scusa), è la sua ancora di salvezza, ma anche colei che la spinge e la sprona a dare sempre il meglio di se stessa ed è anche per questo che mi piace così tanto, è una Amica con la A maiuscola.
C'è stato un punto in cui mi sono commossa, mi sono spuntate le lacrime agli occhi. Jayden vorrebbe cambiare, ne parla, ma poi non fa niente per farlo. E io sono così maledettamente simile a lei, ogni volta mi dico che lotterò, che cambierò, che d'ora in poi le cose saranno migliori, ma cosa faccio per fare che questo accada? Niente, un accidenti di niente. E quando vedi le parole che pensi scritte nero su bianco rimani a bocca aperta... e boh, niente, quella parte mi ha davvero colpita.
L'università mi piace, sembra un posticino davvero carinissimo e boh, ha portato una ventata di freschezza, non so dirti esattamente perché, ma vedere Jay muoversi in un altro ambiente mi ha fatto spuntare un sorriso, anche se lei rimane la stessa ragazza timida e un po' sulle sue, ma man mano che proseguo nella lettura della storia man mano questa ragazza mi piace sempre di più.
E poi quella pazza di Soph che le dice di saltare la lezione, che pazzia avrà in mente? Vai Soph, sono con te!
L'incontro con Matthew poi mi ha fatta davvero gongolare (ho apprezzato tantissimo il dettaglio che nella macchinetta vi fosse una piccola crepa e il successivo “nessuno è perfetto”, scena memorabile, davvero, anche qui qualche lacrimuccia è scappata, ma non tenerne molto conto, io piango troppo).
L'intensità dei loro sguardi... mah, mi sa che la ship ormai è partita, non c'è più niente da fare.
Però anche io come Jay sono curiosa di saperne di più, di capire chi sia, cosa lo spinga a comportarsi in un certo modo e vorrei vedere anche io qualche sua imperfezione.
Questo è quello che mi spinge a continuare con la tua storia, perché lasci emozioni e ogni volta sorprendi e lasci il lettore con una domanda e lo spingi a leggere e leggere ancora, perché ormai i tuoi personaggi sono entrati nel cuore e vogliamo capirne di più....
Hai fatto come sempre un lavoro splendido.
A domani cara, ti lascio un abbraccio.

-Cass.

Recensore Junior
02/06/16, ore 00:06

Sono qui, ormai un capitolo della tua storia al giorno leva il medico di torno (?)
Ieri non ci sono stata, ho recuperato una serie tv, ma adesso ho appena finito una rilassante doccia, ho accanto a me una tazza di tè e sono dovuta tornare a leggerti. Sembra paradossale, ma mi mancavano i tuoi personaggi.
Ma come al solito queste cose non interessano a nessuno, quindi parliamo della tua storia.
Mi aspettavo una scena del genere, un momento in cui Jayden si potesse riprendere da ciò che era accaduto la sera prima. Ho adorato il fatto che hai assimilato la sua impotenza ad un odore, un paragone sottile e ben fatto, brava.
Ho veramente adorato la parte introspettiva, il dialogo con la sua coscienza, sei davvero brava in questo genere di cose e questo permette a noi lettori di addentrarci meglio nell'animo di Jayden, di sentirla più vicina ed è una cosa davvero meravigliosa. Ecco perché mi mancava.
Sarò ripetitiva, ma... quanto ti vengono bene le descrizioni? Non sono semplici descrizioni di un ambiente, fredde e illustrative, no, c'è sempre un particolare che viene esaltato e fa sembrare il tutto quasi poetico. Mi lasci ogni volta a bocca aperta, lo ammetto. E la descrizione del “sapore della nostalgia”? È una cosa davvero meravigliosa, non smetti mai di stupirmi.
Ho gioito tantissimo quando Jayden ha fatto quella battuta a quel gruppo di stronzetti, credo di aver inneggiato ahahah
Travis ci piace e anche il bar dove lavora, sembra un posto davvero molto bello (anche qui merito delle tue descrizioni)
E poi boh, forse mi sta partendo la ship Jayden x Matthew, ma ancora non so, è una cosa che aleggia nell'aria e che non ho ancora ben definito, anche perché se lui sta con quel cretino di Jonathan deve essere cretino pure lui, no?
Sono sempre più maledettamente curiosa di saperne di più sul passato di Jay, di capire cosa è successo... ma verrà col tempo.
Intanto domani ci sentiremo ancora, mia cara, non pensare di liberarti di me!
Ti auguro una buona serata e ti lascio un abbraccio,

-Cass.

PS Ripeti ancora che il capitolo fa vomito e ti stacco la lingua eh! E sono seria u.u

Recensore Junior
30/05/16, ore 23:25

Rieccomi qua.
Dato che sto aspettando che si carichi un film ho deciso di leggere il secondo capitolo e magari stanotte ti romperò di nuovo con la recensione al terzo capitolo, vedremo.
Ma ora bando alle ciance e passiamo alla tua storia: la forza che si vede nella protagonista mi scalda il cuore. Finalmente, dopo tanto tempo è pronta a rinascere. Finalmente ha metabolizzato il suo dolore e ora può ricominciare da capo con la sua vita, nonostante la vita l'abbia respinta più e più volte. Ma in fondo questo è quello che si verifica sempre; la vita è (passami il termine) una grandissima stronza, che mette sul nostro cammino prove e prove che noi siamo tenuti a superare. Ma è questo a renderci forti, a darci la spinta per continuare, a fare di noi ciò che siamo. Quindi pollice in su per questa voglia di rinascita.
“Jayden la guardò di sottecchi e vide che nonostante la sua bocca era incurvata...” qui, a parer mio c'è un piccolo errore, la frase corretta sarebbe “Jayden la guardò di sottecchi e vide che nonostante la sua bocca fosse incurvata...” questo perché “nonostante”introduce una subordinata concessiva, che richiede l'utilizzo del congiuntivo. (Come sono pedante, accidenti).
Il personaggio di Damien mi incuriosisce e mi affascina, ma da buona scettica non riesco mai a fidarmi completamente, soprattutto se si parla di uomini.
Descrivi i sentimenti di Jayden così bene che sono in ansia per lei, quasi non vorrei che ci andasse a quella festa, sto provando la sua agitazione.... ti rendi conto? Mi sento pazza. O forse è solo che, come ti dicevo nel capitolo precedente, sei davvero brava nell'introspezione, a lasciare che il lettore si rispecchi nel personaggio.
Sono poi estremamente curiosa, non vedo l'ora di capire cosa si agita nella mente di Jayden, di capire chi sono quelle persone... la curiosità mi sta divorando e mi tiene incollata allo schermo, ansiosa di saperne sempre di più. Davvero brava, era parecchio che non mi succedeva.
L'incidente del drink rovesciato e il successivo incontro con il gruppetto di ragazzetti idioti mi ha fatto tremare il cuore, avevo l'ansia, non volevo che succedesse qualcosa di negativo a Jayden e che tornasse poi a chiudersi in sé stessa. Possibile che mi ci sia affezionata così tanto? Tutto merito tuo.
C'è una curiosità immensa di capire cosa le sia successo, chi siano quei tipi, cosa abbia fatto... sono qua con il fiatone quasi.
E questo turbine di emozioni me l'hai regalato tu.
Quindi ti ringrazio ancora una volta e spero che queste mie recensioni un po' lunghe non ti rompano.
Ti lascio un abbraccio, ci sentiamo presto al prossimo capitolo.

-Cass.

Recensore Junior
30/05/16, ore 04:18

Ciao.
È notte (quasi mattina), io non riesco a dormire e ho deciso di leggere qualcosa che avevo inserito nelle “storie da recensire”. Dopo aver spiluccato la lista, ho deciso di leggere la tua storia e sappi che mi hai conquistata da subito. Da quando parli del tuo personaggio che si è presentato nella tua mente in maniera improvvisa, sussurrandoti la sua storia. Non sai quanto mi ci sono rivista in queste parole. Noi scrittori non siamo altro che intermediari, diamo corpo e voce ai personaggi delle nostre storie, dobbiamo solo lasciarli parlare.
Ma a parte questa introduzione mozzafiato che ti ha assicurato un posto nella mia memoria, passiamo alla storia vera e propria.
Mi piace davvero molto come scrivi, innanzitutto. Le parole scivolano una dietro l'altra e gli occhi non fanno altro che seguirle, lasciarsi trascinare. Vogliamo poi parlare delle descrizioni? Permettono al lettore di immergersi, tuffarsi con te nella storia e di stare vicino ai protagonisti... le ho trovate davvero strepitose.
Mi è piaciuta molto l'apertura del capitolo, mi ha trasmesso un senso di allegria e freschezza. Sophie e Jayden sono diverse, ma entrambe interessanti.
Mi piacciono molto le similitudini che dissemini qua è là nel testo, le trovo davvero raffinate e suggestive.
Mi piacciono molto le parti introspettive del personaggio, ci permettono di vederla sotto una luce diversa, mi incuriosisce davvero moltissimo e il rapporto che la lega con l'amica è davvero particolare e dolce, un tipo di rapporto che ognuno sognerebbe per se stesso.
Anche il dialogo con la madre è stato molto dolce e mi è piaciuto, la preoccupazione della madre iperprotettiva è davvero molto realistica e l'ho trovata davvero ben descritta, brava.
Mi era rimasto il dubbio su chi fosse Lucifero, ma per fortuna l'hai sciolto qualche riga dopo e devo dire che la cosa mi ha sorpresa, anche se forse avrei dovuto immaginarla!
E l'arrivo dell'amica poi? Un vero turbine, mi ha messo addosso così tanta allegria!
Andranno a una festa eh? Chissà come andrà a finire...
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, anche se oggi mi fermo qua perché sono le quattro e un quarto.
Ti ringrazio per avermi tenuto compagnia con questa storia che, sappilo, va a finire tra le ricordate.
Ci vediamo presto al prossimo capitolo!

-Cass.

Nuovo recensore
27/05/16, ore 21:51
Cap. 12:

Carissima Lys.
Non so davvero da dove iniziare con le scuse per il mio vergognoso ritardo. Le volte in cui credevo di riuscire a trovare del tempo per te, mi sono state sciupate una dietro l’altra. Ho dovuto aspettare di finire in malattia per trovare del tempo per te e di questo non ne sono fiera affatto. Ho intenzione di migliorare, però. Hai detto che mi avresti aspettato e sono certa tu l’abbia fatto, ma un ritardo resta un ritardo e spero di riuscire a colmare con queste mie parole il vuoto che ho formato. O forse sarebbe meglio dire “con queste TUE parole”, visto che sei tu l’autrice dei sentimenti che provo e ho tenuto per me sino a questo momento.

