Recensioni per
Questo silenzio così duro da raccontare
di Francine

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/07/16, ore 16:49

"Gli accarezzi la fronte, mentre il tuo cosmo gli tiene assieme il corpo esausto e sfinito."
Non te lo so dire il perchè, ma questa frase mi ha colpito più di ogni altra cosa. Forse perchè esprime una sorta di abbraccio simmetrico, in cui lei salva lui, lo tiene in vita, mentre la presenza inconsapevole di lui salva lei dalla paura e dal senso di smarrimento.
Mi piace questa Athena, mi piace come si abbandoni alla debolezza per un lungo attimo, anche se già sa che succederà altro. Anche se già ragiona, decide, guarda avanti e indietro nel tempo degli uomini e degli dèi.
In genere non amo molto il concetto di Destino, di Necessità, di Faccio-quello-che-va-fatto. Il mio carattere vi si ribella per natura, e non lo digerisco molto.
Ma qui, ammantato da quest'aura classica e tremendamente malinconica, assume un altro fascino. Mi rende curiosa di conoscere meglio questa Donna e Dea che, fino a poco tempo fa, consideravo una tizia dal grosso davanzale con una certa propensione a cacciarsi immotivatamente nei guai...

Recensore Master
15/03/16, ore 21:47

Ciao mi sono imbattuta in questa tua one shot per puro caso perché cercavo qualcosa di non troppo lungo da leggere.
Devo farti i complimenti perché si vede dal tuo modo di scrivere molto preciso e dettagliato che il personaggio di Saori kido ti piace molto,
Riesci a descriverla mantenendo completamente invariate le caratteristiche del personaggio riesci in ogni frase a trasmettere al lettore ciò che Atena sta provando in quel determinato momento.
seguo Saint Seiya da un sacco di tempo e ho letto e visto qualsiasi cosa sull'argomento,
Ho sempre trovato il personaggio di Atena molto complesso solo con gli anni ho capito che dietro la sua arroganza e spocchiosità dovuta alla tanta ricchezza si celava una solitudine e una sofferenza inimmaginabile.
Non credo sia stato facile per Saori, dover accettare di essere Atena considerando la sua giovane età.
Purtroppo sulle sue esili spalle è costretta a portare il peso di grandi responsabilità alle quali non può assolutamente sottrarsi perché da lei dipende il destino dell'umanità intera,
Non posso negare che Seiya e Saori sono la mia coppia preferita e onestamente, nonostante sono consapevole che l'amore di una dea non può andare ad un solo cavaliere ma, deve essere distribuito in egual misura a tutti i cavalieri.
Non ci vedo nulla di male se con il tempo si sono innamorati di un amore molto profondo, sincero e forte tanto da non riuscire a stare l'uno senza l'altra.
Non dimentichiamoci che il cavaliere del sagittario è sempre stato al fianco della dea in tutte le battaglie fin dai tempi del mito, sono legati da un filo che non potrà mai spezzarsi perché ogni volta che Atena rinasce a nuova vita lo stesso accade per il cavallo alato quindi sostanzialmente, si può dire che entrambi sono immortali.
Oltretutto i due si conoscono fin da quando erano bambini, sono molte le situazioni in cui si capisce che sono profondamente legati ma, l'esempio più significativo lo troviamo nel manga quando Atena, decide di tornare indietro nel tempo dopo la battaglia contro Hades pur di distruggere la spada del dio ed evitare così che il suo primo cavaliere in futuro venga colpito.
Inoltre se avesse voluto Atena poteva benissimo chiedere a Seika di prendersi cura di Seiya, quando era sulla sedia a rotelle in uno stato vegetativo infondo è la sorella.
Invece Saori, non fa avvicinare praticamente nessuno al suo primo cavaliere addirittura, si isola in una piccola casetta ora non ricordo con precisione se era in montagna dove vicino c'era un piccolo laghetto e se ne prende cura personalmente.
Queste sono secondo me situazioni molto, molto significative che mi portano a dire che tra Seiya è Saori c'è vero amore.
Spesso da bambina ho pensato che Saori, il più delle volte lo facesse apposta a mettersi nei guai nell'attesa che Seiya giungesse poi in suo soccorso,
Non avevo ancora capito quanto profondo fosse il loro legame fin dall'inizio quando sembrava e ribadisco sembrava che si odiassero ma, spesso l'apparenza inganna,,
Il lato umano di Saori può essere considerato sia un grande pregio ma, anche un difetto perché spesso prevale un po troppo su quello divino infatti non ti nascondo che avrei preferito vedere sia nel manga che, nella serie TV una Saori un po più combattiva e meno remissiva.
