Ciao Losiliel!
Che bello incontrare un'altra autrice amante del Silmarillion! Davvero, posso dire che trovare la tua storia stasera è stato per me un meraviglioso regalo di Natale anticipato :-).
Parto facendoti un piccolo appunto, che però ritengo necessario dato che, da quel che vedo nella tua pagina autrice, sei nuova di questo sito: i tempi di postaggio.
Ho letto questo primo capitolo prima di cena, ora sono tornata per recensire e ne ho trovati postati altri due.
Immagino che tu abbia già scritto l'intera storia o almeno una buona parte di essa, ma sarebbe consigliabile pubblicarne un capitolo per volta, magari a distanza di qualche giorno l'uno dall'altro. In questo modo sicuramente potresti dare il tempo ai lettori di approcciarsi alla storia, leggerla, farsene un'idea ed, eventualmente, commentare. Un postaggio tanto "frenetico" per quanto la storia possa essere bella e piacevole da leggere, d'impatto scoraggia parecchio.
Detto ciò, veniamo alla storia in sé e a questo primo, e assai denso, capitolo.
L'inizio mi ha uccisa. Letteralmente.
Io nutro un amore viscerale per Feanaro, e con lui per tutta la sua casata, perciò Nelyo imprigionato sui Thangorodrim per me tocca sempre un nervo scoperto. Raccontare le condizioni in cui Nelyafinwe versa attraverso il suo punto di vista non è affatto semplice, ma permettimi di dirti che ci sei riuscita in maniera perfetta. Perfetta e straziante.
E' tutto così incredibilmente vivido e dettagliato: il corpo deturpato e sofferente di Nelyo, il suo desiderio di morire (se Morgoth teneva in vita Hurin per suo volere, ho sempre pensato, che facesse lo stesso con Nelyo?) e la cosa peggiore, che davvero mi ha fatto correre i brividi lungo la schiena, a cui non avevo mai pensato e che tu hai reso ottimamente: i ricordi corrotti da Melkor, in maniera sottile e perversa. La presenza di Curvo accanto al padre in fucina, quella predilizione che ora, nel ricordo distorto, si manifesta in maniera tanto terribile e crudele... Davvero, ho adorato la resa che ne hai fatto.
E il canto di Findekano che, nonostante tutto, riesce a far breccia nell'animo straziato di Nelyo, portando alla luce ricordi questa volta intatti, incorrotti. E qui abbiamo il flash-back, e tu devi sapere che io adoro i flash-back, altro punto assolutamente a tuo favore XD.
Devo però dire, circa il rapporto amoroso tra Nelyo e Finno, che le nostre visioni differiscono: ti confesso di non shippare minimamente questa coppia, perché, al di là del fatto che si tratta di cugini, (possiamo dire mezzi cugini, ok, ma il legame di parentela in qualche modo rimane e credo che i due lo percepissero come tale) ho sempre visto il loro rapporto come un'amicizia assolutamente fraterna, senza nessun'altra implicazione. Dopodiché, si tratta di opinioni assolutamente personali: questa storia è una slash, e io ero curiosissima di vedere come avresti reso il tutto.
Mi ha incuriosito il fatto che tu non sia partita considerando "assodato" il rapporto amoroso tra Nelyo e Finno, e l'idea delle sensazioni deltutto nuove provate da Nelyo nel momento in cui è a contatto con il corpo di Finno, il suo stupore, il suo smarrimento, un po' mi hanno incuriosita. Più che altro, mi chiedo: il rapporto per ora sembra unilaterale, ma dal momento che, come dici nella sinossi, ora che Nelyo è stato liberato da Finno dovrà affrontare i suoi "demoni", mi chiedo se tra questi "demoni" non siano contemplati anche i sentimenti che nutre per il cugino.
Circa il carattere di Nelyo e Finno, ammetto che la mia visione dei due personaggi differisce abbastanza dalla tua: ho sempre immaginato Findekano un po' meno "scanzonato" (poi sarà che ho poca simpatia per Nolofinwe e la sua prole, ma a tratti qui mi è parso quasi petulante) e, per quanto, lo dice anche lo stesso Tolkien, Findekano sia buono, generoso e, appunto, valoroso, mi ha sempre dato l'idea di avere la testa sulle spalle, per così dire...
Tu sembri quasi voler marcare il più possibile le differenze caratteriali tra lui e Nelyo, quando, e di nuovo è un'opinione assolutamente personale, se vorrai potremo discuterne, che chiacchierare attorno al legendarium è sempre un piacere, almeno per me, io credo che i due non fossero poi così diversi, non solo... Insomma, tanto per dirne una sono entrambi primogeniti, e questo significa che hanno delle belle responsabilità, tutti e due... Ok che Nelyo è il primogenito di Feanaro e basta questo per dire tutto, ma anche essere il primo figlio di Nolofinwe non è una giuggiola! XD
Non penso poi che Nelyo avvertisse la possibilità, benché remota, di poter un giorno divenire re: la morte, in Aman, era un'eventualità più unica che rara. Perciò la tua frase in proposito mi ha lasciata un po' perplessa...
Per il resto, ho adorato il modo in cui hai descritto le atmosfere di Valinor, e potevo quasi vedermela davanti agli occhi, la "roccia spaccata" (ad averle dato un nome del genere deve essere stato per forza un Teler, chi avrebbe mai avuto così poca fantasia? XD Ok, puoi liberamente glissare sulle mie pessime battute feanoriane). E poi tutte quelle piccole cose che non possono che far sorridere, e tanto anche: Kano che da a Finno dell'incosciente... Oh, cosa non darei per sentire, o anche solo per leggere, la sua ode alla stupidità! E i gemelli, belli loro, che gettano la gemma di papà in acqua... Ecco, trovo tu abbia ben reso anche l'atmosfera che si respira in casa di Feanaro, le tensioni che porteranno a tutto ciò che ben conosciamo... Ne parli velatamente, almeno in questo primo capitolo, ma si coglie tutto perfettamente, e fa male.
E poi, sulla via del ritorno, il canto di Findekano... Quel canto che, inevitabilmente, ci riconduce al presente.
E lasciami dire che la tua resa del salvataggio di Nelyo è forse una delle migliori che io abbia mai letto. Terribile, e incredibilmente angosciante., con i richiami delle creature di Morgoth che si risvegliano e che danno l'allarme (in effetti, la quiete non poteva durare in eterno, no? Ed è un dettaglio a cui raramente si pensa). E non parliamo della mutilazione, che qui è terribilmente, dolorosamente realistica.... Insomma, l'ho adorato, davvero. E ho apprezzato immensamente (anche se mi ha fatto versare fiumi di lacrime) il realismo con cui hai descritto le condizioni fisiche di Nelyo... Semplicemente, drammaticamente, orribilmente perfetto.
E direi che è il caso che io chiuda qui questa recensione tremendamente sconclusionata, perché davvero, credo di aver delirata abbastanza.
Grazie per aver deciso di postare questa storia, a risentirci, magari già stasera, se riesco a recuperare i capitoli che hai postato!
Melianar
P.S.: per quel che riguarda il Quenya sono molto puntigliosa in genere (diciamo pure che sono una rompiscatole di prima categoria) ma qui direi che non ho nulla da segnalarti. Personalmente nutro una preferenza per la forma piena Endore, ma sono infimi dettagli e, di nuovo, questioni di gusti personali. |