Inizio quindi dicendoti che un capitolo così mi serviva. I personaggi sono due, Matthew e Jayden, e finalmente riesco ad avere un quadro generale di questo ragazzo enigmatico. Per quanto spesso si senta parlare di lui, non lo hai mai approfondito come in questo capitolo. Lo definirei Matthew centrico. Ha dato un ondata di novità e di nuovi pensieri alla storia e sì, ci voleva. Perciò grazie per aver soddisfatto questa mia “esigenza”.

Il tuo stile è rimasto impeccabile, niente mi stona. Incanti le persone che ti leggono e sai fare meraviglie. Ma inizio con ordine. Perché tu non sai, tu non puoi capire, non puoi capire davvero quanto le tue parole riescano a trascinarmi nel tuo mondo. Mi viene voglia di commentare ogni singolo dettaglio, ogni singola novità, i nuovi scenari, i nuovi pensieri, i ricordi ritrovati, le aspettative per il futuro. Tutto.

Solo con le prime righe del capitolo riesci a catapultarmi già in questa realtà. Quanto è dolce e profonda, e quasi straziante, la descrizione che fai all’inizio della fata. Straziante perché quell’oggetto sembra essere l’opposto di Jayden. Le dai un aria di chi non si pente mai di una decisione fatta e questo suo essere “tutto d’un pezzo”, fa capire quanto invece Jayden non lo sia. O meglio. Quanto Jayden non si senta così.
“Prestami le tue ali.” Lei pensa.
Secondo me però Jayden ha già le sue ali. Solo che di tanto in tanto si scorda di aprirle e di usarle. Ma in cuor mio so che è forte, lo è per forza di cose. E’ che a volte ci dimentichiamo che chi sorregge le ali siamo proprio noi. Quando camminiamo, le ali ci sembrano un peso. Poi spicchiamo il volo e sono loro a sorreggere noi e tutto sembra più semplice quando invece siamo sempre noi a metterci la forza e la costanza. E credo Jayden stia camminando ora, contemplando la possibilità di volare ma non sta riuscendo a farlo perché le sente come un peso. Ne uscirà, però. Credo in lei.
In questo passaggio stupendo poi, Jayden dice che le sarebbero servite per cercare di capire qualcosa su di Matthew. Ma

“La verità è che non l’avrebbe saputo mai. Che non le sarebbe bastata una vita, figuriamoci sessanta, miseri secondi. Lui non la voleva lì, non la voleva, e basta. Con lo stesso sguardo di speranza disattesa, se ne sarebbe tornata a casa. E gliele avrebbe restituite davvero, quelle ali. E la fata le avrebbe prese in tutta fretta, perché senza loro non era lei.”

Non so nemmeno come commentarlo.
Tutta questa attesa, al limite dell’impazienza, è così reale. Non so quante volte ti ho detto che “sento mio” qualcosa di tuo. Ecco. Questo pezzo, questo inizio, questa parte di Jayden, la sento mia. Parte di me, vita. E Jayden non sa che farci di tutti questi pensieri torbidi. La fanno solo impazzire, prolungare una sofferenza che non vuole. E’ un po’ come togliere un cerotto, scusami il paragone orribile. Più sta lì e più sarà difficile toglierlo. Ci passiamo la mano chiedendoci se è tempo di toglierlo e quanto farà male, e invece si vorrebbe solo farla finita e basta. Strapparlo in un colpo solo e dimenticarsene.

“Ma perché aspettare? Perché non scaraventarle addosso tutte quelle parole acuminate, quei sorrisi non dati, e quei tocchi accennati non meritati? Tutto, tutto quanto. Subito. Niente domani. Niente “a lunedì”.”

La fai proprio soffrire, questa donna. Dico che sei tu a farlo perché tu sei la mente criminale, ma so, e so bene, che hai ragione a dire “così deve essere”. E’ quasi come se fossero i personaggi a dirti cosa scrivere a un certo punto, è una cosa di cui non si può fare a meno. E non sarebbe Jayden se non stesse a rimuginare così tanto su questo fatto. E poi. E’ di Matthew che parliamo. Tutto è concesso in guerra e amore – considerando poi che tra loro è proprio guerra e amore.

Usi un espressione qui: “Magari fianco a fianco. O magari, occhi dentro occhi”. Giuro, Lys, che mi fa sciogliere. Vedi, tu non usi mai termini a caso. Non usi un termine comune per descrivere qualcuno. Prendi quel termine e lo plasmi per i tuoi personaggi. Quanto sarebbe stato semplice lasciare “fianco a fianco”. Ma sarebbe stato scontato e tu scontata non lo sei mai perche da quel termine, ricavi il tuo termine. Ed è per questo che amo come scrivi. O almeno, uno dei motivi. E sono tanti i motivi.

Alla fine di questo conflitto con se stessa, Jayden “Si ripromise solo di vivere”, che è quello che fa un po’ sempre. Si ferma e si ripromette quello ed è da lì che riparte e va avanti.

Continuando in ordine, ecco che mi sorprendi di nuovo. Continuo a riportare tue frasi, perdonami, ma voglio essere sicura che tu colga ciò che voglio dire.
Jayden dice che – e cito – “Se c’era una cosa che avrebbe potuto immaginare e indovinare – era che lui la stesse già aspettando.” Ed è una cosa stupenda perché di quante persone possiamo avere la consapevolezza, la sicurezza, che ci stiano aspettando? Di quante persone possiamo dire che anche andando alla cieca, loro ci avrebbero trovato e atteso? E’ una frase di cui ho fatto tesoro e che mi ha fatto riflettere. Però – ed ecco il punto in cui mi sorprendi – quando lei arriva, lui non c’è. Non si fa vedere. Mi stavo già immaginando l’arrivo di lei e lui in riva al lago ad aspettarla e tutte queste cose perché mi piaceva troppo come idea però no. Non succede. Fai pure di meglio. Perché pensandoci Matthew fa così. Era giusto così.

Apro una parentesi, prima di tornare ai due, per apprezzare delle cose che scrivi in questo momento.
“Ma nemmeno quello servì a tranquillizzarla – nemmeno il vento, nemmeno un abbraccio, nemmeno niente.”
“Lo spettacolo del lago congelato. Era il segnale che anche la natura, a volte, sapeva fermarsi e aspettare, bloccare il suo corso e assaporare tutto ciò che aveva avuto la fortuna di inondare con i suoi profumi, e i suoi colori.”

Perché visto dai tuoi occhi, questo mondo sembra ancora più bello di quanto si pensi. Mi posso immaginare la solitudine che sente Jayden quasi come se fosse la coperta vicino a me in questo momento. E posso immaginare quel posto come se lo vedessi ogni giorno fuori dalla mia finestra. E’… woah. Non trovo le parole per spiegarlo diversamente.

“Lo stava facendo di nuovo. Stava aspettando.”
Per quanto desiderasse andarsene subito, per una persona come Matthew, sarebbe andata avanti a contare per molto tempo. Per quanto si possa odiare aspettare inutilmente, ci sono volte in cui non si può fare a meno. Ed è così frustrante per chi sa cosa significa aspettare invano.

Però lui arriva. Fa la sua comparsa. E allora le carte in tavola cambiano. Più entri nel territorio di Matthew, e più questo ti sembra vasto e inesplorato. Per ogni isola che scopri, si apre un altro arcipelago. Lo vedo così, io. Perciò quando si ha a che fare con lui è tutto un punto interrogativo. Però sono comunque nuove informazioni. Si è sempre avidi di informazioni su di lui.

“Quando riprese a studiarla, il sorriso tornò. E lei non poté farci nulla, non poté non pensare che aveva aspettato il primo suo gesto inconsueto per saltare fuori direttamente dal niente e coglierla nel bel mezzo della sua essenza più profonda. Soffiare il freddo tra le dita era un gesto che calmava lei, e che aveva calmato anche Max a suo tempo. Quello era uno dei motivi per cui – quando le temperature si abbassavano sotto lo zero – le piaceva respirare forte, far sentire che c’era, che amava vedere il disegno concreto di come fosse la vita che continuava a scorrere. Non bastava far uscire flebilmente un po’ d’aria dai polmoni, come faceva in tutte le altre stagioni dell’anno, no. Serviva qualcosa di più.”

Fai delle riflessioni davvero profonde, lo sai, sì? Jayden fa il genere di paragoni che potrei fare io. Solo che io li tengo per me e vengono persi nella mia mente. Mentre tu li descrivi in dettaglio e mi fai realizzare quanto possono essere magici.

Mi è piaciuto tanto il loro sedersi in riva al lago. Vicini. Toglie la tensione, lascia spazio alle piccole cose, ai pensieri, ai gesti.
“Trovò di nuovo i suoi occhi ad accoglierla in tutta la loro magnificenza. Erano belli, emettevano luce. Danzavano, addirittura. Ma non parlavano mai.”
E’ un po’ un’aprirsi silenzioso. Un inizio. E considerato il loro tempo insieme passato in precedenza, questo è un gran passo. Non hanno mai passato così tanto tempo insieme, soli. Nonostante il fatto che poi i toni si alzano e tutto, penso sia un nuovo passo l’uno verso l’altro. Per quanto Matthew possa dire di conoscere Jayden, quest’ultima riuscirà sempre a fare qualcosa al di fuori degli schemi che si è preposto. Altrimenti non ci sarebbe così interessato. La sua convinzione di conoscere ogni aspetto di Jayden lo limita un po’ e credo Jayden cerchi di fargli capire che lei non è una persona così facile da capire. C’è di più, c’è di più in lei. Forse è per questo che se la prende tanto con lui. Potrei sbagliarmi però, Lys. Dimmi se è così. Però ho questa impressione. Magari poi Matthew la capisce davvero in tutti gli aspetti ma dovrà aspettarsi delle sorprese.

Poi riprende il discorso del biglietto aereo. E qui un’altra freccia dritto al cuore che mi fa soffrire e piangere e morire dentro.
“Fino al giorno prima, era convinta di non essere partita per non rivivere quei momenti, momenti in cui era stata felice con suo fratello, con la sua famiglia, quando sentiva di avere ancora una famiglia vera. Si era trasferita a Coffer troppo presto per ricordarsi i primi anni di vita lì, ma si ricordava i momenti di ogni estate trascorsa in compagnia di persone che le volevano bene, in un modo tutto autentico. Non c’entrava che fossero parenti. Non c’entrava che fossero amici. Erano stati lì per lei, anche quando lei aveva chiuso i battenti e aveva scelto di allontanarsi da tutto. Da tutti. Ma ora? Aveva pensato che non fosse partita per quello che la aspettava a Ransom. E se non fosse partita per quello che c’era a Coffer? Se fosse rimasta inconsciamente lì per lui? Il desiderio che aveva, era realmente così forte?”
E tutto questo fa solo venire altri dubbi, fa crollare certezze e fa crollare lei. E fa chiedere a me quanto ancora non capisca la situazione, quanto ancora c’è da scoprire e da leggere su di lei.