Capisco che Atena, deve guidare i suoi cavalieri con la grazia senza mai perdere la sua femminilità ma, un po più di polso non guasterebbe.
Infatti si possono tranquillamente contare sulle dita le volte in cui ho visto Atena usare il suo vero potere.
Tutti prendono mazzate da orbi ma alla fine Saori, va sempre a coccolare Seiya e non riesce mai a nascondere la sua preoccupazione ogni volta che lui viene colpito,
A mio parere Atena, si è comportata in maniera sbagliata nell'ultimo episodio della battaglia contro Hades dove per l'ennesima volta si è mostrata debole nonostante avesse il suo scettro e fosse protetta dalla sua armatura non è stata in grado di colpire il dio, c'è voluto l'intervento Seiya, che così facendo si è sacrificato e non ha potuto riabbracciare sua sorella Seika che ricordiamolo è stata ritrovata da Marin.
Anche se Saori è la dea della guerra e della giustizia è sempre in grande difficoltà così il suo primo cavaliere diventa per lei indispensabile e insostituibile Atena, non riesce a fare un passo se Seiya non è accanto a lei lui riesce a darle una sicurezza e una forza incredibile la cosa ovviamente è reciproca si fanno forza a vicenda.
Tutti gli altri cavalieri purtroppo fanno solo da contorno perché la dea non riesce ad essere imparziale infatti è palese che Seiya è il suo protetto ma bisogna dire che è anche un passo avanti a tutti i suoi compagni.
Quindi non possiamo nemmeno stilare una classifica per stabilire chi è il più forte dei cavalieri dello zodiaco perché è chiaro che è il pegaso essendo immortale e inoltre è l'unico che ha un potere talmente devastante, in grado di colpire e mettere in grave difficoltà un dio, Shaka di Virgo custode della sesta casa considerato colui che è più vicino alla dea Atena ha un potere quasi pari a quello del sagittario ma, per Saori il privilegiato resta comunque Seiya,
A me non interessa se Masami Kurumada, non vede di buon occhio questa coppia e neanche che la dea Atena è vergine.
Troppo spesso forse ci dimentichiamo che Atena è reincarnata in una giovane ragazza che però a mio parere è troppo sentimentale, troppo buona,
Ha perdonato Saga, Kanon e Seiya che si è rifiutato di uccidere la dea Pallas, perché reincarnata in una bambina condannando così Saori alla maledizione di Marte.
Non scorderò mai lo scontro tra Shaina e Saori nell'episodio trenta dell'anime e soprattutto, le parole di Saori" non lo raggiungerai mai."
Infatti in questo episodio Seiya, compie la sua scelta definitiva ovvero Saori donna(la sua donna) e poi la dea Atena che deve proteggere.
Un'ulteriore conferma la troviamo nel film le porte del paradiso Seiya dice a Saori:
“Saori telo già detto la mia vita appartiene a te soltanto non importa se devo morire per tua mano Io combatto non perché sei tu a chiedermelo ma, combatto per te e perché lo voglio.
Shaina, è costretta a rassegnarsi davanti all'evidenza anche se nel suo cuore amerà Seiya per sempre giustamente Saori, come ogni donna non è disposta a dividere il suo uomo con nessun'altra e poi diciamocelo è avvantaggiata dal fatto di essere una divinità Shaina, ha perso questa battaglia già in partenza.
In definitiva per me Seiya e Saori si appartengono e nessuno li separerà mai sicuramente i nemici continueranno a provarci, ma loro due in un modo o nell'altro finiranno sempre insieme in qualsiasi circostanza felice o avversa.
Nel primo episodio dell'anime intitolato pegasus l'invincibile Seiya, accusa Asher il cavaliere dell'Unicorno di essere il cagnolino di Saori che obbedisce ad ogni suo ordine, ma dopo col proseguire della storia vediamo che accade l'esatto contrario ovvero Seiya, pende praticamente dalle labbra di Saori e fa tutto ciò che lei gli chiede.
Anche se Saori, bisogna ammetterlo, ha faticato non poco per conquistarsi la piena fiducia del suo primo cavaliere ma alla fine è riuscita a domare il carattere indomito e ribelle di Seiya fino a farsi amare da lui incondizionatamente e a ricambiarlo con la stessa intensità sentimentalmente parlando.
Sostanzialmente Seiya e Saori sono cresciuti e maturati insieme entrambi consapevoli dell'importanza dei loro rispettivi ruoli.
Personalmente non li condanno per essersi innamorati reciprocamente è più che comprensibile possiamo definire tranquillamente il loro rapporto infinito grazie alla reincarnazione di entrambi che avviene ogni duecento anni.
Sto seguendo anche altre tue storie ma, non ho ancora avuto il tempo di scrivere una recensione come si deve intanto ancora complimenti per questa.
Xena85
(Recensione modificata il 15/03/2016 - 10:22 pm)

