Credo sia passato più di un mese da quando ho letto questa flashfic eppure ancora non avevo trovato il tempo di recensire.
Scusami davvero, ma prima o poi le promesse le mantengo, anche se sono sempre costantemente in ritardo D:

Allora, che dire, all'inizio ho trovato ho fatto un po' di confusione: ci vuole del tempo prima di ingranare e capire le scene e decifrare cosa effettivamente è successo fra questi due protagonisti.
Hai un modo di scrivere molto ermetico, cupo, un po' troppo chiuso al mondo esterno, come se tu non volessi far capire cosa effettivamente vuoi comunicare e penso sia una cosa voluta.
Quello che questa storia mi ha dato è stato un senso di infinita nostalgia di cose che ci illudono di poter essere raggiunte ma che sfuggono costantemente scivolando fra le dita come se fossero sapone.
Ho visto una lei particolare, una ragazza innamorata ma che ha preferito la carriera a tutto il resto. Forse quella di modella, di attrice, di medico, chi lo sa?
Ma quella "venere nera dagli occhi turchesi" lascia poco spazio all'immaginazione. O forse troppo.
Questa storia ha molte parentesi che aspettano di essere riempite dall'immaginazione di chi legge e ho tante idee per cui lei se ne possa essere andata.
Dalla più tragiche alle più ingiuste, ma non è questo quello su cui voglio congratularmi.
Quel che mi è piaciuto è quel senso di fugacità che tutto il testo dà, nella sua brevità, nel suo ermetismo.
Una cosa vista dall'esterno che noi, estranei, non possiamo comprendere appieno perché non possiamo viverlo.
Non come loro.

I n t e r f e c t r i x