Ciao!
Come promesso eccomi a recensire quest'altra poesia!
Allora, dico subito che il titolo è molto carino e ti proietta subito davanti agli occhi la parola "personale".
E' veramente una poesia complicata! Almeno per me è stato così. Ho dovuto rileggerla più volte per cercare di capirne il significato. Cosa ho capito? Che non ho capito. Ahahahahahah. No no, allora partendo dal titolo già si avverte come un certa sofferenza nel percorrere questa lunga strada, o nell'attesta che la felicità arrivi. Credo che questa poesia sia incentrata prima sul rimorso, forse per il tempo sprecato o per il tempo perso nel dolore, (e quindi su una specie di assuefazione del cuore tanto da renderlo sordo ed allo stesso tempo sensibile ad una nuova realtà, ad una nuova percezione delle cose) e poi sulla raggiunta felicità, dopo tanto tempo passato nella tristezza.
Questa è la mia semplice interpretazione, e spero di averla azzeccata, almeno per aver compreso la poesia :-)
Hai un certo modo di scrivere molto profondo ed introspettivo, e non è facile. Bravissimo!
Byebye :-)
n.b. Ma la parola è "patto" o "petto"? |