Recensore Master
21/12/15, ore 14:39

Questa breve storia, io l'ho adorata!

Sei una delle poche persone che descrive Atena senza stravolgerla - se l'ho già scritto in qualche precedente commento, lo ribadisco, perché è un'assoluta verità.
Un po' mi sono commossa a leggere questo testo, a sentire sulla pelle, la tristezza della dea.

Come si racconta il silenzio?
Un fatto lo puoi narrare - con più o meno dettagli. Se hai la padronanza dei vocaboli, puoi descrivere in modo esauriente emozioni, sensazioni, sentimenti.
Il silenzio invece lo racconti per negazione, un po' come il dio di Parmenide che era una summa di non -.

Saga - Saori.

Io quei due insieme li adoro. Adoro il loro rapporto mancato, il fatto che - per la miseria - lui sarebbe potuto essere il miglior Santo che poteva capitarle, se non fosse partito per la tangente; ma adoro anche quei pochi attimi che Kurumada ci ha concesso.
Saga mi fa pensare a Julian Solo: entrambi hanno compiuto azioni malvage involontariamente (in un certo senso, nemmeno Saga poteva controllare l'altra parte di sé), ma scelgono due modi diversi per espiare. Il primo si uccide, il secondo si fa filantropo. Uno distruttivo - l'altro costruttivo.
Avendo in mente Saga, com'è lui, cosa ha fatto nel corso degli anni, la morte era l'unica strada possibile per espiare la sua colpa.
E la morte di Saga è la prima vera morte che Saori affronta, è il suo addio all'infanzia.

Il sacrificio - Saint Seiya - Atena: non c'è l'uno senza gli altri. Perché un guerriero - un sacerdote - ha fede prima di tutto nel suo dio e la fede se portata alle estreme conseguente esige il sacrificio (che i cristiani chiamano martirio, ma sempre "morte in onore di un dio è").
Ma Atena è una dea che cammina sulla terra, ed è una stratega, una che vede il quadro generale e sa che a volte, per vincere la battaglia è necessario sacrificare qualcuno.

P.S.
Non sono riuscita a capire chi siano l'angelo e lo stratega. Per il primo sono indecisa tra Aphrodite e Deathmask e per il secondo, mi viene in mente Shura che ha preso "letteralmente" il volo.

Recensore Master
15/12/15, ore 12:48

La Saori ha il morale sotto le scarpe tanto quanto lo avevo io nel vedere il compito del recupero ieri.
E perdona l'ironia ma davvero, su questi personaggi ormai non posso fare altro xD
Coooooooooomunque. Un momento straclassico, la fine della corsa alle Dodici Case. Saori, sana e salva per la gioia del fandom, che riflette amaramente sui risultati di tutta quella giornata. Le perdite, le (magre) vittorie, e soprattutto il sacrificio di noi sappiamo chi.
Per quanto uno possa essere fan o meno della Seiya/Saori, indubbiamente tra i due c'è un legame, che si protrae da più vite di quel che immaginano.
Bella introspezione, triste ma comunque bella.
Alla prossima!
Stellaskia

Nuovo recensore
14/12/15, ore 00:29

Ciao!!! Beh che dire...un talento nato. Leggo da poco le ff su Saint seiya, anche se amo questo anime da sempre, e devo dire che ti distingui! I tratti con cui descrivi Saori sono incantevoli: Dea e donna,Preda delle  sue paure e incatenata ad una storia già scritta.
il tono della one shot è strepitoso, raramente ho letto qualcosa di così perfetto. 
Mi sento una pisquana in confronto!

p.s riprendere a camminare dopo una pausa forzata, porta molle meravigliose scoperte e conquiste😘

