Buonasera, Spartaco :)
La mia caccia alle belle storie prive di recensioni ha dato nuovamente i suoi frutti.
Allora, che abbiamo qui?
Anubi, il Dio sciacallo, imbalsamatore, protettore delle necropoli e, in parte, guida infera.
Non so il motivo, ma quasi nessuno scrive a proposito di dèi egizi, è stato carino pensare a 'sto poraccio dimenticato da tutto e tutti :)
Trasportarlo nel presente, a mio parere, è una scelta un po' azzardata, difficile che ancora qualcuno si interessi di imbalsamazione, ma, dopotutto, quello è il suo ruolo!
Forse, sarebbe stato più semplice trasformarlo nel guardiano del cimitero xD
Battute squallide a parte, mi è piaciuta parecchio, soprattutto la caratterizzazione del personaggio, davvero ben resa.
Molte delle tue frasi mi hanno davvero colpita, sono molto belle - ad esempio, l’uomo era ancora lì. Sempre uguale a se stesso.
Solo nei suoi occhi, due profondi pozzi neri, si poteva scorgere il millenario scorrere del tempo. e poi ancora, Non viveva, né moriva. Aspettava. E osservava. Finché la morte non se ne fosse andata. - adatte a descrivere la natura di questo Dio.
Belli anche i riferimenti al Ba e al Sekhu; e carina l'idea che Anubi finga di portare una maschera durante le sue lezioni, per alleviare il peso di doversi nascondere dietro un muso umano.
Ti faccio i miei complimenti; finirà subito fra le mie ricordate!
A presto e buona serata,
Piccola Corva. |