Recensioni per
hell or hallelujah
di theuncommonreader

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/01/16, ore 18:18

Ooooooooooooh!!!!!!!!!!!!! Finalmente è stato svelato il mistero!
E tuttavia sei riuscita a svelarlo in maniera molto delicata, e questo mi è molto piaciuto. Non parlo mai troppo della maniera in cui scrivi perché mi sembra perfetta e basta, e quindi ho ben poco da dire XD Quindi rivelo le tre cose che mi sono piaciute di più:
 
1) Gli accenni a Gilda e a come Ro la percepisce: ti avevo già detto di avere amato quel personaggio e, anche se qui viene nominata poco rispetto al "capitolo" precedente, continua a suscitare in me una simpatia e un affetto quasi materni!

2) La questione legata alla carta d'identità. E' una cosa alla quale non avrei pensato e infatti, quando cominci a dire che Ro sa che Mario "l'ha vista" non riuscivo a capire di cosa stessi parlando! Ho elaborato tante teorie strane e assurde e nessuna era giusta. Insomma questo espediente non è stato neanche lontanamente banale!

3) Mario. La sua reazione è talmente dolce che mi sono chiesta se davvero esistano uomini così; poi però mi sono anche data una risposta, cioé che tali uomini esistono ma stanno solitamente con chi non lo merita, e quindi sono tornata a ritenerlo un personaggio credibile. Mi ha ricordato un po' - deformazione mentale mia, lo ammetto - Romualdo di Fantaghirò :D, e questo è il complimento migliore che io possa riservare a un uomo. A piacermi, in lui, è anche la totale assenza di volgarità. Ora stimo ancor di più i tassisti! XD

Complimenti e alla prossima! :)

Recensore Veterano
17/12/15, ore 12:07

Ed eccomi qua, finalmente a commentare l'ultimo (spero solo per ora!) capitolo d questa deliziosa serie romana.

Ti dirò: qualcosa mi ero immaginata, e non per vantarmi ma ci avevo preso, per quel che riguarda la natura di Ro; non perché fosse in qualche modo prevedibile, ma proprio per come hai costruito la caratterizzazione - così ambigua, così stupendamente borderline. Per me poteva essere solo due cose: un elfo/angelo ( soluzione scartata per l'impianto troppo realistico della storia) o... quello che infatti è. E ti dico che adoro questa svolta, e non solo perché va ad accrescere la magia insita in un personaggio come Ro - che tuttavia era già magico da subito - ma perché ciò accresce anche la caratterizzazione di Mario che ok, è guascone, disordinato, un po' punkabbestia inside, ma ha questa sensibilità appena sotto il pelo di guaglione romano doc, che... mi fa sciogliere, come ha fatto sciogliere anche Ro.

La naturalezza con cui questi personaggi agiscono e parlano me li rende cari come fossero miei amici - te l'avevo già detto, ed è bello ritrovare questa sensazione - ogni gesto parla di loro, e nulla è ma messo a caso, in un delicato equilibrio fatto di pennellate d'acquerello e colori tenui: lo sfiorare le mani di Ro - delicate e feminili - e per contrasto le carezze al piccolo pomo d'adamo, le pause esitanti nella conversazione, il bacio che non si sa chi è che ha dato per primo... c'è tutto un mondo in così pochi dettagli, e questa è una grande prova di caratterizzazione, che rende vivi i personaggi, li fa respirare, e li rende... familiari, a un livello quasi viscerale.

Oltre i due protagonisti, ho rivisto con gioia la tenera Gilda, e - se non mi sono proprio rincretinita - quel suo addormentarsi sulla spalla di Filippo mi parla di significati di cui forse neanche lei stessa si è resa conto. Spero di vederla presto, e che ci sia qualcosa di bello in serbo per lei.

Lo stile è quello degli altri episodi, perfetto per quest'ambientazione: semplice, quotidiano, discorsivo - ma sempre pieno di poesia, e carica evocativa. Una bella prova di consistenza stilistica, che ho apprezzato davvero tantissimo.

