Recensioni per
this tainted love you've given
di theuncommonreader

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
03/01/16, ore 14:29

Finalmente riesco a recensirti l'ultimo aggiornamento di questa meraviglia.
Un piccolo – fra virgolette, dato che siamo già all'ottavo capitolo! – gioiello, che ha pochi pari per ricchezza di personaggi, introspezione psicologica e ammirevole ricerca storica.
Le opere a sfondo mitologico, per loro stessa e ovvia natura, sono assai intriganti, ma quando ci si trova di fronte a tanto lavoro – essendo una long, la pianificazione dei vari capitoli non è mansione indifferente e pure la mole di informazioni necessarie lievita parecchio rispetto a quelle che occorrono per una più semplice one shot – il fascino intrinseco del genere passa in secondo piano e si ammira per prima cosa la qualità tutta personale del testo in questione.
E ora, finiti gli elogi più generali, passiamo al particolare.
A parte il solito ambiente perfettamente delineato – ti ho già detto quanto adori l'accuratezza delle tue ricerche? ;P –, con tanto di fantastiche note esplicative alla fine del capitolo, ho apprezzato – di nuovo! – lo stile di scrittura, immediato ma niente affatto scarno, anzi molto curato e elegante.
Mi piacciono le tue divinità così incredibilmente umanizzati – ma solo perché è difficile vederli così reali, vividi, non perché sia errato di per sé: erano creature immortali così vicine agli esseri umani, invece.
Appassionano e coinvolgono, in toto. Al pari dei dialoghi, naturali scambi fra questi personaggi a tutto tondo.
Piccola svista: dove scrivi "Sua madre allunga le dita e le posa sulla fronte di Kore, la [...]" leverei "di Kore".
Alla prossima! *-*

Recensore Veterano
06/12/15, ore 13:54

Eccomi qua, non potevo mancare al nuovo aggiornamento.^^

Un capitolo molto introspettivo, senz'altro piu 'interno' rispetto agli ultimi - che vedevano molta interazione tra i personaggi - ma necessario per variare il ritmo della narrazione e, soprattutto, per offrire uno scorcio nei pensieri di Kore, quasi rimasta in ombra negli ultimi sviluppi, schiacciata da eventi sui quali lei non ha controllo.

Qua, si percepisce la sua confusione e il suo turbamento di fronte ad un futuro che le appare oscuro (la profezia di Ecate ha forse finito per confonderla ancora di piu), e soffocata dal bozzolo di solitudine nel quale è immersa.
Neanche sua madre, pur con tutto il suo amore e senso protettivo, può aiutarla in questo momento, ed è ironico che proprio lei, che vorrebbe controllare la vita di Kore, sia all'oscuro del suo più grande segreto.

Ho tenerezza per Kore, per il suo turbamento; forse avrebbe parlato con Leuce del suo segreto, ma Leuce non c'è, Atena - dall'alto del suo seggio - non capirebbe, la virginale Artemide men che meno - Ecate sì, ma ha le labbra sigillate, e non può offrire conforto.

Ogni volta che viene fatto riferimento a Zeus, qualcosa trema dentro di lei: forse le vestigia dell'antico amore, forse il rancore per il figlio strappato. L'odore nell'aria è quello di Zeus, dimmi se mi sbaglio, un odore che riesce a cogliere anche quando non lo riconosce.

Ho rivisto volentieri Calligeneia, qua silenziosa testimone; chissà se in quello sguardo muto nasconde qualcosa, se ha *saputo* qualcosa - data la sua precedente conversazione con Demetra. Forse no, o anche Demetra lo saprebbe, ma ho colto qualcosa in quello sguardo, e credo che in futuro Caligeneia avrà ancora da dire la sua.

Come sempre ho adorato tutti i riferimenti mitologici (menzione speciale al cattivo sangue tra Demetra e l'Enosigeo^^), sei diventata una maestra a inserirli nel testo con una tale naturalezza, nei dialoghi dei personaggi, nelle riflessioni, in modo che tutto fluisca leggero, facendo percepire come questi personaggi siano *immersi* in quel mondo - e senza mai far sentire la mano dello scrittore che sale in cattedra per spruzzare l'infodump su tutti gli astanti.

Lo stile ormai è perfettamente rodato, hai trovato la cifra perfetta per questa storia: sempre elegante, aulica, ma anche fluida e immediata, è un piacere leggere queste frasi lunghe e musicali, senza tuttavia mai fare fatica.

Continuo ad aspettare tu-sai-chi, e vedo che ci stai prendendo gusto a posticipare l'incontro ma, dopotutto, ciò significa che la storia durerà piu a lungo e dunque... yay! :)

Ti lascio le mie consuete noticine:


l’Ellade che sfila via sotto di lei la riporti la mente ai monti (*le* riporta)

Kore non si concede di non incrociare gli occhi con sua madre. (Da quel che ho capito, Kore non si concede di guardare la madre, dunque il "non" davanti a incrociare è superfluo)

Chi è lei, lei che ha concepito un figlio col proprio padre (sicura di questa reiterazione di "lei" a così immediata distanza?)

si è incisa sul suo volto, (se "si è incisa" è già implicito che il volto è il suo, dunque il possessivo è ridondante)

impetrare (è un termine reale o un refuso?)