Helmyra,
Ho riflettuto a lungo per cercare di capire cosa mi piaccia delle tue storia, e credo si tratti della tua visione tutta personale dei principi daedrici, questo tuo affidargli stralci di umanità qua e là, il modo in cui vogliono dominare le loro sacerdotesse ma si ritrovano, in un modo o nell'altro, a stare sotto di loro, anche solo per un attimo. Personalmente ho sempre preferito una visione più negativa e pericolosa dei signori dell'Oblivion, eppure il tuo punto di vista mi affascina, specie perché sai renderlo molto bene.
Mi sfugge un po' il personaggio di Varasa, che ha moltefacce e che se un attimo prima si sta prostrando al suo signore o sta evitando un combattimento con un nemico, quello dopo è maliziosa, audace e pericolosa. Si potrebbe vedere del masochismo nella sua adorazione per Molag Bal, ma non so se è corretto pensarla così, visto che, come dice il principe stesso, c'è qualcosa di lei che lo rifiuta, che resiste al suo potere. Riuscire a gestire una personalità così complessa è un bel lavoro e ti faccio i complimenti.
Tutto il testo poi scorre bene, non c'è traccia di periodi pesanti ed eccessivamente dettagliati e in più adoro come le tue ultime storie siano legate a doppio filo sullo scenario della maestosa Markath.
Mi ha fatto piacere insomma leggere questa one-shot, anche per l'atmosfera che, come hai detto tu, è adatta a questo periodo dell'anno (in particolare il fattore 'falene' era molto appropriato).
Curse
PS: non avevo mai sentito di Chil’a. Esiste davvero nell'universo TES o è una tua invenzione? In entrambi i casi hai reso bene l'idea del tipo di "festa" che è |