Recensione premio per il primo posto ottenuto al contest “Tutti gli anime della nostra infanzia”
Ciao!
Anche se in ritardo rispetto alle (mie) previsioni, eccomi qui a lasciarti la meritatissima recensione premio per la bella storia che ha partecipato al mio contest.
Con grande piacere, ho notato che hai scelto di farmi leggere e commentare un racconto appartenente allo stesso fandom di quello vincitore del concorso e, con altrettanto piacere, mi sono riaffacciata grazie a te all’universo di Slam Dunk.
Rispetto alla storia che avevo letto per il contest, questa ha dei toni più “romantici” – a livello di atmosfera, intendo – e lo sport vero e proprio non compare. Piuttosto, hai preferito collocare i personaggi dell’anime in un contesto più “caldo” e “rilassato”, tralasciando per un po’ i palloni per fare spazio alla festività. Certo, leggere una storia natalizia in pieno luglio fa uno strano effetto, ma non per questo non ho apprezzato il racconto che, come l’altro, è scritto molto bene e lascia trapelare molto delle personalità dei personaggi.
A venir fuori, però, sono anche i “brutti” caratteri di questi ragazzi.
Proprio a causa di questa loro particolare caratteristica – la litigiosità comunque affettuosa, una certa propensione alle provocazioni etc… – è stato molto divertente leggere una storia in cui questi ragazzi, palesemente contrariati, sono alle prese con gli addobbi natalizi della palestra. Nonostante i loro caratteracci – che di certo non celano, però, delle brutte persone – i giovani provano comunque a portare a termine il loro compito, tra piccole provocazioni e tanto malcontento. Ma, si sa, in fondo fare qualche cosa controvoglia non sempre è negativo: gli atleti trovano alla fine una scusa per iniziare una sorta di battaglia con le palle di neve che, sebbene fingano di pendere seriamente, li coinvolge in maniera assolutamente divertente.
Insomma, la storia ha un carattere molto leggero e si basa molto sullo stretto rapporto di amicizia tra i protagonisti della vicenda. I piccoli insulti che si scambiano, infatti, sono semplicemente delle palesi provocazioni, fatte con l’intento di dare il via a una divertentissima gara a palle di neve.
Anche il finto sensazionalismo di chi dice “chiama il manicomio” sembra essere soltanto un’esternazione un po’ colorita relativamente a un fatto insolito ma comunque gradito.
Come ho già detto prima, lo sport in questa fanfiction passa decisamente in secondo piano, ma ciò non toglie che essa non riesca a colpire al cuore. Sei infatti riuscita a descrivere molto bene i personaggi pur estraniandolo dal loro contesto naturale e non ti sei posta limiti nell’inserire dettagli. La caratterizzazione, ad esempio, è perfetta grazie anche all’alternarsi a mio avviso molto equilibrato tra battute dialogate – di solito molto colorite – e descrizioni/narrazioni.
Lo stile è fluido e non ho riscontrato tempi morti nella lettura.
L’unico consiglio che mi sento di darti – e che puoi ovviamente ignorare – riguarda la grafica: la storia appare come un monoblocco e, nonostante ciò non sia un errore in sé e per sé, rende la lettura un po’ troppo pesante. Fossi in te, dividerei il racconto in più paragrafi, lasciando di tanto in tanto qualche riga in bianco.
Tralasciando questo, comunque, trovo il tuo modo di scrivere molto coinvolgente.
Complimenti! |
