Buongiorno!
Voglio premettere una cosa, prima di tutto: ho letto questa poesia stanotte ma, tra una cosa e l'altra, non sono riuscito a scrivere tutta la recensione...ma ora eccomi qui!
Semplicemente, ero alla ricerca di una poesia elaborata e magnetica, che riuscisse a descrivermi e a parlarmi con sincerità e verità, anche per riuscire a trasmettermi un'emozione in più per concludere la giornata con un piglio diverso.
Sai, ci sono quelle giornate dove accade qualcosa che ti rende veramente inquieto e ti porta molto lontano dalla realtà e cerchi (nonostante tutto) di riappropriarti di quello che possiedi, in modo da evitare di perderti.
In questa poesia mi ci sono rispecchiato abbastanza facilmente perché è una visione dell'alba e della giornata (e delle sensazioni generali) nel quale mi ci rivedo bene anche io.
Mi piace l'alba, è un momento veramente pacato e così speranzoso, sia per la natura che per gli occhi che possono sentire di vivere qualcosa di più, qualcosa che alleggia ed è pronto ad essere afferrato.
Sopratutto silenzioso, una caratteristica che esplode nell'atmosfera e riecheggia nei colori, nei pigolii gentili e nel nuovo cerchio di una vita così misteriosa ed imprevedibile, come la vogliamo, come la vorremmo e (con fortuna) com'è.
Essendo sinonimo di inizio, è abbastanza riconducibile e vicina a quelle tipologie di spiriti che cercano di lottare ma che ingranano con molta difficoltà per diverse motivazioni, quelli che si fissano unicamente su qualcosa e quando la vedono svanire si perdono nei ricordi e nella volontà di recuperare qualcosa per andare avanti.
Come ogni ciclo, tutto si conclude ma quelle sensazioni cercheranno sempre di tornare e farsi vive, in maniere differenti e pulsanti.
Un po' come l'amore che riversiamo verso qualcuno, la storia finisce e andiamo avanti, attendendo di poter risentire quella sensazione senza pensare e fare paragoni inutili con il passato.
I versi mi sono piaciuti in quanto molto ricchi e al limite di una formazione erudita della lingua, raccontano nel dettaglio l'avvicendarsi delle sensazioni e della vita che l'alba dona e di quello che nasce una volta che lascia spazio al dì inoltrato.
Inoltre, quelli finali hanno quel tocco un po' solenne e (melo)drammatico tipico di qualcuno che tiene veramente alle cose attorno e che vive sulla sua pelle e il suo cuore, aspettando una novità.
Mi piacciono i parallelismi tra il dolore che la protagonista prova e l'essenza dell'alba in sè, la volontà di non mollare e aspettare che tutto questa bellezza eterea rimanga e risplenda sotto la stessa veste.
Perché nonostante si sia incerti, si abbia l'animo a pezzi e non si sia al meglio per gli altri e sopratutto per se stessi, ricerchiamo sempre quella cosa preziosa in grado di essere più vivi e più umani possibile, in attesa dell'accettazione pura e costante, che duri fino alla fine dei nostri giorni.
La poesia ha una struttura forte e solida, sembra quasi di leggere un'ode verso la persona e i propri sentimenti, la propria quotidianità, ha un registro molto personale ma al tempo stesso abbastanza alto, con termini mai scontati e ripetitivi (ho solo notato un 'infretta' verso la fine), che parlano a chi capisce l'assenza e l'imperfezione, la fugacità di tutto.
È un componimento davvero interessante e vero, il che me l'ha fatto apprezzare davvero tanto.
Scusami se mi sono dilungato un po' con riflessioni personali ma davvero, quando ho la possibilità di fare dei paragoni con quello che mi succede e quando sento una connessione salda e quando mi piace scriverci su e far capire che ho avuto modo di vivere la poesia secondo la mia visione.
Vado a vivere la mia giornata, sperando di vivere un po' di più rispetto alla giornata precedente.
Ti saluto e ancora complimenti per il realismo e l'enorme dinamismo riflessivo di questa piccola perla!
Un abbraccio,
Watashiwa |