Mi piace molto la tua Rose, mi piace il suo essere così riflessiva e un po' disadattata.
Te l'ho già scritto in un'altra recensione forse, ma mi rivedo un po' in lei e allo stesso tempo mi strazia il cuore.
Mi piace leggere di lei perchè sento di capire il flusso dei suoi pensieri, il suo essere così introversa, talvolta brusca, in apparenza apatica ma in realtà dotata di una sensibilità acuta, estrema e nervosa, che cerca di nascondere a tutti e in particolare a sé stessa.
È sicuramente uno dei tuoi personaggi più intelligenti, a parte Hugo, ma a differenza del fratello non ci tiene più di tanto a mostrarlo (forse per evitare il confronto con la madre?) e non le interessa se le persone intorno a lei non se ne accorgono. Certo, da adolescente andava nella direzione opposta (tendendo all'estremo come tutti gli adolescenti), non impegnandosi e fallendo di proposito scolasticamente, ora invece ha trovato una via di mezzo tra il suo "volersi fare i fatti suoi", aldilà delle aspettative altrui, e il trovare una strada che la faccia sentire realizzata. Mi piace che nel mondo Babbano Rose stia studiando una cosa che le piace e facendo un lavoretto che tutti i suoi conoscenti/famigliari credono che non sia "abbastanza" per lei ma che a lei soddisfa.
Mi piacciono anche le sue riflessioni a inizio capitolo sull'Ufficio Auror, sul fatto che da bambina le incuteva timore per le facce dei criminali alle pareti, ora invece a ventitré anni il suo nervosismo ha altre sfumature, nuove ragioni.
Mi è piaciuto, ovviamente, il suo dialogo-scontro con Jack (un altri personaggio che amo), il modo in cui non si sopportano, ma sono costretti a farlo perchè vogliono bene alle stesse persone, eppure si capiscono, forze perchè il motivo alla base del loro non sopportarsi è che sono, in fondo, troppo simili. |