Salve, Euphemia!
Probabilmente sarà passato un anno o qualcosa del genere dall’ultima volta che lasciai una recensione alla tua storia e, non so nemmeno io il perché, in questi giorni mi è tornata la voglia di farmi viva ― almeno come commentatrice ― quindi eccomi qua!
In quintetto s’è messo in viaggio, dunque, huh? Ho apprezzato come tu abbia spiegato alcuni dei fatti in precedenza omessi nel flashback centrale, soprattutto perché ha fatto nascere in me sospetti e teorie che, come sempre, non rivelerò fino a che non giungerò a una conclusione attendibile. A ogni modo, quanto posso amare l’ambientazione da te scelta? Proprio qualche giorno fa, mentre ero ancora nei pressi di Venezia a godermi sole e salsedine, un veliero è passato nelle vicinanze della riva, era bellissimo! (e mi ha fatto venir voglia di scrivere un pirate au, ma quella è un’altra storia)
L’Olandese Volante, come dicevo, è un ambiente perfetto ― e poi io adoro queste sottili references al canon negli au, sappilo. Maka e Soul, oltretutto, sono la Solita coppietta sposata (altro punto a tuo favore), ma onestamente spero che questa caratteristica del loro rapporto non sia forzata troppo nel corso della storia. In fondo il loro rapporto non consiste solo in adorabili litigi e punzecchiature… Sono certa che, avendo letto il manga, tu sappia a cosa mi riferisco.
On the other hand, come dicono gli inglesi, il sarcasmo gentile dell’albino nei confronti di Kid e del suo comportamento da maniaco perfezionista m’ha fatta sorridere, perché è proprio ciò che Soul direbbe. Le dinamiche di gruppo, ancora acerbe ma promettenti, da te descritte mi sono molto piaciute; nonostante la breve conoscenza degli agenti, tra di loro sembra già esserci sintonia. Ma ora sono curiosa di sapere quando entreranno in scena Tsubaki e BlackStar! Ah, i miei bimbi ♥.
Prima di lasciarti e correre alla prossima recensione, vorrei farti notare qualche piccolo errore, sicuramente di distrazione, che ho trovato leggendo il capitolo.
» […] nonostante la vera e propria missione non era fosse nemmeno cominciata: […].
» [...] esclamò, mentre la brezza marina gli le faceva svolazzare i codini accarezzandole gentilmente il viso.
» Era visibilmente stressato dal fatto che, con quella tempesta lì fuori, gli oggetti da lui accuratamente ordinati in maniera perfettamente simmetrica non facevano facessero altro che spostarsi […].
Ovviamente io non sono una professoressa di italiano (sia mai, per carità. Nemmeno vorrei esserlo!) quindi permettiti di interpretare queste modifiche liberamente. Ora non mi resta che aspettare il prossimo capitolo, no? Spero aggiornerai presto!
Ci si becca in giro,
BP_ |