Comunque poi si dovrebbe dare un premio a Matthew per essere riuscito a farla uscire dai gangheri. Penso di non averla mai sentita dire“Perché cazzo vuoi che me ne vada?”. MATTHEW MI STAI TRASFORMANDO LA RAGAZZA IN UNA SCARICATRICE DI PORTO. Mamma mia. No vabbe ma comunque ci sta. Cioè. È Matthew quello di cui stiamo parlando. Farebbe impazzire chiunque.

E Matthew poi dice che conosceva suo fratello e CAZZO LO SAPEVO. Lo sapevo che si conoscevano. Lo sapevo e te l’ho detto, ricordi?! SI CONOSCONO. Conoscevano. Minchia.

Okay, mi placo. Torno seria. Anche perché è un momento di intimità stupendo quello che descrivi tu. Pensavo davvero si sarebbero baciati e non capisco cosa li fermi. Hanno un rapporto strano. E non fraintendermi. Strano non è sinonimo di surreale. Strano nel senso che sembra quasi si stiano tirando indietro pur facendo passi l’uno verso l’altro. Non so nemmeno come sia possibile, davvero. Tutto il tempo che passano così è un alternarsi di passi avanti e indietro. Quando pensi si stiano per baciare, non si baciano. Quando pensi stiano per lasciarsi, restano. Poi anche il modo in cui Matthew parla. Matthew non vuole farla scappare sebbene Jayden arrivi al punto di dire a se stessa che avrebbe fatto bene ad andarsene all’inizio. Ma Matthew sa praticamente incantare con le sue parole. E credo che Jayden sia davvero un punto fisso per lui.

“Quella voce dentro di lei – quella che non avrebbe accettato nessuno, nemmeno lei stessa – prese a vorticarle violentemente in testa. Eppure in uno slancio di fiducia – di illusione – seppe che lui non l’avrebbe mai lasciata andare via. Perché era già lì. Lui non l’avrebbe lasciata andare. Non l’avrebbe mai lasciata partire.
Non è così?
“Vai. Torna a casa.””

Quanto sono forti queste parole. Sembra quasi che Matthew voglia darle una via d’uscita. Perché sa che Jayden la prenderebbe e allora gli concede questa cosa. Magari però Jayden aveva solo bisogno di un “resta” piuttosto che di un “vai”. Ma questo non lo sapremo mai. E hai ragione, sai? A dire che non avrebbe potuto andare in un altro modo. Non riesco ad immaginarmi una fine diversa. So di aver detto che immaginavo magari il loro incontro diversamente e tutto il resto, ma sono solo mere speranze. Se guardo nell’animo di Jayden, capisco che così doveva andare. Se guardo nel tuo di animo, capisco che non potevi fare diversamente che scrivere questa scena esattamente così.

Cambia scenario.
Jayden torna a casa.
E tu torni con quelle frasi che potrei incidermi sulla pelle e che di sicuro sono già incise nel mio cuore. Te la cito tutta:

“Prese la decisione di tornare a guardare l’alba. Le mancava quella sua strana e coraggiosa abitudine. Sentiva la mancanza di così tante cose, che aveva perso il conto. Sentiva la mancanza di essere vulnerabile, senza farsene una colpa. Quella sensazione di abbandono, che veniva spesso a visitarla, che le suggeriva che era un essere fragile e prezioso, ma che non doveva temere, perché qualcuno l’avrebbe protetta.
Qualcuno come suo fratello, forse. Lui era sempre stato perfetto – impeccabile – per quel genere di compito. Anche quando la sgridava mentre lei credeva a troppo, e sembrava sgretolarsi piano – svolgeva il suo compito in un modo così sottile e pulito – che lei ogni volta tornava in piedi, pezzo dopo pezzo. Come se non si fosse mai nemmeno provata a distruggere.
[…]
La verità è che quella sensazione di abbandono, lei non la provava più – non voleva più provarla. E se la sfiorava anche solo di striscio, la cacciava via malamente; non accettava più di sentirsi vulnerabile. Non lo accettava, e basta. Soprattutto non adesso che non c’era nessuno a proteggerla – come in passato. Non si poteva permettere un’altra caduta. Così, quando sentiva le ossa raggelarsi e cominciare a singhiozzare, si sedeva e cominciava a respirare forte – per sentire che stava vivendo, che non aveva bisogno di lasciarsi andare per poterlo fare nel modo migliore. Andava bene cedere, ma non davanti a qualcun altro; andava bene sfogarsi, ma in assoluta solitudine, minacciando anche solo la sua stessa immagine, se necessario. Niente più scenate; niente più bugie; niente più fraintendimenti. Lei non era più quella di una volta: era una persona diversa.”

Non so davvero se riesco a commentare questa cosa. Penso che non lo farò. Rovinerei solo la perfezione. E non lo dico per dire, non è un termine a caso. E’ penso il pezzo che più mi ha preso di tutto questo capitolo che con il mio cuore ha giocato parecchio.
Jayden è tornata nel suo rifugio, da sola, in balia di tutta quella valanga di emozioni.
E appena pensa che passerà il resto della giornata così, ecco che squilla il telefono. Qui mi complimento con te per riuscire sempre a spingere nuove emozioni. Ci hai appena fatto crollare nel baratro della solitudine, e quando stiamo per rassegnarci a questo, tu ci risollevi. E questa volta sono proprio i ragazzi a fare la loro comparsa e a migliorarle in qualche modo l’umore. Quanto sono idioti. Mi chiedo quando ho iniziato a desiderare la loro comparsa perché ora che sono qui, ora che parlano al telefono con Jayden, mi fanno capire quanto mi ci sono affezionata.
E Jonathan è un’idiota. E Edward è un angelo, sempre pronto a difenderla.
Non si possono davvero odiare. Nonostante tutto hanno continuato a coinvolgerla, chiamarla, ancora e ancora. Continuano ad invitarla con loro e prima che potessimo rendercene conto, Jayden ha già iniziato a costruirsi una vita intorno alla loro presenza. La fanno sorridere. Quanto dolce è?

Poi c’è questa parte, in cui Jayden dice: “Agognava una piega da così tanto tempo, che quando gli eventi della sua vita finalmente riuscivano a piegarsi in una certa maniera, non le andava più bene. Rivoleva indietro la sua piatta vita, fatta di piatti tentativi di riprendersi.”

E so di essere monotona ma Jayden potrebbe essere il mio Io, per quanti pensieri condividiamo.

A proposito del finale. Max che fa la sua comparsa. Ora sai come farci male, quindi fai comparire Max ovunque e sai quanto ti odio per questo? Voglio piangere, PIANGO. No ma davvero. È stata la ciliegina sulla torta. Pur non essendoci più, è ancora il suo punto di riferimento. Lo cerca ancora, ci pensa ancora, pensa ancora di deluderlo e tutto. Credo sia normale, in questo non posso immedesimarmi. Ma lo sento, lo percepisco. Ma finalmente Jayden, che crede di non avere una casa, realizza invece di averla. E sì, famiglia non è per forza il legame di sangue. Famiglia sono le persone che stanno al suo fianco.

“Vai. Torna a casa.
Ci sono già”

Basta. Piango.
E’ stato troppo. Troppo di tutto. Troppo bello, troppo stupendo, troppo meraviglioso, troppo doloroso, troppo boh, troppo. Per il mio cuore. Mamma mia, davvero. Come sto vivendo senza sapere il seguito di questa storia io non lo so.

E ho una sola ultima scusa da porti. Tra una cosa e l’altra ci ho messo tipo una settimana a recensire tutto e magari alcune parti sono scollegate tra loro o cambio tono o cambio modo di scrivere, non lo so. Se qualcosa stona, magari è perché non l’ho fatto tutto di fiato come al solito. Però posso dirti con certezza che ‘tutto d’un fiato’ descrive come ho letto il capitolo appena uscito e davvero, non smetterò mai di dirlo: Come scrivi tu, come mi colpisci tu, non lo fa nessun altro.

Con questo termino questo poema. Ti faccio ancora le mie congratulazioni e non mollare, Lys. Non farlo. Tu hai aspettato me. Io aspetterò te. Ma non molliamo. Mai.

Con affetto e dopo una lunga attesa,
finalmente,
Olly.

Ti voglio un mondo di bene.

Recensore Junior
19/04/16, ore 04:06
Cap. 12:

Ho un vuoto, un buco proprio qui dove dovrebbe, dicono, esserci il cuore. Mentre leggevo mi venivano così tante cose in mente da dire, da dirti, da scrivere, ma quando sono arrivata in fondo... Max, Max mi colpisce, mi destabilizza, quando solo leggo il suo nome il mio stomaco si contrae, sentendomi a volte anche così stupida per continuare ad emozionarmici, per continuare a rinfrescare la memoria con quella M che ci lega, ancora una volta, non mi stupisco nemmeno più. Mi viene da piangere, veramente, il magone che non riesco mai a mandar giù e mi faccio rabbia perchè quando penso a lui e mi abbandono al pianto mi sento debole, mi sento fragile, incapace di superare il corso della naturale (Bines mi direbbe che non esiste la naturalezza, che creiamo noi gli eventi e cazzo, perdonami, ma non hai idea di quanto io sia d'accordo!) vita, ma io non ci riesco, non ci riesco ad andare avanti come prima, cammino, costruisco il mio futuro, ma l'ingranaggio è spezzato e nessuna vite riesce ad aggiustarlo...
Così Jayden, lo so che si sente così, e la tua grandezza in questo capitolo mi destabilizza, mi lascia un vuoto, un buco. Me l'hai strapato te il cuore, non è vero? Puoi tenerlo, puoi farne ciò che ti pare, ma non riesco più ad esprimere cosa volevo dirti perchè questo capitolo è arte, ARTE PURE, la raffinatezza trasportata nella vita quotidiana racchiusa con una ghirlanda di magnificienza che solo a te spetta che solo le tue dita creano.
Dio. Lo so, abuso di questa parola, ma cosa sei stata? Dalle prime righe, dal ritmo lento e dolce di un risveglio ansioso, cavolo come mi son rivista in lei, odio l'ansia eppure è parte di me, tutt'ora in questi giorni che sai che Mercoledì salg a Milano ed ogni giorni mi sveglio con lo stomaco ridotto ad un pugno...
"mi presti le tue ali. Solo per un minuto." Ti amo, ti amo come si ama il proprio riflesso quando ci si piace, quando siamo ciò che stiamo cercando. Le fate, le ali, il desiderio fanciullesco che la riscuote, chiedendosi cosa faccia lui, se sia in ansia come lei, se stia aspettando addirittura, se sia in fermento quanto lei. Non so quanto potrei citare, questo capitolo lo voglio incorniciare,otrei citarti ogni parola, ogni frase... Non lo ha detto a nessuno, certo, come biasimarla, quante volte mi è successo, ti è successo, ci è successo?
"ripromise solo di vivere – quello che si era ripromessa paradossalmente da tutta la vita ma che non aveva mai nemmeno considerato di fare – troppo presa da tante cose che con la vita non si incontravano neppure, che non avevano niente in comune. Si ripromise di andare – vivere – tornare."
Sublime, eccelso. Cosa dici? Ma come fai, Chiari, come ci riesci? Cosa aspetti? Mi credi se ti dico che mi stai spiazzando come mai, che mi lasci senza parole, con la mente libera da ogni pensieri se non dall'elegante armonia di tutto io capitolo? Mi credi se ti dico che non devis mettere mai, che devi continuare. Mi credi se ti dico che io non riesci a crederci che sia tutti così reale, così bello, che non credo di aver mai letto qualcosa del genere prima d'ora?
"sei strana" eccolo. Ti evito la citazione, perchè citerei tutto. Sono in confusione, totale, davvero, perchè è fantastico tutto quanto.. Il suo contare, il ripromettersi di andarsene, non ci crede che ci sarà e lì per lì non lo credevo nemmeno io.. E poi eccolo, grazie, che bello, sì. La stava aspettando, la osservata, in disparte, silenzioso spettatore fra le fronde del salice, godendosi dei gesti più spontanei di Jayden, dei suoi piccoli riti scaramantici che non mostrebbe a nessuno, vergognandosene.. Lui glieni ruba, beffardo, e si diverte un sacco, per tutto il tempo. Amo, amiamo, questi tipi, anche Jayden eppure lo odia, giustamente, perchè farebbe impazzire tutti quanti, perchè come puoi rapportarti ad uno così? Come fai? E lei gli tiene testa però ed io ne vado fiera perchè io sarei già scappata, lei lo affronta di petto cheidendogli perchè e non fare il finto tonto, Bines, sei un furbo di prima classe lo sappiamo tutti..
"“Non pensare, Harris. Per una volta, limitati a parlare.”

