Questa si commenta da sola, o semplicemente ha di che star zitta perché così fa abbastanza male.

Le ripetizioni, personalmente, le apprezzo, sembra quasi rassicurante in temi tanto brucianti sentire qualcosa di certo, qualcosa che sai tornerà. E' successo quel che è successo, fa tornare alla memoria quel che non è accaduto, però c'è la signora dei fiori.
E quel "mia" che ha del tenero, forse anche un po' protettivo. Fantastique.

Non sono del tutto d'accordo con Chamelion, però poi son visioni personale del genere e della storia...
See yah.

Non mi piace questa storia, per vari motivi. Perché è vaga e reticente, e laddove dice qualcosa, lo dice in modo monocorde. Ho trovato quel ricorrente "La mia piccola signora dei fiori" fastidiosamente ripetitivo, e nonostante sia il titolo del pezzo, perfino fuori luogo nel contesto che hai delineato.
Mi piacciono molto le prime righe, in cui descrivi la Lady of the Flowers, perché hai usato immagini ben dipinte, affascinanti, incisive, deittiche. Ma si sa che le descrizioni, in questo senso, sono il tuo forte, e fino ad ora in questo non ti sei mai dimostrata deludente. A mio parere, però, questa bella descrizione iniziale è la sola cosa che salva la storia. Perché nel complesso mi sembra che, in tante parole, non dica poi molto. Anzi, non dica niente. Perché non si spiega chi sia, questa signora dei fiori, e senza avere una vaga idea del personaggio non si può immaginare che cosa significhi la fragola, che cosa il cesto di frutta, chi l'abbia presa sulle scale togliendole tutto. E non si spiega che ruolo abbia il narratore, e che cosa era accaduto quando erano bambini, e che legame abbia con la signora dei fiori: quel "mia" che il narratore ripete, riferendosi alla signora dei fiori, non basta a far capire al lettore che cosa condividano i due personaggi.
Come ultima cosa, non mi piace l'ossessiva paratassi, esasperata a tal punto che quasi ogni periodo costituisce una riga. Lo trovo faticoso.

Mi ha messo i brividi. Frasi molto breve, ma incisive in una maniera impressionante. Hai mostrato non la causa, ma gli effetti di un dolore. Non c'era un proposito di cambiare le cose, ma solo quello di presentare l'amarezza e il rancore così come sono. Davvero bella, i miei complimenti.

Credo proprio che tu sia straordinaria. Scegli sempre di affrontare temi duri, difficili, e lo fai in modo terribile, che lascia il segno, che fa ingoiare vuoto ripetutamente, mai banale, mai retorico, mai scontato. E quella...quella fragola a metà che la piccola signora dei fiori scoppia nella mano e si spalma "con meticolosità" sul viso, quell'immagine mi ha sconvolta. Ti ammiro.

E' terribile. Terribile quello che dici, che urli, che sbatti in faccia con foga ed odio. Terribile il modo sincero ed innocente in cui lo scrivi.
E ci sei sempre tu, si vede. Lo si legge, che la tua bravura è riflessa in quelle righe. Ed io lo apprezzo.
Brava. Perchè hai deciso di descrivere un altro tema difficile e doloroso. Brava perchè lo hai fatto con la tua solita e disarmante convinzione, spesso celata dietro la finestra spalancata degli occhi di un narratore anonimo.
Complimenti. Li meriti tutti. E scusami se non sono in grado di dirti altro.