Ho appena iniziato questa storia - che mi ha incuriosita dall'introduzione - e ti avverto che sei stata vicina al farmi piangere ç_ç
Sulla trama al momento non sò cosa dire, ho letto solo questo primo capitolo, perciò, per ora, gli unici consigli che posso darti riguardano prevalentemente la grafica.
Prima di tutto, ti consiglio di scrivere il titolo anche all'inizio della storia, dopo le note dell'autore. Mettilo bello grande e centrato, servirà a spezzare la parte delle tue riflesioni dal capitolo vero e proprio.
In secondo luogo i dialoghi. Non hanno niente che non vanno, solo che secondo me non dovresti aver paura di andare a capo. Per esempio:
"So a cosa stai pensando, non sono mai stato bravo a dedurre, ma ho imparato a capirti. Se sta succedendo a me, il motivo ci sarà. Destino? Karma? Fato? Chiamalo come vuoi, qualsiasi cosa sia. Lasciami solo..." Sospirò " ...chiederti un ultimo favore... Promettimi che veglierai su Mary e Lily fino a quando non sarà maggiorenne. Lei ha bisogno di una figura che sostituisca il padre e la persona più indicata sei tu."
"Io non..." "Smettila! Sarai perfetto come guida. Ti prego Sherlock!" Mi guardò con uno sguardo sconcertato ma allo stesso tempo speranzoso. Non potei resistere.
"Si, te lo prometto. Ma non aspet..." Mi abbracciò, forte( per quanto forte riuscisse a stringere ) come quando si abbraccia un fratello.
"Non. Mollare. Per Neanche Un Secondo." Mi sussurrò, flebile. Lo strinsi forte a mia volta, era come se in quel momento da quel l'abbraccio dipendesse la mia integrità. Non mi era mai successo di abbracciare qualcuno, maggior più in quelle circostanze. Faceva male.
Arrivò Mary con La piccola in braccio. Ci guardò commossa. "Sherlock, ce la farai, ne sono sicura!"
Questa parte risulterebbe più scorrevole e regalerebbe al lettore una sensazione di ansia, lentezza e tristezza maggiore se scritta così:
"So a cosa stai pensando, non sono mai stato bravo a dedurre, ma ho imparato a capirti. Se sta succedendo a me, il motivo ci sarà. Destino? Karma? Fato? Chiamalo come vuoi, qualsiasi cosa sia. Lasciami solo..."
Sospirò
" ...chiederti un ultimo favore... Promettimi che veglierai su Mary e Lily fino a quando non sarà maggiorenne. Lei ha bisogno di una figura che sostituisca il padre e la persona più indicata sei tu."
"Io non..."
"Smettila! Sarai perfetto come guida. Ti prego Sherlock!" Mi guardò con uno sguardo sconcertato ma allo stesso tempo speranzoso.
Non potei resistere.
"Si, te lo prometto. Ma non aspet..." Le parole mi morirono in gola.
John mi abbracciò, forte( per quanto forte riuscisse a stringere ) come quando si abbraccia un fratello.
"Non. Mollare. Per Neanche Un Secondo." Mi sussurrò, flebile.
Lo strinsi forte a mia volta, era come se in quel momento da quel l'abbraccio dipendesse la mia integrità. Non mi era mai successo di abbracciare qualcuno, maggior più in quelle circostanze.
Faceva male.
Mary arrivò in quel momento con la piccola in braccio. Ci guardò commossa.
"Sherlock, ce la farai, ne sono sicura!"
E' solo un cambiamento grafico -tranne per una piccola frase che ho aggiunto-, ma secondo me tutt'altro che inutile. Le frasi corte e spezzate fra di loro con i punti a capo risultano sempre molto più emotive a mio parere, a differenza ad esempio di quelle lunghe, che danno più un senso di velocità.
Sono convinzioni mie, nessuno mi ha mai spiegato una cosa del genere, quindi sei libera di appoggiarle o meno :)
Detto ciò, vado a prendermi un pacchetto di fazzoletti e continuo la lettura.
Ci risentiamo al quarto capitolo!
-Crystal- |