Recensioni per
Sentiero nel buio
di Espero

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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RobertSmith
17/04/05, ore 19:20

Bello veramente....sei molto bravo continua così

Nuovo recensore
06/04/05, ore 15:45

le vostre interpretazioni credo abbiamo colto molto bene la mia idea. Tento di mostrare l'uomo ora e nel contempo nella sua universalità passate e presente (questo soprattutto nel dialogo col vecchio in cui si perde il confine tra il viaggiatore e il vecchio essendo entrambi simboli dell'umanità solo in periodi diversi ma pur sempre con elementi propri dell'uomo in ogni tempo). Comunque dovrebbero esserci ancora tre capitoli in ordine dialogico di tesi antitesi e sintesi.

Zero

Le ho lette tutte d'un fiato. Proverò a dirti le mie impressioni.
L'atmosfera che si respira è greve, angosciosa, sopratutto negli intermezzi (mi ha colpito molto l'immagine del cunicolo con le urla dei bambini). E' sempre presente in sottofondo un'idea di tormento, di colpa, sembra quasi una discesa agli inferi.
Ma non è più la discesa agli inferi di Dante, che trovava un senso e un ordine nel Volere di Dio.
Ora Dio è morto e l'inferno è straripato, ci ha circondato.
Così vedo Prometeo, come l'uomo di cui vorremmo essere all'altezza, che dovremmo essere per sostituire il dio morto, ma che rimane sfuggente, che appare e poi scompare.
Sveglia, siamo nel duemila. Non c'è più fuoco da rubare, non ci sono ali di cera da forgiare. Forse anche L'Uomo è morto?

Recensore Veterano
05/04/05, ore 09:38
Cap. 3:

E' davvero impressionante come le tue storie mi richiamino alla mente cose che penso e che fra me e me dico sarebbe meglio non dire in giro. Forse proprio perché tutti noi pensiamo di essere nella Babele che descrivi tu, o crediamo e ci illudiamo di stare per raggiungere, almeno in parte quello stato, ma la verità è che anche persone che parlano la stessa lingua non si capiscono (questo per esempio vale per noi due: io credo di aver capito quello che dici tu nella ff e invece, magari non ho capito nulla; ed anche tu pensi di aver capito quello che io cerco di spiegarti con le mie recensioni, ma sono convinta che non capirai mai fino in fondo, eppure parliamo italiano entrambi...) Questo è il mio primo pensiero. Poi, nonostante non nomini Prometeo, la punizione è presente e con lei Prometeo stesso, poiché egli fu il primo uomo ad essere punito dagli Dei. Ricordando ciò che diceva Shian Tieus, potresti davvero essere un miscuglio fra Pirandello e Dante (beh, scusa, spero non ti offenderai, ma elevarti fino a quel livello mi sembra un po'esagerato, concorderai con me, spero) però è un'osservazione interessante. Difatti qui sembra che tu parli di un cammino dell'uomo attraverso una sorta di inferno dantesco che, forse, porterà poi verso la divinità, verso la spiritualità come nella Divina Commedia. Quello che descrivi sembra un percorso di iniziazione... Ora comunque sono molto curiosa di vedere come continuerà e poi ti saprò dire di più. Tanti saluti da un'altra abitante della falsa Babele.

Recensore Veterano
05/04/05, ore 09:19
Cap. 2:

Breve ma intenso. Se dovessi dire anche io, come ha fatto Lothiriel, una frase che valga da sola tutto il racconto, utilizzerei una sola parola: "bestia". Parola forse non degna di Borges, ma degna almeno di Ouspensky. Del resto "bestia" è la parola migliore che si possa usare per definire l'uomo (attenzione: l'uomo e non l'Uomo). In questo capitolo mi sembra che tu abbia espresso, sebbene con altri termini, quello che ho detto io nella mia recensione di "Yumiko Shiratori" (poi naturalmente mi sbaglierò) e cioè che, ad un certo punto della nostra vita, ci si sveglia e ci si accorgere di non essere vissuti ("Andai nei boschi perché volevo vivere con saggezza, volevo vivere in profondità [...] e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto" per citare un famoso poeta ed esprimere meglio ciò che intendevo). La storia è sempre più affascinante e presto leggerò il prossimo capitolo. Ciao da Mia.

Recensore Veterano
05/04/05, ore 09:01

Ciao. Eccomi qui di nuovo a stressarti con le mie stupide recensioni: spero di non metterti in imbarazzo con le cose che scrivo...forse tutte le interpretazioni che do io delle tue storie (e sicuramente è così) sono sbagliate e stupide, ma io trovo siano bellissime ed è raro trovare qualcosa così in altre storie, qualche cosa che ti faccia riflettere in questo modo, è anche per questo che mi piacciono le tue ff. Dunque, passando alla storia: ottima conoscenza della mitologia greca (sei per caso un classicista? Te lo chiedo perché ho anche visto che il secondo capitolo è scritto in latino "dove sono?"), buona l'idea, anzi direi geniale, quella di ambientare un racconto filosofico nella patria stessa della filosofia. La figura di Prometeo mi incuriosisce, sono sicura che, essendo colui che ha sottratto il fuoco agli Dei e per questo è stato punito da Zeus, avrà un ruolo importante all'interno del racconto, direttamente o indirettamente. L'inizio è molto interessante e sono curiosa di vedere come andrà avanti. Ora ti saluto, e mi scuso ancora con te per le mie interpretazioni bacate delle tue ff, spero riuscirai a perdonarmi! Ciao da Mia.

Recensore Junior
22/03/05, ore 21:43
Cap. 3:

Si fa sempre più simile ad un incubo... è piuttosto angosciante, direi. E non capisco bene dove vuoi andare a parare...

Recensore Junior
14/03/05, ore 10:21
Cap. 2:

"scaraventato tra divinità e torri di libri"... Frase degna di Borges, che vale da sola tutto il racconto.

Recensore Junior
12/03/05, ore 12:03

Oh! Quale mistero si cela in questa storia così ermetica? Mi piace il tuo modo di scrivere, e sono curiosa di conoscere il seguito...