Jayden scosse la testa. “Non so cosa dire.” Bugiarda. “Penso che non ti conosco, non so niente di te. Penso che quello di adesso è il discorso più lungo che tu abbia mai fatto con me fino ad ora. Penso che non saprei da dove cominciare. E penso che non sarebbe naturale.”"
Amo ogni loro scambio di battute dal primo momento ad ora e lui mi colpisce, dicendole la verità, che non fanno che battibeccarsi, ma non smettete, vi prego, io ci impazzisco su queste cose, io vorrei potervi conoscere e ridere leggendovi la passion e negli occhi, ma un insulto sulle labbra perchè è quello che tiene viva la fiamma, è quello che ci vuole. Io lo voglio, quindi non farli smettere, so che è così perchè tu sei magistrale, tu sei una folle, una perfetta scrittrice e ti prego non smettere,non smettere...
E lui le chiede di non pensare, bravo Bines dillo anche a me ogni tanto, non ho mai amaro Matthew come in questo capitolo, ma qui lo venero, me ne sento ammaliata come Jayden, riesco a sentire l'intensità dei suoi occhi, della sua presenza angiolesca, di tutto quello splendore che io non potrei mai sostenere, ma che Jayden può perchè è così pura, così candida da accecarmi con la sua ingenuità...
E non posso non continuare a citare, perdonami, ma come si può..mi sento troppo coinvolta, vorrei rileggerlo da capo mille e mille altre volte perchè è tutto così magnifico, Dante direbbe di sentire un coro angelico sotto ed io lo seguo a ruota, ti giuro che lo sento, io lo sento...
"Penso? Pensa a me?
L’immagine del soldatino che aveva acquistato prima di uno dei loro incontri casuali le invase la mente, senza un motivo. “Dobbiamo parlare proprio di questo?”
“Se pensi che ti chiederò le solite cose su cosa fai nella vita, chi frequenti, sulla tua famiglia” il suo sguardò la trapassò, non le lasciò scampo “hai sbagliato persona. Quello non sono io.”
Una cosa l’ho capita in tempo, allora.
Devo dire qualcosa, seriamente? Cosa devo aggiungere? Amo il modo di Jayden di domandarsi le cose, stupita, ironicam sarcastica.. Pensa a lei? Cavolo sì, lo fa, dai che lo fa... Eppure ci sono così tante cose irrisolte, così tanti arcani da svelare..
E lui si conferma quello che amo, dannazione, quello che io cerco nella vita... Non le chiederà le solite cose, lui non è il solito, non è scontato, cazzo, ma come si vive? Ma come si respira? Io non lo so più.. Ed è solo opera tua, renditene conto, nel vero senso della parola, Chiari, goditi di questo tua splendore!
Il crescento continua, la loro conversazione serrata, e si giunge lì, si scopre qualcosa.. Matthew conosceva Max. Ma è solo questo? Solo questo filo lega Jay e Bines? No, non è solo questo, tu non sei solo questo, Matthew non lo è e me lo farebbe notare all'istante, lo so. Sono così veri, così reali, sembrano miei amici, sono io la pazza, non Jay..
"Jayden non chiuse gli occhi, nemmeno quando cominciò a realizzare che lui l’avrebbe potuta baciare. Voleva vedere le sue labbra poco prima di posarsi dolcemente sulle sue. Avrebbe voluto assaporare ogni minimo movimento, non separarsene più." - sono così estasia nel rileggere queste parti che ti giuro che un commento non mi esce, rovinerei il tutto, rovinerei la loro atmosfera, la loro sintonia... E come ci ho sperato in un bacio, lo giuro, da morire! Eppure no, non è così semplice, lodice anche lui, sembra ricarcare ogni mio pensiero oggi, me ne sento onorato a dir la verità, non lo merito io...
Tutto si interrompe, tutto si sgretola ma va bene così, va bene così, vorrei che non finisse mai, vorrei poter leggere ogni ora di loro due, di tutti gli altri, vorrei conoscerli davvero, la voglia di stringerli e toccarli e poter dire "siete proprio voi, siete come vi ho immaginato" ad ogni pagina acquista sempre più spessore..
Jayden la abbraccerei cercando di farla ridere perchè in fondo il cuore malandato lo riporta sempre lei, trascinandosela a casa insieme alle sue lacrime che non vuol cacciare davanti a tutti, perchè sì è giusto, o non lo so, ma io sono come lei qui, comprendendola fino in fondo...
Ed è tutto azzeccato. Magnifico, emozionante.. Benedict, che tocco di classe, amo quell'uomo! Sherlock, già solo a citarlo mi esplode il cuore, sempre ammesso che ce l'abbia ancora uno... È tutto perfetto, s u b l i m e, pgni frase, ogni parola messa al punto giusto agganciando la chiamata allo show...
Questa parte l'ho adorata, King mi è piaciuto un sacco, il suo modo elegante dk scherzare, la sua premura, prelccupazione che stupisce me, stupisce lei e mi fa commuovere proprio come Jay perchè alla fine ogni eroina ha il suo lieto fine ed in questo capitolo se lo prende tutto sentendo l'affetto di quel gruppo di ragazzi che sembrano cinici e distaccati, ma tengono a lei.. Almeno si spera, io lo credo, sono ottimista..
Natale, Natale, il fredo, grazie! In questo momento mi hai regalato la sensazione di dicembre che mi manca, mi manca così visceralmente da star male al solo ricordo del freddo, del grigiore, delle luci.. Grazie! Noi anime fredde, ma non per quello, ma perchè l'inverno ci appartiene, è dentro di noi..
La festa, sì, sto scrivendo sconnessamente lo so, perdonami, ma sono troppo, TROPPO euforica ed io non resisto! Jack che compare ed io muoio un po', alla fine cede ed acconsente, ma si chiede cosa farà Bines con una certa irruenza da rischiare di farsi scoprire, ma King non è Matthew e non se ne accorge, per fortuna o forse no..
Ioriesco a sentire le risate delle show con Ben mentre Lucifero miagola in sottofondo richiamanod le attenzioni dell padrona in una visione troppo reale di una me che rincasa che io non riesco a sopportarlo chiedendomi cosa tu stia facendo, vuoi forse uccidermi? Va bene, da te lo accetto, davvero..
Grazie.
Grazie lo ripeto ancora. L'ultimo sogno albeggiante l'ho già commentato, non riesco a ritornarci sopra, lo spessore di quel momento è troppo per me, troppo per qualsiasi parola, basta solo leggerlo.
Io non riesco ad aspettare adesso, come faccio, dimmi come faccio? La festa, LA FESTA. io impazzirò prima di allora, ma va bene, ne varrà la pena se troverò un capolavoro del genere ad aspettarmi, va bene, ne varrà la pena. Tu la vali, la vali come nessun altro, stento a credere tu sia reale, ma in ogni caso grazie per aver deciso di mostrarti a me (come Cris con Elyna, il suo personale spettro che si mostra quando vuole), okay, vaneggio... Ma sei fantastica, una raffinata piuma sulla pelle, una bellissima buonanotte, non potevo chieder di meglio.

Ti aspetto, con ansia, la stessa ansia che attanaglia Jayden, a lunedì, a domani, a sempre.

Un bacio, grande, immenso, grazie per essere così pura, come Jay, così bella.
Sei vita.
Un bacio, ancora, tua V.
(Recensione modificata il 19/04/2016 - 04:11 am)

Nuovo recensore
18/03/16, ore 00:24

Ehi Lys! Non sai quanto mi mancava scriverti. Mi sembra sia passata un’eternità da quando ti ho recensito l’ultima volta e no, non è dovuto al “ritardo” che pensi di aver fatto. È semplicemente un’impressione sciocca di una ragazza impaziente di mangiare le pagine di questo futuro libro che avrò nella mia collezione. Perciò sono corsa qui il prima possibile e beh, ora ci sono. Non ho dimenticato che ancora devo recensire come si deve il capitolo precedente perciò penso sia tempo di tagliare il silenzio e lasciar spazio alle emozioni, quelle emozioni fuori controllo che non sapevo esprimere prima di adesso. Apro quindi questa piccola parentesi e inizio commentando il capitolo dieci. Se non ti spiace. Ma so che non ti spiace, quindi lo faccio e basta.

Che dire. Mi hai colpito. Colpito e affondato. Con tutti i tuoi sentimenti, la tua scrittura, la tua vita. Perché questa storia è vita, non posso definirla in un altro modo. Hai da subito introdotto un nuovo personaggio che, seppur nuovo, c’è sempre stato e ha sempre fatto parte di Jayden. E’ come se tu avessi lasciato pezzettini qua e là di lui e ora li avessi raccolti in un unico, grande, capitolo. Eppure si è sempre sentita la sua presenza, si è sempre sentito parlare di lui nella testa – e nel cuore – di Jay, quindi è un po’ come ritrovarlo.

