Rieccomi tornata a recensire! Innanzitutto, buonasera!
Premetto che adoro il personaggio di Peeta in generale, e la tua maestria nel descriverlo trasuda e si nota a miglia di distanza. Sei stata capace di associare vecchi ricordi, dettagli un po' dolorosi per Katniss, che è convinta di dover dire addio alla vecchia dolce parte del nostro Mellark.
Molto azzeccati i pensieri della Ghiandaia a fine drabble, pensieri su un futuro prossimo o non prossimo, un tentativo da parte di Katniss di controllare i suoi sensi di colpa, una sorta di capro espiatorio per far fuoriuscire il dolore in eccesso.
Ti faccio i miei complimenti, ancora una volta sei riuscita a tenermi col fiato sospeso per quella breve ma incisiva e particolare lettura di pochi istanti, ma significativi e degni di rimanere impressi.
Un abbraccio e centinaia di zollette di zucchero, sfiorarsi

Eccomi tornata a recensire la tua raccolta.
È, come la precedente, molto piacevole e coincisa, ma arricchita di dettagli e particolare che mi danno molto su cui pensare, riflettere. Ho ipotizzato che, durante i suoi giorni di convalescenza, Katniss non trovasse alcuna via d'uscita dalla bolla di dolore e perdita in cui stava racchiusa, una sorte di assenza psicologica che poteva fare di lei un'arma ancora più pericolosa.
"Il tuo pensiero mi ha sempre intorpidita. Sei – eri – un’oasi di muschio nero nel deserto del mio vivere stentato: col tuo nome sulle labbra, lo scorrere del giorno si fermava, e si placava con te la mia sete di tempo sereno. Per il resto, ha sempre grandinato, fuori."
Ritengo che questa parte riassuma in modo egregio ed essenziale l'amicizia fra Gale Biancospino (possibile che ogni volta mi viene da ridere?) e la nostra Ghiandaia Imitatrice. All'inizio entrambi contrattatano per ogni animale ucciso, non si fidano l'uno dell'altra, ma col progredire dell'amicizia cominciano a comprendere il vero significato di ognuno.
Attendo con ansia il seguito di questa raccolta, che nel frattempo finisce subito fra le seguite. Un abbraccio e tante zollette di zucchero,
sfiorarsi

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Buongiorno (o buonanotte?) Sundust!
Cercavo qualche fanfiction in questo fandom da spiluccare durante le ore di sonno mancate, e sono approdata nella tua raccolta. Premetto col dire che io amo le drabbles, in particolar modo quelle scritte in modo corretto e non banale. Come primo capitolo è molto promettente, nonostante la breve durata dell'azione. La Collins non ha pienamente descritto la scena in sé, ma solamente il post-scena: il dolore e la sconfitta per Katniss in seguito alla morte di Prim, la difficoltà di superare questo fatto, la mancanza delle sue treccine bionde e i suoi occhi blu.
Tu, invece, hai saputo con poche parole descrivere a 360º la scena, facendo particolarmente attenzione ai dettagli e alla narrazione, senza risultare né banale né pesante.
Mi troverai fra qualche minuto nella prossima drabble, un abbraccio e tante zollette di zucchero,
sfiorarsi

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Ciao Sundust! Innanzitutto complimenti, perché il tuo esperimento è davvero molto interessante! Penso sia difficile concentrare in poche parole queste emozioni così complete, ma nel caos voluto di questi pensieri c'è un filo precisissimo che coglie nel segno. Brava! :) seguirò anche le prossime drabble VV**

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ciaoo!
L'idea mi piace tantissimo!!
E' una drabble corta, ma in quelle poche parole sei riusicta a descrivere tantissimo.
Sembra proprio di tornare nell'ambientazione descritta nel libro. Mi è piaciuto moltissimo il punto in cui Katniss pensa: Io sono come morta. Tu sei più viva di sempre. Non lo so, è una frase che, a mio giudizio esprime benissimo le differenze tra le due sorelle: una già provata da due hunger games, la sofferenza e la paura per i suoi cari, l'altra ancora così pura. Non lo so, a me è piaciuto tantissimo.
Ho adorato questi riferimenti alle pietre preziose.
Adesso direi che ti ho aznnoiata abbastanza, quindi a presto, ciao

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