Recensore Master
13/12/15, ore 22:54

Più alto è il trono, più grande è il sacrificio. 
Gli dèi sono volubili, capricciosi, guerrafondai; sono l'estensione naturale di un Io che contraddistingue anche l'essere umano. 
Athena (Saori) stringe tra le braccia i corpi dei suoi alfieri migliori perché è la presenza (la sostanza) a dare forma - identità - a quello che viviamo - a quello che facciamo. 
Stringiamo a noi ciò che non c'è più perché non possiamo accettarlo; perché la nostra mente è, a volte, più lenta del corpo. 
La tua Saori è dea e donna, è un personaggio complesso e sfaccettato, la mortale che deve piegarsi alla dea e che eppure, a volte, torna fuori, inaspettata. 
Delle tue storie ammiro (e apprezzo) la grandiosità con la quale racconti grandi uomini - con la quale racconti un'epopea di sangue e violenza. 
Finita la guerra, caduta la polvere, passata l'adrenalina, cosa resta? 
Un guscio vuoto, sfibrato; una persona che deve fare i conti con i propri fantasmi, con tutto ciò che ha fatto e ha dovuto giustificare, con i frammenti di ciò che resta. 
Ed è allora che ci prendiamo quel momento (solo quel momento) per stringere a noi l'anello di congiunzione tra il prima e il dopo - tra tutto ciò che eravamo e potevamo fare, e quello che dovremo invece essere. 

Una bellissima storia, davvero; grazie di cuore. 

*abbraccia fortissimo* ♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

Recensore Junior
13/12/15, ore 22:20

E'...non lo so, che cos'è, questa tua shot.
So solo che mi ha fatto male. Al cuore. E no. Non come un montante, non come una pungalata e nemmeno come una crepa. Mi ha fatto male per la sua dolcezza, per la semplicità cristallina e affilata delle sue parole, della sua disarmante raffinatezza.
E' impressionistica. E luministica.
Della luce tenue e soffusa delle stesse; della luce fievole si un cosmo che traspira fra macerie e rimpianti. Della luce di un ricordo che si recupera lento dalla memoria. Del pigolia di una candela.
Mi piace Saori. Soprattutto adesso che sono "grande" e ho iniziato a vedere la donna e la dea. Ho iniziato a scoprire i sacrifici della donna e il ruolo della dea. Mi piace Saori. E amo la TUA Saori.
Questa dea che è ancora una bambina; questa donna che si porta nel cuore mille vite come uno sbuffo di piume. Questa ragazza che è ancora prima dell'adolescenza e insieme conosce e riconosce il dolore della madre, della perdita e dell'abbandono.
Era. E' stupenda. Regale. Arcaica, la tua Saori.
Dolcemente sospesa fra volontà, costrizione, illlusioni e speranze. E consapevolezze. Di dea e ragazza.
Ho amato l'accenno a Saga; ho amato Seiya usato prima come surrogato di Saga e poi come fulcro del discorso. Ho amato l'assenza di altri personaggi, e al contempo il loro costante aleggiare.
Ho adorato Shaina e la concessione fiera e selvaggia alla donna e alla dea.
E ho amato il riferimento a Aioros e Saga. Mmi ha fatto venire i brividi. Assieme al dolore dei pezzi sacrificati nell'amore più grande. Più intenso. Alla volontà di non agire, alla più grande delle costizioni autoimposte.
Ma l'angelo. E lo stratega. Oddio. Quando l'ho letto, davvero, ho detto: sì.
Sì perchè qui ritrovo l'eroicità che ho sempre amato in Saint Seiya; ma dalle tue stupende parole emerge anche la crudezza e la realtà, che mi hai insegnato a rispettare, ad assaporare in un certo senso.

Grazie! Davvero!
E bentornata anche a te! Lo so: correre a volte sembra impossibile, soprattutto dopo le brutte cadute. Ma anche camminare claudicando per un po' non è proprio malaccio, sai? Si può scoprire che esiste qualcuno disposto a farti da stampella, e la strada, forse, può sembrare meno impervia.
Un abbraccio. Forte forte!

Recensore Junior
13/12/15, ore 18:58

Non è una vera e propria recensione (a meno che tu non voglia considerare recensioni tutti i "brava! che bella storia. scrivi divinamente. mi è piaciuta tantissimo, è così profonda. mi sono commossa. però Saori kido la odio comunque"). Esprimo solo la mia gioia per il tuo ritrono! Al di là di quello che scrivi, dei protagonisti, che si rida o si pianga o si rifletta: da queste parti si sentiva la tua mancanza. Molto.
Alla prossima!
PS. ma i nostri amati cavalieri le fanno le vcanze sulla neve secondo te?