Devo dire che l’inizio mi ha lasciato un attimo perplessa. Mi spiego. Entra questa persona e subito ha un impatto enorme su di lei. Ma lei lo conosce, le è mancato. E cercavo di collegarlo a qualche volto già noto ma nessun nome compariva, e non ero certa di chi fosse. Ma come ho già detto prima, mi pareva di conoscerlo già, il che mi ha confuso ancora di più! Ti dirò che arrivata all’ultimo pezzo tutto si è finalmente collegato e la sofferenza di Jayden mi è entrata addosso con la violenza di un’onda che si infrange su di uno scoglio. L’ho sentito in tutte le fibre del mio essere e ho capito ciò che all’inizio mi sfuggiva.

“[…] come se fosse questione di vita. Oppure di morte.”

Solo questa frase in sé avrebbe dovuto farmi collegare i pezzi ma parte di me ancora non era del tutto pronta. Ti ho tanto tartassato nel voler sapere la verità e ora che la conosco, e non posso più rimangiarmela, ci devo fare i conti pure io.

“Perché non era pronta. Non era pronta a parlare. Non era pronta a lui. Non era pronta a nulla che lo riguardasse, nemmeno da lontano. Eppure era lì. E doveva farci conti.”

La sua presenza è sicurezza e angoscia nello stesso istante e non so come faccia Jayden a gestire questo. Forse non lo gestisce. Forse se lo è trovato alla porta di casa proprio perché non ci riesce. Oppure cerca di uscirne a modo suo, con il suo percorso, la sua strada. Mi sembrano tutte alternative plausibili. Ed è dura. È dura leggere di questo. Questo incontro, questo scambio. Questo scambio di vita/morte, realtà/immaginazione, gioia/dolore.

Max è una grande persona a mio parere. L’hai reso grande, speciale. Unico. So che come parola ‘unico’ suona molto banale visto che siamo tutti unici e blabla, però mi sento di usare questa parola. È insostituibile, ecco. Nella vita di Jayden di sicuro. Amava la sorella, il loro rapporto è vero e leale. Lo scambio tra loro mi fa capire quanto erano veramente legati, quanto Jayden dipendesse, in parte, da lui e quanto si sente persa, smarrita.

“Non importa dove io sia. Lo sai che alla fine, ti trovo sempre.”

Il discorso dei mondi mi ha colpito un sacco. Mondi con porte aperte e mondi invisibili. Mi chiedo di che mondo sia io. Faccio sempre questa cosa dei paragoni con i personaggi che amo. Mi paragono a loro. Se Jayden è cosi, io come sono?

E la sua risata. Quella risata amara, caratteristica di lui. “Aveva riso in quel modo. Perché poi l’aveva abbracciata. L’aveva protetta.” Vedi, sono queste piccole frasi, unite a questi stupendi discorsi che fai, che mi lasciano i cuoricini agli occhi mentre ti leggo. E’ la frase giusta al momento giusto, il discorso meraviglioso al punto del racconto giusto e via così. Rendono tutto così piacevole.

“Anche dopo tutto quel tempo, lui era in grado di sorprenderla.”

Nel rileggerlo, qui mi sono salite le lacrime. E’ così duro. E triste. E ingiusto. E triste. Triste due volte perché sì.

“E’ scritto nelle stelle!”

E qui, qui tutto ha ancora più senso di prima. Il motivo per cui le stelle, per Jayden, sono sempre rimaste spente, buie. E’ un argomento che va avanti dal primo capitolo praticamente e finalmente se ne sa di più e non può che far più male.

Anche adesso, a distanza di giorni che non lo leggo, sento il cuore stringermi nel petto. Come si sopravvive a un dolore simile?

Il finale è il momento più struggente di tutti. Eccolo qui cosa tormenta Jayden. In tutti i suoi dettagli. In tutti i suoi dolorosi ricordi. Il rapporto tra loro, descritto dalle tue abili mani, è ancor più vivo e reale. Li vedo, Lys. Li vedo davanti a me che bisticciano, che parlano, che cercano di aiutarsi. Uno la spalla dell’altro, in qualche modo. Perché non credo sia solo Jay ad aver bisogno di Max. Era sicuramente anche il contrario. A modo suo pure Max aveva bisogno di sua sorella e se le cose fossero andate al contrario, ne sarebbe stato devastato in pari misura. Non lo so Lys, tutto l’ultimo pezzo ti mozza il fiato. Non posso nemmeno citarti una qualche frase perché citerei tutto. Qualche frase più di altre magari ma non posso davvero spezzettarlo. Posso solo dire che ho colto i richiami ai capitoli passati, quelle piccole cose sparse in dieci capitoli di qua e di là che servono a ricollegare tutto a quest’ultimo momento. E’ tutto un intreccio che parte da questo momento e si dirama nella storia, influenzando ogni cosa. Tutti i momenti in cui Jayden si è rattristita improvvisamente ora sono chiari. Così come ciò che prova. Così come ciò che provi tu.

In ultima, per alleggerire il tutto, ti parlerò del pezzo a metà. Non ho molto da dire, solo che ci sta benissimo. Ti dà un attimo di respiro, perché altrimenti tutta quell’angoscia non sarebbe stata gestibile. Ti blocca i pensieri, ti distoglie per un attimo dal problema, ti distrae - perché è anche questo uno dei poteri di Sophie – e ti dice “Respira un attimo, riprendi fiato. Preparati.”

Seppur inizi con una semplice serata tra ragazze, già dal “Grazie” a Sophie si sente il tono cambiare. Ma non negativamente. E’ un momento di sincerità. Sa di sincerità questo capitolo, ecco. Con l’arrivo di Matthew, invece, il quale più passa il tempo e più mi trasmette sicurezza (si okay, l’ho ammesso, uffa), tutto si fa ancora più “intimo”. Lui vede lei ballare. Lei scopre che Joe è suo zio. E queste sono nozioni di poco conto ma sono comunque nuove realtà dell’altro che si scoprono. Altre rivelazioni. Nuovi pezzi di personalità, nuove informazioni. Mi piace. Mi piace che ci siano dei capitoli pieni di domande e poi ci ritroviamo davanti ad un capitolo pieno di scoperte, anche se c’è ancora molto da dire e da esprimere.

“Matthew ricambiò il suo sguardo. Per un momento – o forse solo un millisecondo – Jayden giurò che le sue labbra ebbero un fremito – come se volessero muoversi senza il suo consenso, e dirle qualcosa di stupido, di sciocco – di dolce – che avrebbe confermato la sua vulnerabilità, tutta quella racchiusa in una crepa. Fu solo un attimo fugace. Fu ancora solo nella sua testa.
Quella volta, si voltò, e se ne andò – lontana – prima di illudersi della veridicità di quel pensiero assurdo. Perché non era reale. E la realtà, quei giorni, era l’unica cosa di cui aveva bisogno. Dopo le parole di Matthew dell’ultima volta, le era venuta un’insana voglia di prenderla a due mani, e affrontarla. Avrebbe aperto la sua mente di nuovo, forse. Lo avrebbe fatto, forse.
Si ripromise di farlo.
Quella sera stessa.”

E questa è la frase che più mi ha lasciato in sospeso di tutta questa vicenda. L’inizio della verità, della tortura. Da dove la Jayden che ho conosciuto in questi capitoli ha avuto inizio.

Ecco Lys. Qui chiudo la mia parentesi sul capitolo dieci e inizio con quest’ultimo capitolo. Ti verrà una mega recensione ma ehi, dovevo parlarti per forza del dieci altrimenti non mi sarei sentita completa.

Okay, quindi.

“Era arrivato dicembre, in punta di piedi, e lei non se n’era accorta. Lei, che amava quando il freddo la pungeva forte per abbracciarla, non aveva ricambiato. Erano state settimane in cui aveva provato invano ad abbracciarsi da sola, a sognare, e a ripercorrere sentieri di un futuro passato. Ma alla fine, si era ritrovata sempre nello stesso punto, a guardare la cima di un paesaggio che non sapeva nemmeno se facesse più parte della sua vita. Se fosse davvero quello che voleva raggiungere. Perché i sentieri si trasformavano in abissi, e tutto si capovolgeva, fino al punto in cui non sapeva più per quale direzione proseguire.”

Certo che se inizi già con una frase simile, mi metti veramente in difficoltà! È come se stessi descrivendo me. La sento quasi mia. Jayden si sente così e non posso che essere empatica nei suoi confronti. Tutto quel rivivere la presenza di Max nella sua vita l’ha veramente scossa e piccola che è.

Amo la tempestività di Sophie. Appena sente parlare di ‘festa’, chiama subito Jayden. E lei piccina cerca pure di resisterle ma si sa che Sophie non cede quando è sicura di essere nel giusto. E diciamocelo. Jayden ha veramente bisogno a volte di qualcuno che la stimoli ad uscire. Però Damien sta sempre in mezzo. Io sono sempre stata gelosa dei fidanzati delle mie amiche se devo essere sincera. Amo i momenti tra me e una mia amica, ma le cose a tre con il fidanzato proprio non mi vanno giù! Quindi Damien deve sparire e lasciar parlare le due donzelle senza intromissioni!!!

Che poi, Sophie che chiama per cognome Jayden mi ha sempre divertito. “Oh, Harris” Me la immagino mentre dice sta frase e sorrido!

“Di chi stiamo parlando?”
“Della band di Matthew.”

E qui parte cuore a mille e figaggine. Suvvia Jay, sappiamo tutti che hai detto sì solo per vedere quel bellimbusto su di un palco mentre canta. Lo nasconde pure bene, ma NOI SAPPIAMO LA VERITA’.

“E la vuoi sapere un’altra cosa? Tu verrai! Sii sorpresa adesso. Fai finta di essere sorpresa.”
“Penso proprio che non verrò, invece! Ta-da! Tocca a te essere sorpresa, ora.”

Dai, le amo. Non mi potrò mai stancare di loro. Le amo, le amo, le amo, le amo.

Che triste però che riescano a vedersi poco. Ho bisogno di più Sophie/Jayden nella mia vita. E a proposito di questo. Per quanto io abbia amato pure la presenza di Lizzie (OMMIODDIO E’ LA SORELLA DI MATTHEW), perché Sophie è sparita così quella sera?!? Uffa.

Quindi ecco. Jayden Harris parteciperà all’evento.

“Challenging Riddle”. Mi chiedo perché questo nome.

Tornando a Lizzie (LA SORELLA DI MATTHEW AIUTO) è troppo adorabile.

“Una voce che la chiamò semplicemente come preferiva essere chiamata.”

