Recensisco questa storia sapendo di essere in ritardo di parecchio... Ma sento il bisogno di farlo, perché, nonostante l'abbia trovata per puro caso e non conosca benissimo il musical a cui è inspirata, come davanti a qualcosa di bellissimo, anche io mi sono ritrovata vittima della sindrome di Stendhal. Ho adorato ogni minima parola, virgola, sfumatura; la bellezza di questo testo mi ha veramente colpita nel profondo. Questo redivivo Narciso austriaco, votato alla perfezione e alla bellezza, che si ama e desidera sentirsi amato come sa di meritare, la sua dolcezza unita alla precoce lussuria dell'auto-esplorazione del proprio corpo, dei propri desideri e dei propri impulsi sono stati mostrati semplicemente e meravigliosamente con superba maestria, e non posso che subirne il fascino io stessa. Bellezza, per l'appunto, è l'unica parola da usare qui!
Non so cosa altro dire senza che scateni un altro tsunami di parole quasi senza senso... Complimenti davvero, e ringrazio la mia mania di spulciare ogni sezione di questo sito, così da poter trovare perle rare come questa.
Spero nella lettura di questa recensione, perché mi è parso un peccato che questa piccola gemma non ne avesse ricevuta nessuna.
Un abbraccio e ancora complimenti :)

LaraBennet

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