Stao pensando: perché, invece che OS separate, non riunisci i pezzi in una raccolta, o una serie? Aiuteresti chi si approccia per la prima volta a trovare il giusto ordine cronologico, e inoltre sarebbe una cosa carina^^

Per finire, ecco giusto un paio di noticine formali:


e lo fissa il binario vuoto di fronte (un 'lo' di troppo)

continua a sfiorare fino a che non sente incresparsi di pelle d’oca. (Per come la vedo io, manca un pronome: "continua a sfiorarlo" oppure "non lo sente incresparsi")

Filippo ha sorriso di lui, con una strafottenza eccessiva per uno che, quella notte, ha intenzione di dormire sotto il suo tetto (dato che si riferisce a una scena al passato rispetto al tempo della narrazione, sarebbe più corretto mettere "aveva intenzione di dormire")

Recensore Master
12/11/15, ore 16:56

Ciao! Sono qui per lo scambio recensioni del CSC.^^
Inizio subito con la parte più critica:
Ogni tanto, si sente la mancanza di una virgola, ma nulla di grave (vengo a dirtelo proprio io che le virgole tendo a ridurle al minimo per paura di segmentare troppo le frasi XD). Ti riporto solo un esempio. Questa frase è piuttosto lunga e, secondo me, necessiterebbe di uno stacco. Io inserirei due virgole così: "La voce femminile che annuncia l’ennesimo treno in partenza(,) gracchiando dagli altoparlanti(,) copre gli ultimi saluti che Mario rivolge al fratello che se ne va.
La parte che segue, l'ho riletta una decina di volte prima di capire: "Mario si volta verso di lei, sorridendo il suo sorriso tranquillo, che di solito le provoca sempre una gran sensazione di… sollievo. Ma, questa volta, Ro con lo sguardo cerca dietro quel sorriso una traccia di disagio." Allora, prima di tutto devi assolutamente aggiustare quel "sorridendo il suo sorriso tranquillo" ! Togli la ripetizione e scrivi qualcosa tipo "Mario si volta verso di lei, con il suo sorriso tranquillo..."(a meno che tu non volessi dire: "sorridendo al suo sorriso tranquillo"). Dopo aver riletto qualche volta, mi sono resa conto che a crearmi confusione sono stati i nomi. Pensavo che Ro fosse il soprannome di Mario! Il mio consiglio, a questo proposito, è di soffermarti di più sulla descrizione del contesto, specificando in modo più chiaro quante persone sono presenti e come sono disposte. Tu mi potresti dire: «eh, ma i personaggi li ho presentati nel prompt», anche il prompt non l'ho trovato molto chiaro. Perché hai ripetuto quattro volte "Mario/Ro"? Non bastava specificare una volta sola il tipo di rapporto che c'è tra Mario e Ro? È stata proprio questa ripetizione a farmi pensare che Ro fosse il soprannome di Mario. Potresti anche dirmi: «eh, ma se specifico tutto all'inizio rovino l'effetto sorpresa finale», e qui potrei darti ragione. Comunque, secondo me, puoi migliorare l'inizio senza svelare troppi particolari, giusto alcune cose per rendere il contesto più chiaro. Quando scrivi ricorda sempre che il lettore non può leggerti nella mente. ;)
Non ho mai sentito dire "Pioveva, e Dio la mandava..." ho sempre sentito "Pioveva che Dio la mandava...". Personalmente non l'ho mai scritto nei miei racconti/temi perché la consideravo un'espressione dialettale. In ogni caso, non credo si possa considerare un errore, al massimo rientra nei gusti personali.
"...e è(?) guardato le mani sul volante...", "e ha / si è guardato le mani sul volante..."
E ora passiamo alle cose positive, altrimenti sembro una vecchia zitella che sa solo criticare. :)
Questa frase: "La mano di Ro trema un poco, in quella di Mario, e quando lui se ne accorge un’espressione di preoccupazione profonda gli attraversa il viso come una meteora e si schianta sulla linea delle sopracciglia." Ebbene... per me questa frase è pura poesia; è quella che citerei se mi chiedessi qual è stata la mia parte preferita. Da questo punto in avanti cambi leggermente modo di narrare. Leggendo sembra di vedere a tratti un quadro astratto, a tratti uno barocco. La descrizione del momento di intimità tra Mario e Ro è bellissimo, delineato con delicatezza, senza cadere in volgarità. Sono rimasta piacevolmente sorpresa dal risvolto finale. Come credo fosse tua intenzione lasciar intendere, all'inizio ero stra-convinta che Ro fosse una donna.
Ho notato che fai ampio uso della congiunzione "e". Io sono più per staccare con la punteggiatura, ma anche il tuo stile non mi dispiace, ha un che di poetico. Mai provato a scrivere poesie? Secondo me hai buone capacità in questo senso, e avresti anche la possibilità di scrivere ignorando il contesto e la punteggiatura, senza che una rompi scatole come me venga a fartelo notare. :)
Infine, in generale, l'ho trovata una storia davvero interessante, forse sviluppata un po' frettolosamente, ma comunque interessante.
Spero che la mia recensione possa in qualche modo esserti utile.^^
Alla prossima,
Monique