Me la immagino mentre cerca di attirare l’attenzione di Jayden sbracciandosi in quella maniera. All’inizio pensavo fosse un po’ timida a dire il vero, però a quanto pare è un ambiente in cui si trova a suo agio. Oppure non lo è affatto. Lo scoprirò solo conoscendola meglio.

E quel “Allora esisti, esisti davvero” è una cosa in sé molto bella. Non so come definirla o come spiegarmi. Però sin da quando è apparsa, aveva quel qualcosa di “angelico“ che faceva dubitare della sua esistenza. Ma ci ha sempre sperato Jayden. Di rivederla, di rincontrarla e tutto il resto. E lo trovo meraviglioso, non so. È come se l’avesse sempre aspettata.

“Non avrebbe saputo esprimere a parole il loro colore, lei che di parole ne era piena fino a scoppiare.”
“Non aveva niente di ordinario, ma ti faceva comunque sentire a casa. Al sicuro.”

ED ECCO. ECCO LA RIVELAZIONE. OMMIODDIO. ELIZABETH BINES. È SUA SORELLA. COME PUO’ ESSERE. OMMIODDIO E’ SUA SORELLA. Ma sei seria. Ommioddio.

Però non capisco quando dici che le sembrava di conoscerla da sempre e che era vero che la conosceva da sempre. Ti ho già sclerato in chat con il mio pensiero e qui devo mantenere un profilo serio e costruttivo (ma quando mai) perciò evito di riaprire il discorso ma DEVE ESSERE COME TI HO DETTO CHE E’ PER MESSAGGIO. Per forza.

Con l’inizio del concerto c’è solo da perderci la testa. Abbiamo capito che i Bines sbrilluccicano - e beata Jayden che si trova in mezzo a loro - ma Matthew, che si trova nel suo elemento naturale, è del tutto fuori controllo. O meglio. Le emozioni di Jay per lui lo sono. Le parole del testo, la sua voce, il suo carisma. È come se lui si stesse finalmente lasciando andare. Perché si sa, la musica è un po’ come la scrittura. Una persona ci riversa se stesso con la sua voce o il suo modo di scrivere. Quindi è come se Jayden lo stesse vedendo per la prima volta e penso che finalmente abbia capito a cosa si riferisse Elizabeth quando ha detto: “Sai, ogni volta che suona, non posso dire che mi trascini, questo no. Ma mi ricatta sempre in modo subdolo – così subdolo – da non farmi nemmeno accorgere che lo stia facendo, effettivamente. Immagino sia parte del suo fascino”.

Vorrei sentire la loro canzone!! Voglio il loro CD Lys. Me lo regali? Anzi. Me lo incidi e poi me lo regali? Dai!

E’ stupendo che descrivi il rapporto tra Matthew e Elizabeth come “amore incondizionato”. Non vedo l’ora di conoscerli meglio. In più hai già descritto in cosa si somigliano ed è una cosa così dolce. Immagino che se facessimo notare loro quanto in verità si somigliano, risponderebbero che non si somigliano affatto anche se in verità, sotto alcuni aspetti, sono due gocce d’acqua.

Poi qui si apre una piccola nota dolente. Arriva Sophie e chiede a Jayden come è arrivata fin lì. Maledetto incidente. Sophie è pure dolce che si offre di guidare al posto di Jayden ma vedere quest’ultima in queste condizioni mi spezza il cuore. Sophie sa bene che delle volte deve lasciar fare Jayden di testa sua. Quando dice che se ne esce a fumare non sta scappando. Non è che non voglia stare con lei e farle compagnia. Credo ci sia di più di questo, una comprensione tra loro molto più intima. Soprattutto perché Sophie aggiunge quel “Quando vuoi, sai dove trovarmi”. L’ho detto prima già. Sophie sa quando può puntare su una cosa e insistere e quando invece mollare la presa e lasciar a Jayden un po’ di respiro. Non so, credo che questo sia uno di quei momenti. Non può sempre essere Sophie a correrle incontro. Deve essere anche Jayden a fare un passo, in caso di aiuto. In ogni caso, Lizzie si rivela una salva serata. La scena in cui si stringono per mano l’ho amata. Penso sia il pezzo che preferisco, forse per la sua dolcezza, non lo so. L’empatia di Lizzie è di gran conforto. E pure Matthew ci ha messo del suo.

“Quando tornò a guardare il palco, si accorse che Matthew guardava verso il loro tavolo – verso di loro. Cantava. Seppe di essere lei il centro delle sue attenzioni, solo quando Elizabeth si voltò di nuovo, a guardarla. Quando le strinse una mano tra le sue.
“Andrà tutto bene”. Non si rese conto se le rivolse davvero quelle parole, oppure se fu solo telepatia, quella che c’era stata tra loro fin dal primo istante. Lei era l’unica che si accorgesse veramente di ciò che sembrava accaderle.
Dentro e fuori.”

E ora torna il bello. Jayden incastrata da Lizzie. Quanto la amo quella ragazza. E quel “Mattyyyy”. Ti prego. Ora lo chiamerò così per sempre. E fu così che Jayden venne coinvolta nel diabolico piano di Lizzie in cui Matthew sarà il protagonista secondario. La voglio incoronare “Diavolessa dell’anno”, con tanto di occhi da sognatrice. Davvero, la amo.

Le due ragazze si conoscono da poco eppure hanno già un’intesa particolare. E Jay già si preoccupa per lei. La cosa del “messaggiami quando arrivi a casa” è una cosa che avrei chiesto di fare pure io!

“E solo a quel punto, si mise ad aspettare.”

Eccolo. Il momento bugia. Matty che scopre l’inganno della sorella malvagia. Certo che reagisce anche bene! Anche se credo sia solo abile a nascondere ciò che prova. Magari pure lui, sotto sotto, in fondo in fondo (tanto tanto in fondo), sta urlando di gioia per dover accompagnare a casa Jayden e passare un po’ di tempo solo insieme a lei.

Che poi, cos’è questa storia dell’invito??? Ommioddio questi si sposano e io non sono stata invitata al matrimonio.

Qui c’è tutto un passaggio che voglio condividere con te.
“Tu sei un enigma che tenta di risolvere un altro enigma. Non sei niente, di quello che sembri.”
Queste parole rimasero così, impresse nella sua mente. Nello stesso attimo in cui le pronunciò, seppe che le sarebbero comparse in tutti i suoi sogni possibili e immaginabili, da lì in avanti.
Una persecuzione perenne.
Fu in grado di colpirla nel profondo. Faceva parte di qualcosa di così speciale – così unico. […]
No. Matthew non era niente – niente del genere. Niente che si adattava all’aria comune – aveva una nicchia che si era scavato tempo addietro – da sé. Jayden avrebbe dato tanto per sapere come e in quale occasione precisamente.”

Non lo so, è un passaggio stupendo. Potrei davvero abituarmici a loro due insieme. Hanno un che di intrigante.

“Ci si può davvero sentire meno soli in compagnia della propria risata?”
“Non era più sola.
Non lo sono più, amore mio.”

Quanto è bello ciò che scrivi Lys.

Guarda non mi resta che parlarti di una sola cosa. Jace. Non so ancora come esprimermi a riguardo. È un altro personaggio interessante che sono sicuro non sia lì solo per fare numero. Ed è pure un rubacuori! Un bel binomio insomma! Quindi appunto, dovrò conoscerlo meglio. È abbastanza accattivante, anche se non è proprio il mio tipo. Ma chi lo sa! Tu sai farmi cambiare idea con ogni cosa!

E sono finalmente giunta alla fineee. Non so che altro aggiungere se non che ti faccio le mie più sincere ed entusiaste congratulazioni. Non mi stancherò mai di dirlo. Questa storia è una meraviglia e tu, tu lo sei un po’ di più.

Ti voglio bene un mondo (il nostro).
Tua,
Olly

Nuovo recensore
16/03/16, ore 15:32

Se chiudo gli occhi, ancora ora -poichè ho letto il capitolo ieri sera-, riesco ad immaginare perfettamente l'atmosfera del concerto, e a dire la verità (sai che non posso evitare d'esser sincera), ne sono molto invidiosa, 'che avrei voluto essere lì, avrei voluto ascoltare le canzoni e le note susseguirsi, rincorrersi veloci sotto gli applausi e la frenesia degli spettatori, compresa Jay, compresa Lizzie.
E ne sono rimasta affascinata, perchè il viso di Metthew illuminato di blu, come potrei dimenticarlo? E il sorriso di Jace, come lo cancello dalla mia mente?
Hai creato un personaggio a cui io non potrei mai dire di no, ma mai MAI, eh. Basta guardarlo da lontano che suscita già curiosità, che ti intriga e vorresti insinuarti tra i suoi pensieri, nel suo caos, che vorresti sfiorargli i tatuaggi con la speranza di arrivare anche al suo animo ribelle.
In ogni caso però, nonostante il mix perfetto per mettermi k.o, la mia attenzione è stata catturata subito da Matty (a me piacerebbe scorgergli una smorfia sul viso, sentendo questo nomignolo) che purtroppo mi ha conquistata.
Non perchè è l'ometto che fa vorticare la testa alla protagonista, ma perchè nell'insieme, lui è riuscito a darmi un qualcosa che neanche riconosco, tanto sia profondo.
Il suo modo di restare nella sua bolla, di varcarla e far finta di nulla, il modo in cui parla, il modo in cui s'insinua nella vita di Jay lentamente ma con una prepotenza da lasciarmi piacevolmente sorpresa.
E' un personaggio ben costruito, ha una personalità disarmante e proprio per questo non riesco ad essergli indifferente.
Quindi scusami le paranoie, scusami le domande via telefono, ma io sono catapultata in questa storia quasi quanto te, e te ne sono grata.
Aspetto con ansia e batticuore il loro ''primo appuntamento'', lasciami passare il temine e comprendi i miei occhi sognanti, e proprio non riesco a non fantasticare sulle leggere paure di lei e i leggeri monologhi di lui, quando è solo e non può mostrarsi fragile agli altri, irrequieto e impaziente.

E' un qualcosa di incontrollabile, ma davvero mi sono affezionata a questa storia e ai personaggi, tanto da amarli e aspettarli come una mamma preoccupata nel bel mezzo della notte.

Scusami se mi rifaccio a Come Home, ma ''Chi sei tu, e cosa ne stai facendo di me?''

Sempre tua, L.

Nuovo recensore
15/03/16, ore 13:54

Ci sono storie che ti guardano da lontano, ti scrutano, ti fanno compagnia in silenzio senza fare rumore, e poi ci sono storie che invece ti incasinano la mentre, ti guardano dentro, ti osservano e ti capiscono, ti riempiono inconsapevolmente di qualcosa, qualcosa di indecifrabile che però ti crea un caos nel cuore, forte da smascherarti e renderti tutto più chiaro. 
La tua storia, tesoro mio, è una di queste. 
'Che mentre leggo devo stringere più volte gli occhi, devo chiuderli e riaprirli quasi serrandoli, per non farmi salire le lacrime. Purtroppo - o per fortuna -, questa volta non ce l'ho fatta a ricacciarle dentro, quelle piccole cascate, e in men che non si dica, mi sono ritrovata a piangere come una bambina. 
Io avevo il cuore sbucciato, e la tua storia, come un giovane papà, mi soffiava sulla ferita cercando di far passare il dolore. Credo di non aver mai provato una stretta così forte al petto, nel leggere parole che non mi appartengono e che però, sento mie più di ogni altra cosa. 
Come te lo spiego, senza incartarmi, che io ero nei sediolini di dietro dell'auto di Jay? Come ti spiego che ho ascoltato la loro voce, che li spiavo silenziosamente senza perdere un passaggio della loro discussione di protezione? 
Come ti spiego che l'impatto l'ho avvertito forte come non mai? La testa vorticava e la sensazione di impotenza, che mi ha attanagliato il corpo, l'ho percepita fino ad immobilizzarmi completamente, a farmi smettere di respirare. 
E avrei voluto urlare, credimi, a perdifiato come mai prima d'ora, avrei voluto capire il perchè anche se non mi è dato saperlo; e mi sento vuota adesso, nonostante la realtà, nonostante Matthew e la sua forte presenza, nonostante Sophie e il suo finto orgoglio. 
Mi sento una persona diversa dopo le tue parole, mi sento quasi incompleta e completa al tempo stesso, e quindi ti prego, spiegami come ciò sia possibile, 'che da sola non ci arrivo, che vorrei solo stringere al petto JayJay e dirle ''tutto passa, anche gli incubi spariscono'', vorrei carezzarle piano la schiena e sorriderle, con le guance bagnate perchè neanch'io son tanto prava a tener duro. 
E vorrei sentirmi meno affranta, più forte, ma poi mi sciolgo ancora, come se non fosse già stato abbastanza farlo senza sosta. 

E allora dimmi, è (davvero) scritto nelle stelle?

Tua, sempre e incondizionatamente, L.

Recensore Junior
15/03/16, ore 01:58

Mentre riascolto l'audio io spendo altre due paroline perchè lo sai, non potrei non farlo!
Sai quanto io amo la musica, le band, tutto, gli artisti, quelli maledetti e quelli benedetti, chi se ne frega!! Quando ho letto dell'invito al loro concerto ho tipo strillato perchè ero estasiata, davvero, mi sorprendi sempre in modo così genuino che io davvero rimango basita! È stato tutto magnifico, bellissimo, emozionante, era come se fossi lì con Jayden e Lizzy quando si stringevano emozionate, io davvero ero lì, come sempre, come mi capita ogni volta che leggo qualcosa di tuo, perchè sai trasportarmi, è come se uscissi dal foglio/schermo e mi accalappiassi e mi portassi dentro di forza. È sensazionale.
E poi Bines e sua sorella, trovo esatta, calzante, la domanda che Jay si pone "Cosa hanno i Bines per brillare così?"... Fantastico, tu lo sei, tutto lo è. E poi il ritmo, le riaposte secche e pungente che Jay riesce a dare solo nella sua mente, che io amo, proprio ci vado a nozze, perchè mi fanno nascere un sorriso, perchè ha visto tanta sofferenza questa povera ragazza che non ce la fa più a lasciarsi andare, che non sa nemmeno seessere schiva o lasciva, nel dubbio sta in silenzio, sorride, posata. Ed io lo amo, perchè ci vedo te, ci vedo me, ci vedo in queste parole che tu l'abbia voluto o no, non importa, perchè tanto conta che io lo veda... Lo vedo nella musica, nell'odore di menta e liquirizia della macchina di Matthew, lo vedo nella telepatia di Lizzie e Jay e quando sorpresa, stupita si chiede "L'hai mandata, tu, vero?", una domanda al fratello, al caro fratello che le manca, ma al tempo stesso che è con lei, a vedere i suoi amici suonare e lì, ti giuro, sono morta perchè... Lo sai, non aggiungo altro, ma lo sai, e mi sono rivista tanto...
E poi di nuovo Lizzie decide di lasciare Jay, chissà perchè poi, me lo chiedo... e quando rimane solo con Bines io sto in ansia con lei, un sorrisino tirato dall'emozione quando si siede in macchina con lui, e come dice lei... Matthew la illude, prima a fa salire e poi la lascia ricadere, così senza capire, senza darle risposte e forse senza nemmeno farle domande... E se ne esce così, con un enigma parlando di lei come tale, cioè, ma di che stiamo a parlà? -cit.
Stupendo, fantastico, proprio made in Chiara, e bellissimo, puro. Io l'ho mangiato con gli occhi, avrei voluto che durasse in eterno perchè non mi stanco mai a leggere le tue storie, ma tutto ha una fine, anche le cose belle come LB e niente... io ti aspetto, sono qui, tu lo sai, non ho bisogno di aggiungere altro, ma solo grazie, grazie, grazie. (3 volte voluto :))

Tua Vero.

Nuovo recensore
16/02/16, ore 22:56

Io non lo so proprio come reagire a questo capitolo. Non lo so proprio. Zero.

Questo capitolo è tante cose. E' sofferenza. E' dolore. E' comprensione. E' un misto di emozioni così... forte. E' un segreto che è stato rivelato e ti lascia lì, di stucco, tremante. Perché per quanto io avessi immaginato il motivo del comportamento di Jayden, una volta che è stata spogliata di questo segreto non ci sono più supposizioni da fare. Quella è la realtà. Quella e basta. Ed è una realtà così dolorosa e così viva che vorresti non saperla per poterti nascondere di nuovo dietro a quell'ignoranza che non sai come affrontare e che ti fa un po' da scudo. E invece ora lo so, e non si torna indietro da questo. E quindi piango rileggendo queste tue righe e non so che altro dirti. E' come se fossi in lutto, mi capisci? Sono in lutto e questo capitolo non merita la gioia dell'aver pubblicato, la felicità di rileggere di Sophie e Jayden insieme (sai quanto le adoro), il sollievo di sapere finalmente qual è la verità. No. Merita invece tutte le lacrime che posso dare, tutta l'empatia che mi fa venir voglia di urlare il nome di Jayden migliaia di volte, tutta la sofferenza che sento, leggendola così. E merita tutto il mio silenzio. Silenzio di comprensione e di vicinanza. Ed è proprio questo, mia dolce Lys, che mi stai facendo provare al momento. E non te ne rendi conto di quante poche sono le persone a farmi piangere davanti ad uno schermo con delle semplici frasi - che di semplice, poi, non hanno proprio nulla. Non posso nemmeno dirti che mi è piaciuto il capitolo perchè come posso essere felice dopo aver saputo una cosa così? Sono toccata. Sono commossa. Sono finalmente consapevole. Sono colpita. Sono sorpresa di questo effetto che mi fai. Perchè finalmente tutti i punti si ricollegano mentre il mio cuore si spezza e quanto strano è questo? Che per costruire il puzzle della vita di qualcuno bisogna prima distruggere i pezzi del proprio cuore?

Volevo aspettare di recensire per riuscire ad essere più pratica, più lunga, più dettagliata. Ma no. Non voglio essere più dettagliata. Voglio invece esprimerti le mie emozioni più sincere. Perché così hai fatto tu. Ti sei spogliata di tutto e ci hai lasciato con la tua anima. E allora, guarda la mia ora. Guarda la mia di anima. Guarda come piange per te, guarda quanto è rimasta trafitta da tutto questa e, soprattutto, guarda quanto amore sta fuoriuscendo da essa perchè mi sono innamorata credo. Un po' di te. Un po' della tua storia. E vorrei essere lì per abbracciarti. Per abbracciarvi. Perché includerei Jayden in quell'abbraccio.

E dei dettagli te ne parlerò più avanti, magari. Se ti fa piacere. Quando riuscirò ad essere pratica e tecnica e riuscire a pensare a questo capitolo senza per forza scoppiare a piangere. Per ora però accetta questo. Accetta questo mio pensiero. So che è diverso rispetto alle recensioni passate ma non posso farne a meno. Non posso farne a meno di scrivere questo al momento. Questo e solo questo. Accettalo. Perché ti sono grata per averci finalmente fatto capire e meriti comprensione.

Ritornerò e ti parlerò delle mie frasi preferite, della mia scena preferita, della comparsa di Matthew, della bellissima presenza di Sophie. E parleremo di Max, se ti va. E di Jayden. Soprattutto di Jayden. E ti dirò cosa mi è piaciuto di più e cosa ho pensato passo per passo. E lo farò, lo farò davvero. Ritornerò. Però ora mi sento così. E non ho le parole – né la forza - per affrontare altro perché la tua storia è una meraviglia.

E tu lo sei un po’ di più.

Ti voglio bene un mondo (il nostro),
tua,
Ols.

Recensore Junior
15/02/16, ore 21:39

Come posso recensire qualcosa di così bello, di così profondo, di così tuo? Come si può recensire l'anima di una persona? Perchè qui c'è la tua anima, me l'avevi detto ed io ho letto il capitolo con la convinzione di trovarti dentro ad ogni parola più di sempre, più di ogni volta, e così è stato. Sto piangendo, e lo sai, ed io non piango da una vita leggendo e dopo anni sei arrivata tu, nella mia vita, come un uragano, come una forza della natura e mi hai rivoluzionato la vita, in meglio, si intende, ed io non posso non piangere anche oer questo, perchè è tutto troppo bello per essere vero e stasera, più di ogni volta, vorrei essere lì, nella tua camera, ad abbracciartim a piangerti sulla spalla come una cretina, perchè sai che ho perso una persona cara e sai quanto io abbia ritrovato le mie tristezze, il mio dolore, i miei incubi in queste parole.
Io ti vedo, io ti leggo, so che sei lì... Io ti vedo, posso toccarti, posso sentirti, in ogni parola, in ogni cosa di questo capitolo.
E dirti grazie sarebbe troppo riduttivo, sarebbe misero, non avrebbe senso e non renderebbe giustizia alle parole di questo capitolo che più che un capitolo, questo è una parte di vita, della Tua vita ed io ti dico grazie perchè mi hai permesso di conoscere parte della tua esistezza, di farti conoscere dentro, ancor prima che fuori, che l'esteriorità, la parte accessibile per tutti. Solo pochi hanno il coraggio di andare dentro, affondom di vedere le esperienze, belle, ma anche brutte, pochi hanno il coraggio di scavare a fondo per trovare anche il dolore, la sofferenza, il male di una persona, non tutti hanno il coraggio di prenderne una parte, spesso preferiscono rimanere in superfice a cogliere solo il bello, solo le risate. Ed invece io voglio andare affondo, lo sai, più cose da sapere ci sono più sonk felice, e non mi importa se piango, non importa perchè la bellezza di queste parola mi hanno dato un senso che ci voleva, mi hanno dato la felicità, mi hanno dato la gioia di vivere. Come hai detto tu, dopo il pianto, arriva la forza. E ti ringrazio di nuovo per concedermi quest'opportunità di crescita interiore, quest'opportunità di viverti e di conoscerti, DAVVERO. Grazie, non riesco a dire altro. Bellissimo, emozionante, un capolavoro, il tuo.
La parte nel discount con Bines e Jayden è stata bellissima, perfetta smorzatura di un tono drammatico che era quello con il fratello, PERFETTO passaggio da un tono più triste ad un tono giocoso, felice, allegro, di lei e Matthew... Bellissimo...
Io non riesci a dire altro a parole perchè mi sei arrivata dentro con il botto e per questoti ringrazio, tantissimo. Un bacio <3

Nuovo recensore
03/02/16, ore 22:28
Cap. 9:

Ehi, sono qui! Grazie di avermi aspettato. Ho finalmente acceso il pc e la prima cosa che ho fatto è stata aprire Efp e cercare questa meraviglia.

Come hai detto bene tu nelle note, questo è un capitolo di rincorsa. Vediamo una Jayden titubante, ancora incredula, ancora alle prese con gli eventi della festa. Ma come biasimarla? Scommetto che nel prossimo capitolo spiccherà il volo e come sempre ti trascini dietro quel velo di curiosità da cui nessuno riesce a liberarsi. Lasci noi lettori impazienti, affamati, alla ricerca di risposte. Questo capitolo ha espresso molto bene questa sensazione.

Il biglietto aereo verso casa, che Jayden ha paura ad usare, nasconde molto più che un semplice viaggio. Mi hai detto spesso, ultimamente, che la verità e le risposte che cerco sono vicine, molto più di quanto io pensi. E quel tuo “affrontare qualcosa che non era ancora pronta a riportare alla memoria” me l’ha fatto veramente credere. Ci siamo, vero? Stiamo per scoprire finalmente le risposte e la difficoltà che ha Jayden nel decidersi la dice lunga su che genere di risposte saranno. Ci tengo a dirti che tutto il pezzo iniziale è sottolineato perché non potevi iniziare in modo più cuorativo (l’ho inventata ora perché a quanto pare al momento non so creare una frase che contenga “dritto al cuore” ahahah).

Poi subito dopo compare Sophie che teoricamente lo sapeva ma praticamente non ci credeva e la risposta stupenda di Edward con il suo “Sei una malfidata” sono geniali. Danno quel tono buffo e irreale della situazione. Perché neppure Sophie ci credeva - che peraltro lo sapeva in anticipo - immaginati Jayden!!! Quanto meno avrà pensato di essere all’interno di un sogno/incubo.

“E’ un gioco difficile… Ma tu, tu sei più difficile.”

Io come Jayden non so come interpretare queste parole. Perché in quel gruppo sembrano tutti sapere qualcosa, qualcosa che Jayden non vorrebbe far trapelare, e invece è di dominio pubblico. E lei, lei è certa di aver tenuto tutto dentro di sé, quindi è normale si senta confusa. Come me per l’appunto. Certo, avrebbe potuto descrivere una marea di cose con la parola ‘difficile’ ma a quale particolare si riferiva?
In qualche modo poi Jayden riesce sempre a mettersi qualcuno contro. La sua esitazione pare non solo aver offeso Jonathan, ma pure Edward. E quella frase “A quanto pare qualcuno non ti vuole qui”. Grazie King, sei proprio di conforto.

“Non aveva aggiunto altro, se n’era andato, lasciandola lì, con un milione di domande dentro – fuori – di lei. Si sentiva ancora stretta in qualcosa di troppo. Che era troppo persino per lei.”

Questi ragazzi la faranno impazzire prima o poi. Questo qualcosa di grande – che non vedo l’ora di leggere – penso la metterà a dura prova, ma Jayden è una vincente. E’ una vincente perché se si è spinta così avanti significa che è forte. E per forte non intendo che sorride sempre o cose così. No. Intendo chi ha delle cicatrici indelebile dentro di sé ma ancora non cade a pezzi. Potrà esitare, sentirsi insicura quanto vuole, ma è vincitore chi trova una via d’uscita, anche a modo proprio. È questo che intendo. È per questo che credo che riuscirà ad affrontarla. Perché ce l’ha fatta fino a qui.

Come promesso ho dato un occhiata a Poe e al racconto che hai citato nel capitolo. Ho letto la sua vita e quando sono giunta a “uno dei rappresentanti maggiori del racconto gotico” mi son detta: “Ha! Altri riferimenti al gotico, ne va proprio matta!” riferito a te. Che dire, CHE ANSIA DI RACCONTO. Cioè. No. Ma minchia come finisce! Ma finalmente capisco meglio quel pezzo che prima poteva significarmi tutto e niente. Però ancora mi chiedo perché proprio quel racconto. C’è qualcosa di più del “era azzeccato” alla scena che volevi descrivere? Perché proprio questo brano?

Oh e “Jayden prese a sfogliare le pagine ingiallite del libro. Profumavano di vita vissuta.” – “Nessuno poteva uscire. Nessuno poteva entrare. Si guardò intorno e le parve di riconoscere ogni volto, lei che di volti, non ne conosceva nessuno.” Fantastiche. A dire il vero c’è troppo di fantastico. Non posso di certo citarti tutto. Ma tutto il pezzo in cui Jayden si trova all’interno della storia è da brividi. In tutti i sensi. Terrificante, pauroso, un incubo con i fiocchi, e scritto meravigliosamente.

E’ dopo tutto questo che incontriamo Agnes. Sai cosa. Mi piace. E’ un rapporto reale il loro. Non è certo la sua migliore amica, non è di certo Sophie, ma è comunque significante per lei. Hanno un modo di riconoscersi tutto loro, un mondo che hanno creato, volendo o meno, e nel quale ormai sono legate. Mi convince, ecco.

“Si voltò verso la sua amica, e vide che il sorriso non aveva smesso di brillarle in viso – un accessorio che le donava tutta la luce di cui aveva bisogno per farsi vedere davvero – cosa che poi, non aveva minimamente intenzione di fare. Eppure lo faceva, era perfettamente in grado di farlo.”

Ovviamente poi, vanno al bar, e chi incontrano? Il branco di idioti, ovvio. Figurarsi! Sempre in mezzo stanno. E sì, secondo me stavano proprio parlando di lei! Idioti idioti idioti idioti. Ed ecco Mister Re Idiota che arriva, con il suo menefreghismo da ‘bravo chi lo capisce’.

Agnes con il suo sarcasmo ha guadagnato troppi punti, ora amo pure lei. COSI SI FA CON QUEGLI IDIOTI. GRANDE.

Frase preferita di questo capitolo: “Nel suo mondo, non esisteva. E doveva continuare a non esistere. Quel giorno, era decisa a non prendersela se i suoi occhi erano tornati grigi. Le bastava la certezza che esisteva una crepa, da cui fuoriusciva tutto l’azzurro del mondo, abbastanza da riempire interamente le sue iridi immense.”

Una cosa che mi hai detto tempo fa mi ha fatto dubitare del bacio tra Jack e la ragazza ipotetica. Era davvero quello che Jayden pensa di aver visto? Mi hai messo il dubbio, ora non so come commentare sta parte. Jayden sembra interessata a Jack ma mi chiede se non stia esagerando i suoi sentimenti. Credo sia intrigata troppo da Matthew e veda Jack per più di quello che Jack è per lei. Non so, ho questa impressione.

Che poi piccino, è tornato Travis! Amore bello! Mi mancava. Caro lui. E poi, davvero, gli idioti sono sempre intorno?!? Che è questa, un’infestazione? Chiamate aiuto! Che poi. Un momento prima sono degli strafottenti enormi. Il momento successivo grandi amiconi. Si decidessero. Sembra di star giocando al giochino “M’ama- non m’ama” solo che al posto dei petali dei fuori ci sono loro.
Che poi non ho capito se con Jack ha fatto pace o se si è incasinata ancora di più. Ma poi ovviamente arriva Matthew che sconvolge il mondo di Jayden di nuovo e lo fa con un solo orecchino. Cioè. Assurdo. Si rende conto dell’effetto che fa? Ed è pure stalker. Segue le ragazze in bagno. Pervertito è.

“Con uno come Matthew le uscite trionfali non erano possibili. Uno, perché te lo impediva. Due, perché non avrebbe mai smesso di avere quel sorrisetto che suggeriva chiaramente che non gliene fregava proprio un bel niente.”

Eppure, a Matthew frega un bel po’. Riesce ad essere in qualche modo disponibile. E sembra pure preoccupato per lei. Jayden alza muri. Ma anche il muro più perfetto ha delle crepe. E quello di Jayden vacillerà sempre davanti a Matthew. Inizio quasi a riconoscere il loro rapporto. Quasi. Sottolineo il quasi. Mi chiedo dove si spingeranno.

“Essere forte – difendersi – le costava più fatica di quanto avesse mai voluto. E piangere, era il suo modo di combattere la stanchezza, di non far sì che i suoi occhi si chiudessero in un sonno troppo lungo e indesiderato. Non era quello che si aspettava che le dicessero. Aveva bisogno di un incoraggiamento, di qualcuno che le dicesse che sarebbe andato tutto bene, qualunque scelta avesse fatto.”

La mettano davanti un bivio perché a lei deve andare la scelta o non farebbe lo stesso effetto. L’hanno messa davanti ai suoi demoni e ora tocca a lei affrontarli. Per quanto riuscirà a schivarli? Ma cederà. Ne verrà a capo. Mi chiedo chi ci sarà lì per lei. Mi chiedo tante cose a dire il vero.

E’ un gran capitolo. Un ottima rincorsa. E tu, tu mi stupisci sempre perciò sono pronta. Sono pronta ad essere sorpresa di nuovo. Di nuovo e sempre. Perché sei tu e ho la certezza che lo farai.

Keep going, Lys. Continua a farmi sognare.

Ti voglio bene un mondo (il nostro).
Tua,
anche oggi,
Olly ♥

P.S. mi hai detto di avvisarti se c’erano ‘errori’ di battitura. Questa frase: “D’un tratto vide il suo riflesso. E dalle vetrate scarlatte capì di trovarsi nell’ultima stanza – quella a ponente – quella nera, dove nessuno DI avventurava. Era sola.” Si trova quando parli del racconto de ‘La Morte Rossa’.

P.P.S. Dopo Light Blue voglio Giallo Canarino.

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